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Il Marcopensiero


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49 risposte a questo topic

#1 marco1956

marco1956

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Postato 18 March 2013 - 17:54 PM

Scrivo queste righe per esplicitare in modo completo il mio pensiero riguardante la tanto discussa tematica della gestione delle acque pubbliche, spesso in altri topic ho espresso dubbi sugli attuali sistemi di gestione ma voglio raggruppare il tutto in modo da formulare per intero e in modo non frammentario il mio pensiero.


Per contestualizzare il mio pensiero devo descrivere sia pur velocemente il mio percorso da pescatore da allevatore di pesci e da studioso delle acque, partiamo dunque della
origini, il mio percorso di pescatore è molto antico io sono di quella generazione che ha cominciato a pescare a 3 o 4 anni con le canne di bamboo fisse prima in maceri e fossi poi in fiumi e torrenti solo molto più tardi all'età di 19 anni sono arrivato a pescare in mare prima in modo saltuario e da una ventina di anni in modo quasi esclusivo, ai miei tempi diciamo un cinquantina di anni fa era relativamente semplice pescare bastava calare un amo con un lombrico e qualcosa si attaccava poi qualcosa è cambiato, l'avvento dei detersivi nelle nostre case l'uso sconsiderato di sostanze tossiche sia in casa (DDT) che nell'agricoltura e la fortissima industrializzazione degli anni 60 provocarono un tracollo della pesca nelle acque interne a questo noi pescatori emiliani rispondemmo molto semplicemente emigrando, si faceva la macchina e si partiva in direzione Veneto dove agricoltura e industria erano molto più
arretrate rispetto alla ricca ed “evoluta” Emilia, Bacchiglione Piave Adige e Tagliamento erano raggiungibili in poco tempo e con una spesa tutto sommato limitata, li ho continuato la mia crescita tecnica non si parlava più di pesca a fondo ma di sofisticata pesca alla passata tecnica che vedeva noi bolognesi primeggiare grazie ad una scuola fatta di grandissimi pescatori che generosamente insegnava a noi “cinni” tutti i segreti per stanare il pesce dovunque fosse, la tecnica era talmente efficace che le canne da noi usate sono state poi universalmente conosciute come “bolognesi”, ma era una gara persa in partenza, anche nell'allora arretrato Veneto iniziarono i sintomi dell'avvelenamento delle acque, sotto piccoli salti d'acqua vedevi il formarsi di densi strati di schiuma cosa che non avveniva in precedenza ma il più grave effetto del deterioramento delle acque non venne da noi colto, anzi sembrava un
sintomo di buona qualità, ci fu per alcuni anni un fenomeno che nella nostra ignoranza ritenemmo positivo era un netto aumento della taglia media dei pesci, in precedenza le catture erano di varia taglia poi gradualmente i pesci piccoli si fecero sempre più rari fino quasi a scomparire, eravamo soddisfattissimi di questa cosa ogni cattura era un “somaro” da chilo cosa volevi di più, è vero che il pesce aveva un sapore strano e questo ci indusse progressivamente al rilascio del pescato che non era per scelta etica ma esclusivamente dal timore di rimanere intossicati, non cogliemmo il fatto che venisse a mancare la generazione di ricambio, gli avannotti, più delicati dei pesci adulti, morivano avvelenati ma noi non ce ne accorgemmo se non a posteriori.

 

