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Domanda relativa ai livelli idrici autunnali e invernali


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25 risposte a questo topic

#1 Davide384®

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Postato 18 December 2015 - 17:32 PM

Rieccomi sul forum dopo una breve finestra di inattività, quest'inattività era dovuta principalmente al fatto che non pescando durante la sessione invernale cala un po' anche l'attenzione per il forum.

Comunque volevo chiedere, visto che la temperatura straordinariamente alta di questo splendido autunno ha condizionato i livelli idrici dei fiumi e dei torrenti della mia zona, i livelli sono proprio  molto bassi, come quelli di agosto circa, questo mi porta a pensare che le trote abbiano posto il loro letto di frega più verso il centro del fiume/torrente, e se improvvisamente la portata idrica  aumentasse le uova non ancora schiuse potrebbero essere trascinate via dall'acqua ?

Ah, e poi questa situazione con acqua piuttosto fredda e molto scarsa implica inoltre che le trote, soprattutto le fario di montagna trovino meno cibo o più o meno è sempre la stessa cosa ?

 



#2 Davide384®

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Postato 22 December 2015 - 18:56 PM

Nessuno?

#3 vision-_-97

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Postato 22 December 2015 - 19:24 PM

settimana scorsa sono andato a pescare in valsesia, il livello dell'acqua era bassisimo, molte zone erano impescabili e in altre l'acqua era quasi ferma.

zone di frega ne ho viste poche e solo nelle buche profonde.

nonostante il freddo, o - 1 grado, nelle ore più calde si vedevano bollate su piccolissime schiuse di effimere, quindi di cibo c'è ne per le trote di piccola media dimensione, ma per quelle di taglia grande ho paura che si mettano a mangiare avannoti e piccole trote per sopravvivere, svuotando così le buche dove tutte le trote si sono concentrate.



#4 Davide384®

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Postato 22 December 2015 - 19:50 PM

settimana scorsa sono andato a pescare in valsesia, il livello dell'acqua era bassisimo, molte zone erano impescabili e in altre l'acqua era quasi ferma.

zone di frega ne ho viste poche e solo nelle buche profonde.

nonostante il freddo, o - 1 grado, nelle ore più calde si vedevano bollate su piccolissime schiuse di effimere, quindi di cibo c'è ne per le trote di piccola media dimensione, ma per quelle di taglia grande ho paura che si mettano a mangiare avannoti e piccole trote per sopravvivere, svuotando così le buche dove tutte le trote si sono concentrate.

ma in valsesia d'inverno si può pescare?



#5 vision-_-97

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Postato 22 December 2015 - 20:02 PM

è aperto il temolo, si può pescare a mosca secca o con mosche valsesiane, a piede asciutto ed è obliagatorio il no kill



#6 Davide384®

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Postato 22 December 2015 - 20:17 PM

A ok

#7 vision-_-97

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Postato 22 December 2015 - 20:27 PM

questo fino al 30 dicembre, poi chiude tutte e riapre poi a febbraio la trota



#8 Federico Ielli

Federico Ielli

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Postato 22 December 2015 - 21:38 PM

Il rischio esiste, soprattutto a valle delle dighe. Ma non credo che ci saranno forti sbalzi di portata in questo.periodo, proprio xchè non piove e non nevica. Anche le acque non sono così fredde per il periodo, quindi credo che i salmonidi si alimentino anche più
Federico Ielli

#9 Davide384®

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Postato 22 December 2015 - 21:39 PM

Grazie Magister :)

#10 Ossolano

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Postato 23 December 2015 - 09:54 AM

Rieccomi sul forum dopo una breve finestra di inattività, quest'inattività era dovuta principalmente al fatto che non pescando durante la sessione invernale cala un po' anche l'attenzione per il forum.

Comunque volevo chiedere, visto che la temperatura straordinariamente alta di questo splendido autunno ha condizionato i livelli idrici dei fiumi e dei torrenti della mia zona, i livelli sono proprio  molto bassi, come quelli di agosto circa, questo mi porta a pensare che le trote abbiano posto il loro letto di frega più verso il centro del fiume/torrente, e se improvvisamente la portata idrica  aumentasse le uova non ancora schiuse potrebbero essere trascinate via dall'acqua ?

Ah, e poi questa situazione con acqua piuttosto fredda e molto scarsa implica inoltre che le trote, soprattutto le fario di montagna trovino meno cibo o più o meno è sempre la stessa cosa ?

