Premessa: vorrei cominciare dicendo che, come dice il nome stesso, con “Street Fishing” si intende la pesca in ambiente urbano; quindi in canali bordo strada, sotto i ponti delle città, nei navigli, lungo le ciclabili e/o passeggiate e perché no, il lungo lago di un paese. Ovviamente questo significa che chiunque si metta a pescare in questi ambienti, con qualsiasi tecnica, stia facendo – nello stretto significato del termine – lo Street Fishing.
Io voglio però prendere in considerazione il binomio Street Fishing e Light Game, prima di tutto perché mi piace molto , e secondo perché si …. è una moda, interessa sempre più persone e piace ai giovani che magari hanno cominciato da poco a pescare.
I primi ad accorgersi di questo modo di pescare, unito alla comodità degli spot offerti dalla città, sono stati i Francesi. In rete è da parecchio tempo che si trovano video di questi Francesi che sulla Senna pescano a più non posso. Con un annetto di ritardo è approdato anche in Italia. Il modo di pescare leggeri, con attrezzatura ridotta al minimo, e in qualsiasi momento di pausa durante la giornata, fa si che questo “movimento” abbia sempre più pescatori che ne apprezzano la versatilità. Come dicevo, si incontrano parecchi ragazzi, alcuni anche molto giovani, che non avendo magari la possibilità di muoversi autonomamente riescono comunque a divertirsi poco lontano da casa…..a tiro di bici insomma. Il fatto poi di riuscire a trovare una buona varietà di specie diverse di pesci ha fatto il resto. Sicuramente la preda principale e la più apprezzata è il persico reale. Poi ovviamente non può mancare il cavedano, il persico sole, così come il bass, il perca, fino ad arrivare alle prede più inusuali - ma sempre più spesso non casuali - come barbi, pesci gatto, carpe, tinche ecc.
Attrezzatura in genere:
L’attrezzatura adatta a questi ambienti è una canna da 6’6”, 7’ o 7’6”, azione di punta, e con una buona sensibilità, per poter manovrare a dovere le nostre micro esche. Vengono buone allo scopo le classiche canne da light e ultra-light spinning, leggere, in grado di lanciare attorno agli 8/10g, ma essendo solitamente paraboliche progressive sono meno specifiche per l’uso della gomma, restando comunque adattabili all’uso. Meglio quelle da light rock fishing sia in versione con solid tip che tubolar tip. Queste hanno generalmente un cw. 0.5-5g o 0.5-7g, con una struttura del fusto/cimino studiata per muovere a dovere la micro gomma. Per chi invece vuole la sicurezza di poter combattere agevolmente pesci di una certa mole, può affidarsi ad una canna da finesse, la classica “Americana” 3/8oz (10,5g) di cw. Troviamo sempre la solita azione di punta, a volte esageratamente di punta… ed una riserva di potenza del fusto adatta ad affrontare qualsiasi pesce preso in questi ambienti. Abbinato possiamo mettere un mulinello taglia 1000 nel caso in cui usiamo canne corte e leggere, oppure 2500/3000 con canne un pelo più lunghe e pesanti (le taglie sono riferite a Shimano). In questi ambienti urbani, insidiando persici e cavedani, i migliori risultati si ottengono con l’impiego di fili in nylon di misura sugli 0,16-0,18-0,20mm. Sconsiglio il fluorocarbon in bobina, sarebbe inutile. Viene utile solo se vogliamo farci un terminale, situazione che si rende praticamente necessaria qualora volessimo usare il trecciato al posto del nylon. In questo caso usiamo uno 0,06-0,08-0,10mm più 50cm di terminale in fluorocarbon di diametro sempre 0,16-0,18-0,20mm.