Nel frattempo parecchi di noi sperimentavano nuove tecniche per catturar pesci anche fuori dai profondi correntoni, ci fu l'avvento della pesca a cucchiaino non lo chiamavamo ancora spinning ma di fatto già lo era anche se praticato con attrezzature diverse dalle attuali, canne di 3 o 4 metri molto più corte delle 6 metri che usavamo in passata comparvero nelle
nostre mani, il primo avversario fu inevitabilmente il cavedano ma non ci bastava cominciammo a salire sempre più a nord alla ricerca di trote, finalmente un pesce buono per la tavola, divertente da pescare e neanche troppo difficile da catturare, la prima marmorata  la presi nel 77 mi ero appena congedato dal servizio militare era un maggio stupendo e andammo a pescare in Adige, non era zona che consideravamo da trote ma il posto era piccolo per poter pescare in quattro a passata così io presi la mia 3 metri in 3 pezzi due dei quali in bamboo e la cima in fibra di vetro e mi spostai in una correntina poco a monte, al secondo lancio di un ardito con la striscia rossa la presi, non la pesai ma la stimo oggi sui 3 chili
all'epoca la stimai e la raccontai sopra i 5, dopo quella ne vennero diverse altre ma nessuna, e ci tengo a precisarlo, nessuna sotto il chilo arriverò dopo al perchè di questa precisazione.
 

Alla fine degli anni 70 quello che era il mio fiume L'Idice era ridotto ad una fogna a cielo aperto di pesci erano rimasti solo qualche carassio e qualche pescegatto, lo frequentavo ugualmente specialmente in estate perchè abitavo a 10 metri dall'argine e ci passavo qualche ora magari dopo cena in modo da avere il tramonto e qualche ora di buio quando i pescegatti entravano in attività, ma spesso tornavo a casa perchè non ne sopportavo l'odore questo succedeva quando le acque cominciavano a diventare stagnanti dopo un periodo di mancanza di pioggia poi, piano piano qualcosa cambiò, venne inaugurato il depuratore di San Lazzaro di Savena e l'anno dopo quello di Castenaso, le acque cambiarono colore quasi immediatamente ma di pesci quasi non c'era traccia, durante l'inverno non ci andai e solo a primavera mi resi conto del miracolo, il fiume si era di nuovo completamente ripopolato, siccome so per certo che nessuno ha fatto ripopolamenti quel pesce evidentemente veniva dal Savena il principale affluente dell'Idice, il Savena nasce da un laghetto molto caratteristico il Lago di Castel Dell'Alpi e scorre in una valle disabitata e incolta, fino a qualche anno fa non c'era nemmeno una strada asfaltata a percorrerla questa valle ha preservato uno stock di pesce autoctono che ha immediatamente trovato un nuovo habitat nel rinato Idice, cavedani barbi comuni e canini alborelle e carpe hanno ripopolato un ambiente che fino all'anno prima era un deserto, potenza della natura.


La mia passione per la pesca e di conseguenza per i pesci ebbe un risvolto anche economico, appassionato di acquariologia divenni allevatore di pesci tropicali di acqua dolce, c'era un discreto margine economico pesciolini come i “Neon” mi venivano pagati 900 lire ad esemplare ed io ero in grado di venderne diverse centinaia al mese, mi misi a studiare testi
di biologia e di ittiologia di autori italiani come Cristoforo Bellotti e internazionali come Samuel Garman 

 

credevo di essere un esperto e di sapere tutto e soprattutto di poter controllare a mio piacimento il mio microscopico lembo di natura quando ho ricevuto una scoppola morale che mi ha fatto riflettere, avevo isolato in una vasca un gruppo di una ventina di giovani femmine di Guppy riproponendomi di immettere nella vasca un maschio particolare che volevo scegliere tra
i tanti che avevo per avere una “produzione” che si distinguesse dalla massa e poterla vendere bene, purtroppo la scelta del maschio tardò ad arrivare ma non avevo fretta ero sicuro di me e del mio potere di controllo ma non avevo fatto i conti con la natura, a distanza di un paio di mesi una mattina notai alcuni piccoli nati nella notte mi chiesi come fosse potuto succedere ero assolutamente certo di non avere maschi nella vasca nei giorni seguenti altre femmine misero al mondo pesciolini ed io continuavo a non capire come potesse essere successo fino a che non mi accorsi che una femmina pur mantenendo le sue caratteristiche morfologiche aveva sviluppato il gonopodio e mi ingravidava tutte le altre, in pratica io avevo
alterato l'ambiente selezionando solo femmine e la natura ha provveduto a correggere il mio errore inducendo un' inversione sessuale per mantenere la sopravvivenza della specie.


