Sì, ok, siamo all'abc dello Spinning, ma avevo voglia di aprire una bella discussionciona filosofica interminabile, e poi mi sembra un'argomento su cui la chiacchiera potrebbe svilupparsi rigogliosa.
Tutto nasce da alcuni recenti cappotti a Marmorate. A inizio stagione ne ho prese a Bombix pescando a distanze siderali, e fin qui tutto ok. Poi però durante alcune uscite in compagnia, mi è capitato più di una volta che il socio della siuazione (vero Lerio? - ma non solo) si facesse uscire il pesce (anche importante) da sotto i piedi, pescando in prismata. Io, molto semplicemente, non ci riesco. Ho cercato di analizzare il più possibile il loro tipo di pesca e gli artifizi (ondulantoni, rotanti, mentre io pesco soprattutto a minnow, qualche volta ondulante, molto poco rotante), e ho visto che comunque le fasce d'acque battue e le traiettorie si somigliano molto, anzi, son le stesse.
Qundi, mi sono convinto che prendevo il pesce a 40 m perché a quella distanza potevo anche pescare con lo stereo acceso, mentre quello che ho sotto i piedi mi sgama già quando sono a casa che mi lavo i denti.
Mi piacerebbe razionalizzare la cosa, cioè cercare di approfondire l'aspetto "Ninja" ad un livello che non sia solo lo "stare attenti a non far rumore, e a non farsi vedere"....
Cioè, sono sui roccioni, che non sono di velluto, devo lavorare di precisione fra un sasso e l'altro in corrente, quindi non posso fare lanci troppo lunghi, e ho il sole alle spalle, quindi l'ombra mia e della canna in un modo o nell'altro finiscono in acqua. Voi come fate? Lerio, come razzo hai fatto?