Il forum (con moderazione e criterio) lo puoi benissimo frequentare anche a pesca chiusa, anzi.. Quando è aperta è meglio pescare piuttosto che stare davanti al computer  :megagrin: Sollevi una questione delicata, che merita sicuramente attenzione.. I livelli idrici dei nostri fiumi effettivamente sono imbarazzanti in queste settimane  :( c'è molta siccità e pochissima (o addirittura niente) neve in montagna  :igitt: sicuramente però fa parte di un ciclo naturale, ed i nostri amici pinnuti sono attrezzati a livello evolutivo per adattarsi a queste condizioni limite.. I letti di frega saranno sicuramente accentrati rispetto ad altri autunni, il rischio che la portata aumenti al punto di compromettere la stabilità dei nidi non mi sembra, previsioni alla mano, un rischio concreto al momento  ;) Idem per il cibo: nel caso scarseggi daranno eventualmente fondo alle riserve di grasso accumulate in precedenza e probabilmente le troveremo smagrite all'apertura, ma ho idea che sapranno comunque adattarsi anche a questo  ;)


Questo post è stato modificato da Ossolano: 23 December 2015 - 10:55 AM


#11 Davide384®

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Postato 05 January 2016 - 15:21 PM

Avrei da chiedere un po di cosette, la prima sarebbe quando generalmente la trota fario frega in un  torrente alpnio sui 1100 metri, e in uno sui 1600(lo chiedo perchè quando una settimana fa sono andato a vedere i livelli dei torrenti ho visto solo un nido o forse due, in un altro tratto più a monte non ne ho proprio visti, il che mi sembra piuttosto strano ), la seconda riguarda la fertilità delle trote che popolano i suddetti corsi d'acqua, so che dipende da che materiale viene immesso e che non è comunque facile decretarla, ma ad esempio se vengono immesse delle trote adulte, quante di queste, ammesso che non vengano tirate fuori riescono a fregare?

Inoltre la terza era sul quanto circa le uova di trota fario ci mettono a schiudersi.

Inoltre gradirei sapere se ci possono essere casi dovuti ad inquinamento o comunque fattori antropici e occasionali (non parlo di modifiche all'alveo o cose simili) che possono in qualche modo limitare la frega delle fario in montagna .



#12 Davide384®

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Postato 07 January 2016 - 22:16 PM

Avrei da chiedere un po di cosette, la prima sarebbe quando generalmente la trota fario frega in un  torrente alpnio sui 1100 metri, e in uno sui 1600(lo chiedo perchè quando una settimana fa sono andato a vedere i livelli dei torrenti ho visto solo un nido o forse due, in un altro tratto più a monte non ne ho proprio visti, il che mi sembra piuttosto strano ), la seconda riguarda la fertilità delle trote che popolano i suddetti corsi d'acqua, so che dipende da che materiale viene immesso e che non è comunque facile decretarla, ma ad esempio se vengono immesse delle trote adulte, quante di queste, ammesso che non vengano tirate fuori riescono a fregare?

Inoltre la terza era sul quanto circa le uova di trota fario ci mettono a schiudersi.

Inoltre gradirei sapere se ci possono essere casi dovuti ad inquinamento o comunque fattori antropici e occasionali (non parlo di modifiche all'alveo o cose simili) che possono in qualche modo limitare la frega delle fario in montagna .

forse qui son un po ot, ne apro un altro ?



#13 walter

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Postato 07 January 2016 - 22:56 PM

se vuoi te lo sgancio, ma aspetto il parere del magister se si possono tenere uniti o se siamo troppo ot :)




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#14 Federico Ielli

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Postato 10 January 2016 - 10:41 AM

Sono risposte generali e generalizzate, in quanto bisognerebbe verificare caso x caso. É chiaro che tanto più le popolazioni sono in quota e le acque più fredde, tanto più le freghe sono tardive. Come è noto, la schiusa poi dipende dai gradi/giorno, che per S.trutta (generica) sono ca. 450. Quindi la temperatura dell'acqua gioca un ruolo determinante. Per torrenti in quota, le temperature possono rimanere basse a lungo, per alcuni mesi, per cui i periodi di schiusa saranno parimenti molto lunghi. Ad esempio, nell'incubatoio di Minozzo (Appennino Reggiano), con temperature medie dell'acqua di incubazione di 7,2 gradi centigradi, la schiusa avviene in 60-68 gg (468 gradi/gg).I tempi di schiusa si misurano infatti in gradi/giorno, corrispondenti al n di gg necessari all'incubazione delle uova quando la t dell'acqua é pari a 1 grado. Dividendo il n di gradi/gg per la temp media dell'acqua, si ottiene la durata del periodo di incubazione schiusa. Se consideriamo un torrente appenninico d'alta quota come il T. Riarbero (1.200 m s.l.m.), le temperature invernali medie sono dell'ordine dei 3/4 gradi centigradi. Considerando che le freghe della popolazione locale di S.cettii è tardiva (gennaio/febbraio), i tempi medi di schiusa sono lunghissimi, anche di oltre tre mesi (468 gradi giorno/4 gradi centigradi). Insomma, tempi giurassici, con tutto ciò che ne consegue. Per quanto riguarda la fertilità delle popolazioni native, siamo nell'ordine delle 1.400/1 500 uova/kg (fertilità relativa). Bisogna però considerare che spesso le femmine possono essere ovigere (primipare) già a taglie molto basse (mi ruferisco a popolazioni naturali), dell'ordine dei 18 cm, pur con bassa fertilità (poche centinaia di uova) e di piccole dimensioni.
Per eventuali impatti di origine antropica, tralasciando regimazioni e sbarramenti, potrebbero interferire con le freghe eventuali scarichi di malghe e rufugi, in grado di modificare il biochimismo delle acque.
Federico Ielli

