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Postato 28 October 2014 - 09:22 AM
Postato 28 October 2014 - 13:37 PM
Postato 28 October 2014 - 13:58 PM
Postato 28 October 2014 - 14:03 PM
Questo post è stato modificato da Notar: 28 October 2014 - 14:04 PM
Postato 28 October 2014 - 17:16 PM
Beh, l'Ardito di Phanter Martin è un classico, che va bene un po' in tutte le sue declinazioni, dal piccolo 8 g per trote in laghetto al pesante 35 g per luccio &Co. Il come recuperare l'ondulante in corrente è un po' un problema per tutti i lanciatori, in quanto è un artificiale che spesso si perde, cioè non si sente, soprattutto contro corrente. Il recuperarlo a mò di rotante è sbagliato, perchè come dice il suo nome, deve ondulare e non ruotare. L'ideale, soprattutto a trote, con pesi medi (12/17 g) è lanciare leggermente in favore, in zona calma, lasciarlo affondare, poi iniziare un recupero misto, prima regolare lento a canna alta, poi con qualche ricaduta sul fondo e ripartenza, sinchè la corrente non lo alzerà e converrà recuperarlo per un lancio successivo. Alle volte, tuttavia, l'ondulante potrà risultare adescante anche sotto riva, soprattutto in presenza di tane sommerse.
Postato 28 October 2014 - 19:26 PM
Postato 28 October 2014 - 20:19 PM
come un rotante intendevorecuperato controcorrente, non lo facevo ruotare, mi sono espresso male. comunque grazie federico
l'ondulante e' un'esca estremamente plasmabile e puo' essere presentato a seconda dei casi e delle stagioni in diversi modi a cominciare dal lancio a monte con passata a radere il fondo controllata in corrente a canna alta e lenti richiami e ricadute tipico di inizio stagione sino ad arrivare a recuperi a scatti con accelerazioni e frequenti stop e ripartenze con pesce attivo ma che ama esche che non emettano vibrazioni eccessive. talvolta attacchi violenti - parlando sempre di marmorate - avvengono durante recuperi lenti e lineari a fine passata. Personalmente pesco moltissimo con l'ondulante ed amo in particolar modo i modelli martellati e di colore scuro. Pur buono l'ardito nazionale ma in questo campo vi sono produttori tradizionalmente molto forti nei paesi scandinavi e tra questi i miei prediletti sono i kuusamo uisitn ed in particolare i Rasanen. Nel paese del sol levante poi vi sono modelli di diverse fogge con livelli di finitura e movimento straordinari. consideriamo che l'ambiente tipico in cui utilizzarlo e' quello in cui un minnow starebbe in pesca per troppo poco necessitando di esser comunque recuperato, quindi rigiri di corrente e flussi uniformi in prossimità' di massicciate ed acque profonde.
Postato 28 October 2014 - 20:21 PM
Postato 28 October 2014 - 20:23 PM
Postato 28 October 2014 - 21:01 PM
Postato 28 October 2014 - 21:11 PM
Postato 28 October 2014 - 22:33 PM
L'esca più antica e la più interpretata da tutti, ma anche la più versatile,tanto che ne esistono di tutte le forme e dimensioni. Dall'ardito, best seller intramontabile, al perca, il pinguin, lugano, trota cava, memphis(per cheppia),victor e vampir (da luccio),flat spinner (la fetta di salame),e il tirolo, tutti da simplex,molto conosciuti dai pescatori che come me hanno superato gli "anta", e ancora oggi sono fonte di ispirazione per molti costruttori. E' l'esca che lascia la maggior libertà di interpretazione, per cui la fantasia del pescatore è l'unico limite per animare questo artificiale.E' necessario provarli a fondo per capirne le potenzialità, e non fermarsi al primo insuccesso e sostituirlo con la solita esca che non ci tradisce mai, perchè può sempre riservare delle sorprese, e quindi deve sempre essere presente nelle nostre battute di pesca,nel caso in cui non dovessimo più sapere a che santo votarci in una giornata storta, o solo per provare un'alternativa alle altre esche.
Come dicevo, il mercato offre di tutto e di più, e l'ultima evoluzione di questa esca è figlia dell'ultralight, ed è indirizzata principalmente agli appassionati dell'area trout, e trota torrente,(per ora),e sta riscuotendo un notevole successo,tanto che dall'oriente stanno arrivando una moltitudine di microondulanti di ogni forma e colore, con pesi che vanno dal grammo ai cinque per soddifare tutte le esigenze di questa nuova disciplina.
Insomma un esca intramontabile.