Montature:
L’impiego di esche in gomma consente parecchie presentazioni e lasciano anche molto spazio alla fantasia di ognuno per provare cose nuove e/o strani accoppiamenti. I classici rig sono: jig-head, drop-shot, split-shot, wacky, micro texas e top water. Ovviamente non tralasciamo le hard bait, montate sul classico moschettone o moschettone+girella. Quest’estate ho provato anche ad usare alcune ninfe, beh….vediamo come si evolve la cosa
Per info più dettagliate riguardo canne, mulinelli, montature e esche date un occhiata qua http://www.pescanetw...e-a-light-game/
Azione di pesca:
In base alla specie insidiata e allo spot ci si può sbizzarrire. Qui riporto le mie esperienze a riguardo, per quello che ho potuto capire ed imparare pescando nei miei spot
Il Persico Reale: Il mio preferito lo possiamo trovare o in centro al canale dietro a qualsiasi ostacolo, oppure infrattato sotto riva, soprattutto se ci sono alberi che fanno ombra e con rami che sfiorano l’acqua. In lago invece lo andiamo a cercare sulla prima corona (o scalino), attorno ai pilastri dei moli e dietro i sassi. L’uso della testina dal peso giusto ci permette in questo caso di sostare sul fondo quanto tempo vogliamo, adoperando esche come i worm, i grub, o le creature. In base alla profondità ed alla portata d’acqua decideremo come abbinare il peso della testina, la forma, e la dimensione dell’esca. Solitamente con 2-5g si riesce ad affrontare la maggior parte degli spot. Le esche saranno quindi da 2” o 3”. Il Reale è curiosissimo, quando sono “in forma”non stanno tanto a guardare il colore….ma nella maggior parte dei casi si usa molto il giallo, l’arancio, il rosso ecc, insomma tutti colori accesi. In determinate condizioni di luce, un colore da non dimenticare è il ghost. Provatelo durante tutta la giornata! Tempo due o tre uscite e non vi risulterà difficile capire quando usarlo
Se il pesce è in giornata “si”, e risultasse quindi molto attivo, si può usare anche un recupero swimming, garantendo belle botte in canna vista la velocità con cui mangiano. In situazioni di pesce pressato o svogliato, ci sono tre valide opzioni. La prima è di utilizzare il drop shot, per stazionare a lungo nella strike zone come si farebbe a jig-head ma con il vantaggio di avere una grande mobilità dell’esca. La seconda soluzione è lo split shot, rende il movimento dell’esca ancora più sinuoso….anche se risulta più difficile mantenere l’esca nella zona buona essendo più soggetta alla corrente. La terza invece è il wacky, amo spiombato o leggermente piombato, inneschiamo un bel worm, e lasciamo fare tutto alle vibrazioni emesse in caduta ed al movimento impresso dalla corrente.
Il Cavedano: lo troviamo negli stessi spot del Persico Reale. Sotto le briglie poi è il capo assoluto Il metodo che mi ha dato più risultati è la jig-head montata a grub. Indubbiamente uno dei rig che meglio si adatta alla pesca “all round”, per cui pescando molto con questo assetto si ottengono la maggior parte delle catture. Qualche discreto risultato lo da anche lo split shot, innescando per lo più degli shad di dimensioni ancora una volta sui 2” o 3” e worm sempre di quelle dimensioni. In base alla stagione conviene passare alle hard bait. Così ci capiterà di pescare con piccoli minnow, rotantini, crank e (qualcuno sul forum li prende anche così
) top water!! Non è il mio pesce preferito (a torto, meriterebbe più attenzione…) per cui altre modalità che mi hanno dato catture con continuità e cognizione non ne ho.
Il Persico Sole: difficilissimo! Non saprei come descriverlo diversamente. Con la canna fissa e bigattino ci si diverte e da piccolo era uno spasso. Ora con la gomma è impresa ardua. Ed è per questo che è il mio secondo pesce da Light Game Ma un modo c’è, e la resa non è niente male. Lo troviamo a riva, sia sui canali che in lago. Divide l’abitat con tutti gli altri pesci di piccole dimensioni, sulle quali però comanda a suon di rincorse e smusate creando spesso un gruppetto di gobbetti ed il nulla tutto attorno. Dopo mille tentativi, sono arrivato a tre tipologie di inneschi che li rende pescabili con le esche artificiali. Il primo è la jig-head auto costruita, amo del 4, piombo di qualche decimo di grammo (0.3/0.7g circa) ed innescato con micro grub o micro shad nell’ordine del 1” non di più. Il secondo è lo split shot, sempre per il discorso di lasciare la massima mobilità all’esca. Qui utilizzeremo le stesse cose di prima, ma anziché mettere il piombo sull’amo per creare la jig-head lo metteremo a 30-40cm di distanza dall’amo, l’esca sarà la stessa. Il terzo è la ninfa, la stessa che si usa per la pesca a mosca
La possiamo usare per la pesca a vista, oppure con la variante che sto provando tutt’ora che ho copiato dalla pesca a mosca con ninfa e segnalino. E cioè: monto un’esca galleggiante armata di amo (così non escludo la possibilità di prendere qualcosa a galla
) che funge da galleggiante, e sotto ci metto un bracciolo di lunghezza variabile a seconda dello spot cui monto appunto la ninfa.
Il Black Bass: qui a volerlo insidiare nella maniera più corretta c’è da leggersi la sezione di Bass Fishing . Tuttavia nei canali lo si pesca come il Persico Reale….anche perché generalmente li si trova di dimensioni più contenute rispetto a quelli che crescono in cava. La montatura che preferisco in assoluto è il wacky, amo dell’1 con una ampia curva, gambo corto, e un bel worm da 3”! Ed il “gioco” è fatto. Sono pochi i bass che resistono a questo tipo di presentazione, ma nel caso siano pesci disturbati, conviene ancora una volta passare al drop shot. Sempre shad, e sempre 2” o 3”. Qualora aveste con voi dei piccoli popper o dei jerk suspending abbastanza contenuti, lanciate e occhio alla ferrata
Il Perca: qui posso dire poco purtroppo, quindi riporto esperienze altrui. Si prendono usando jig-head innescate sia con grub che con shad. Per questo predatore conviene salire un po’ con la taglia dell’esca, impiegando testine sui 4/5g montate con un amo generoso, e innescando esche da 3” o 4”. L’esca deve essere lasciata ferma sul fondo per parecchio tempo, con leggeri colpetti che la spostano ogni volta di poco. La mangiata è poi tutta da capire, spesso sono impercettibili, piccoli spostamenti del filo o leggero peso in fondo alla lenza, che pescando a contatto del fondo possono essere mal interpretati. Il colore dell’esca deve essere di un bel colore acceso: giallo, arancio, rosso o verde.