#15 Fario-CH

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Postato 10 January 2016 - 11:07 AM

ciao Federico, la storia delperiodo di incubazione calcolato dai gr/gg é davvero interessante , potresti per cortesia fare un esempio facile facile per farmi capire esattamente?   poi vorrei provare a riportarlo qui nelle "mie" acque , giusto per curiosita' , mille grazie in anticipo.:)

ad esempio la temperatura attuale di un certo corso d'acqua che ho vicino a casa é circa 6 gradi.........quindi ?



#16 Davide384®

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Postato 10 January 2016 - 11:58 AM

Grazie Federico, sempre esaustivo

#17 Zio Jack

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Postato 10 January 2016 - 13:47 PM

Quindi Fabri se fai 460 gg / 6 ° C sono circa 77 giorni di incubazione ...due mesi e mezzo a spanne :up: 


Boia deh  :furz:

#18 Fario-CH

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Postato 10 January 2016 - 14:52 PM

ok, ma il 460 é un dato fisso  ?



#19 Zio Jack

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Postato 10 January 2016 - 15:00 PM

Dovrebbe essere un dato (approssimativamente ) fisso di specie in specie se non ricordo male le lezioni della forestale :) 


Boia deh  :furz:

#20 doppiorhum

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Postato 10 January 2016 - 15:05 PM

Sono risposte generali e generalizzate, in quanto bisognerebbe verificare caso x caso. É chiaro che tanto più le popolazioni sono in quota e le acque più fredde, tanto più le freghe sono tardive. Come è noto, la schiusa poi dipende dai gradi/giorno, che per S.trutta (generica) sono ca. 450. Quindi la temperatura dell'acqua gioca un ruolo determinante. Per torrenti in quota, le temperature possono rimanere basse a lungo, per alcuni mesi, per cui i periodi di schiusa saranno parimenti molto lunghi. Ad esempio, nell'incubatoio di Minozzo (Appennino Reggiano), con temperature medie dell'acqua di incubazione di 7,2 gradi centigradi, la schiusa avviene in 60-68 gg (468 gradi/gg).I tempi di schiusa si misurano infatti in gradi/giorno, corrispondenti al n di gg necessari all'incubazione delle uova quando la t dell'acqua é pari a 1 grado. Dividendo il n di gradi/gg per la temp media dell'acqua, si ottiene la durata del periodo di incubazione schiusa. Se consideriamo un torrente appenninico d'alta quota come il T. Riarbero (1.200 m s.l.m.), le temperature invernali medie sono dell'ordine dei 3/4 gradi centigradi. Considerando che le freghe della popolazione locale di S.cettii è tardiva (gennaio/febbraio), i tempi medi di schiusa sono lunghissimi, anche di oltre tre mesi (468 gradi giorno/4 gradi centigradi). Insomma, tempi giurassici, con tutto ciò che ne consegue. Per quanto riguarda la fertilità delle popolazioni native, siamo nell'ordine delle 1.400/1 500 uova/kg (fertilità relativa). Bisogna però considerare che spesso le femmine possono essere ovigere (primipare) già a taglie molto basse (mi ruferisco a popolazioni naturali), dell'ordine dei 18 cm, pur con bassa fertilità (poche centinaia di uova) e di piccole dimensioni.
Per eventuali impatti di origine antropica, tralasciando regimazioni e sbarramenti, potrebbero interferire con le freghe eventuali scarichi di malghe e rufugi, in grado di modificare il biochimismo delle acque.

 

Fabry, lo ha detto il Doc nel post precedente :)


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