Postato 29 October 2014 - 07:06 AM
i kuusamo costano un sacco, ho appena guardato e costano 9,mi sembra tanto per un pezzo di ferro, per quanto buono possa essere
martellati: finitura superficiaale tipo palla da golf. Il prezzo dei rasanen e', se cerchi con cura, intorno ai sei euro. Definire un simile oggetto un pezzo di ferro e' decisamente semplicistico e riduttivo. Anche gli ondulanti damiki modello pica ed altri analoghi prodotti jappi - shimano i.e. - se fossero semplici pezzi di ferro non verrebbero preferiti ad altri nella pesca in cava - o come fa fico oggi dire: area fishing -
Questo post è stato modificato da toperone: 29 October 2014 - 10:37 AM
Postato 29 October 2014 - 07:07 AM
L'esca più antica e la più interpretata da tutti, ma anche la più versatile,tanto che ne esistono di tutte le forme e dimensioni. Dall'ardito, best seller intramontabile, al perca, il pinguin, lugano, trota cava, memphis(per cheppia),victor e vampir (da luccio),flat spinner (la fetta di salame),e il tirolo, tutti da simplex,molto conosciuti dai pescatori che come me hanno superato gli "anta", e ancora oggi sono fonte di ispirazione per molti costruttori. E' l'esca che lascia la maggior libertà di interpretazione, per cui la fantasia del pescatore è l'unico limite per animare questo artificiale.E' necessario provarli a fondo per capirne le potenzialità, e non fermarsi al primo insuccesso e sostituirlo con la solita esca che non ci tradisce mai, perchè può sempre riservare delle sorprese, e quindi deve sempre essere presente nelle nostre battute di pesca,nel caso in cui non dovessimo più sapere a che santo votarci in una giornata storta, o solo per provare un'alternativa alle altre esche.
Come dicevo, il mercato offre di tutto e di più, e l'ultima evoluzione di questa esca è figlia dell'ultralight, ed è indirizzata principalmente agli appassionati dell'area trout, e trota torrente,(per ora),e sta riscuotendo un notevole successo,tanto che dall'oriente stanno arrivando una moltitudine di microondulanti di ogni forma e colore, con pesi che vanno dal grammo ai cinque per soddifare tutte le esigenze di questa nuova disciplina.
Insomma un esca intramontabile.
ti quoto integralmente aggiungedo che per me ad inizio e fine stagione e' l'esca principe e quella che uso di più'.
Postato 29 October 2014 - 07:11 AM
Postato 29 October 2014 - 08:31 AM
non era per sminuire le loro potenzialità, dico solo che come materiali non sono complessi come dei minnow
la complessita' sta semmai nella progettazione finalizzata ad ottenere il miglior movimento.
Postato 29 October 2014 - 08:34 AM
Grande Toperone.. Ma quante ne sa?
Ondulante.. Ci credo sempre poco, sbagliando sicuramente.. In fiume lo uso nei buconi lanciando verso monte e lasciandolo spanciare sul fondo, oppure negli spazi ampi dove ho bisogno di un lancio lungo e dove la corrente non è troppo forte, lavorandolo con la canna alta, alternando recuperi e pause e trattenendolo in corrente.. Tipo lipless insomma. Nei laghi recuperi lenti e costanti.
Uso quasi esclusivamente ardito dai 12 ai 24 grammi, nelle colorazioni argento/oro con striscia rossa oppure moresilda dai 15 grammi in su
Questo post è stato modificato da Ossolano: 29 October 2014 - 08:36 AM
Postato 29 October 2014 - 08:35 AM
PS ha certamente il pregio di costare relativamente poco, e di limitare le bestemmie in caso di incagli e perdita sul fondo..
Questo post è stato modificato da Ossolano: 29 October 2014 - 08:39 AM
Postato 29 October 2014 - 10:00 AM
Postato 29 October 2014 - 13:38 PM
L'ondulante ha una caratteristica bellissima: quello che fa dipende da te. Usato nel modo giusto, in certi contesti (forse non tuttitutti) può fare disastri, ma usarlo nel modo giusto è tutt'altro che scontato.
Ho sempre considerato il Fiume dove vado a Marmo come assolutamente inadatto all'ondulante (difficile tenere il fondo), fino a quando altri hanno avuto l'intuizione su come usarlo e ci han mosso pesce (vero Valeria? ). Poi lì continuo a preferire altre esche ma son problemi miei...
In altri spot, dove mi spirava di più, i risultati sono arrivati, per non parlare dell'acqua ferma (Chub & Lacu) dove un giorno sembra inutile, e un altro sembra prendere tutto lui..e magari bastava cambiare recupero...
Per l'utilizzo alla fine è valido quello che ti han detto gli altri, lancio lungo leggermente a monte e discesa a canna alta. Per questo tipo di pesca personalmente preferisco spot abbastanza ampi (più è lungo il lancio e più tardi si alzerà dal fondo), con profondità e corrente non eccessive (almeno una delle due), altrimenti l'ondulante tende a fare da vela e a lavorare staccato. In acque strette va bene se c'è poca profondità, che tanto la Trota sale a prenderselo, se invece sono profonde e impetuose, vado a pescare sul fondo con altre esche.
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