Il Barbo: questo viene preso usando esclusivamente la jig-head. Fatta stisciare (attenzione, strisciare e non saltellare) sul fondo. Il modo migliore per farlo è quello di non usare il mulinello ma la canna. Una volta messo in tensione il filo spostare l’esca muovendo la canna con un moto lineare e continuo. L’imitazione che preferiscono sono i worm dritti. Colorazione sul verde e marrone. Stazionano sempre a contatto del fondo, in corrente o poco a lato. Quando mangiano non lasciano dubbi, tirano come dei treni
Il pesce gatto: worm!! Nient’altro che worm. E’ l’esca principe per insidiarlo, fate uno split shot pesante, lanciate l’esca e lasciate tutto fermo sul fondo. Stiamo imitando la pesca a fondo quindi, ma tra un verme vero ed un worm inerte….ci serve qualcosa per pareggiare i conti. L’unica soluzione è quella di affidarsi alle esche scentate. Anche il colore ha la sua importanza, meglio stare sui colori “veri”, quindi marrone e verde. I channel invece accettano anche presentazioni in movimento. Lo si può prendere con jig-head innescata con grub e simili, in colorazioni sia naturali che vivaci come il giallo e l’arancio. Rende il classico recupero a dente di sega poco sopra il fondo oppure dritto e lineare ma sempre nei pressi del fondale.
La carpa: sto cominciando a capirci qualcosa solo ora. E’ un pesce maledettamente veloce a risputare l’esca artificiale. Gli unici risultati (ancora da decifrare per bene) si hanno lanciando sulla riva opposta, con jig-head e grub da 2” e aspettare nei primi istanti di discesa dell’esca sul fondo la mangiata. Se ciò non avviene si passa ad un recupero strisciando il fondo, come descritto per il barbo. Ho bisogno di altre prove, e adesso (l’inverno) è il periodo giusto….Qualcosa si è mosso anche con i worm, ma è più un imbroglio che altro. Nei canali dove il pesce è abituato a pasture e pellet, si può semplicemente fare uno split shot (come per il pesce gatto, quindi una sorta di pesca a fondo) innescando un cm di worm su un amo misura 4 o 6, e aspettare. Il worm deve essere marrone/rosso scuro, così da essere scambiato per un pezzo di pellet. E’ una escamotage che non mi piace, però su pesci abituati ad essere pescati così funziona…
La Tinca: un altro pesce sospettoso e velocissimo a risputare l’esca. Vale fondamentalmente quanto detto per la carpa. Con la jig-head si può anche utilizzare il worm oltre che il grub. In questo caso la tinca tenderà ad abboccare in discesa, tirando la coda del worm. Dopo uno o due colpetti leggeri per tastare il terreno, arriva la botta secca, e li bisogna essere pronti, perché è davvero un fulmine a capire l’imbroglio. Un consiglio è quello di usare worm scentati le prime volte….lascia qualche attimo in più per tirare la ferrata Anche a wacky spiombato qualche cattura la si ottiene, solito worm, e solito colore naturale marrone e/o verde.
Due considerazioni su altri pesci che possono abitare questo tipo di acque cittadine. Tutti i vari carassi, scardole e simili sono praticamente insidiabili a gomma. Basta capire le loro abitudini alimentari in relazione a cosa trovano nello spot e al periodo dell’anno. Per cui in base a cosa trovate in acqua, sperimentate e non abbiate paura di inventarvi strane cose Discorso luccio, in ambiente naturale non è il caso di istigarlo con questa attrezzatura…si rischia solo di lasciargli un esca in bocca, senza contare che qual’ora non tagliasse il filo arriverebbe a riva stremato e con poche possibilità di riprendersi. Il siluro, chi cerca siluri in canali e canaletti è bene che si attrezzi a dovere, ormai è facile trovare pesci anche da metro e più in ambienti molto piccoli…
Questo è quanto posso dire in base alla mia esperienza degli ultimi (quasi) due anni, nei miei spot, con i miei amici pinnuti. Credo possa essere un buon punto di partenza per chi si vuole avvicinare a questo modo di pescare.
Se avete suggerimenti sono sempre pronto a discuterne ed imparare, a presto
Valerio.