A questo punto qualcuno si chiederà che c'entra tutto questo con la gestione delle acque, la mia conclusione è che nessun uomo può far meglio della natura, i fiumi non possono e non debbono essere gestiti, vanno solo e semplicemente tutelati, qualunque azione noi facciamo provoca un danno che la natura dovrà guarire, la nuova frontiera per gli ittiologi sta nella
conoscenza fin nei meandri più reconditi dell'ambiente, ormai non bastano più le carte ittiche per quanto importanti siano, le nuove carte devono comprendere tutti gli abitanti del fiume partendo dai microrganismi per finire agli uccelli ittiofagi.


I meccanismi di tutela o di gestione attuali sono basati sulla salvaguardia o tutela di specie precise e spesso si tratta di specie predatrici, il progetto luccio o il progetto marmorata sono esercizi inutili perchè mirano ad aumentare una singola specie che si trova al vertice della catena alimentare è come tentare di costruire una casa partendo dal tetto, sappiamo tutti
che una casa si costruisce dalle fondamenta ma nella gestione di un fiume ce lo scordiamo o meglio ci (vi) fanno credere che sia possibile farlo ma in realtà non lo è, ci sono troppi interessi economici dietro semine ripopolamento e gestione, ci sono soldi delle tessere delle varie associazioni che sembra facciano interessi collettivi in realtà sono interessi personali travestiti da tutela ambientale.

 

Cerchiamo di individuare i corretti criteri per la gestione di un ambiente acqueo, immaginiamo di avere uno specchio d'acqua nuovo appena scavato e riempito d'acqua da voler rendere

naturalizzato immaginiamo tutti i passaggi necessari per farlo, la prima cosa da fare è aspettare, diamo tempo al lago di far crescere piante sulle sponde e sui fondali meno profondi, diamo il tempo agli insetti di deporre le uova e di far crescere le larve a questo punto potremo immettere piccoli pesci di specie che si cibano di larve o di alghe successivamente potremmo immettere piccoli predatori poi solo quando le specie avranno trovato un equilibrio potremo arrivare ad un superpredatore tipo luccio, se non rispettiamo questi passaggi i
nostri lucci saranno destinati a morire di fame.

 

Trasportiamo questa logica in un torrente o un fiume di fondovalle avendo per oggetto le trote, per avere successo dovremo accertarci che la qualità delle acque sia buona per avere una buona quantità di insetti e invertebrati di cui si cibano piccoli pesci poi dovremo avere una giusta popolazione di predatori che mantengono in equilibrio il numero dei piccoli pesci
rispetto agli insetti e invertebrati, spero che fino a qua siamo tutti d'accordo, cosa succede se aumentiamo il numero di predatori, nell'immediato nulla ma poi verranno man mano a mancare i piccoli pesci e i predatori non troveranno più cibo morendo di fame o generando fenomeni di nanismo se non facessimo altri interventi all'inevitabile calo dei predatori corrisponderebbe un aumento dei piccoli pesci ed una successiva nuova crescita dei predatori fino a raggiungere il punto di equilibrio, la natura trova da sola il punto di equilibrio ma se continuiamo ad immettere predatori l'effetto sarà quello di sterilizzare il fiume senza nessuna probabilità di vita neppure per il predatore più agguerrito, allora quale è il numero
giusto? il numero giusto è 0, questa è la condizione di equilibrio dettata dalla natura, nessuna immissione solo una limitatissima riproduzione spontanea, limitatissima perchè, è molto semplice in natura i figli devono essere quanti i riproduttori, quindi una marmorata in tutta la sua vita dovrà avere solo una figlia che arriva alla riproduzione se ne avrà 2 dovrà necessariamente essercene un'altra che pur avendo generato 10.000 avannotti nella sua vita di questi 10.000 nessuno deve arrivare a maturità sessuale tutto questo per mantenere costante il livello di risorse alimentari.

 

Ci sono vari modi che la natura ha di disfarsi degli esemplari in esubero, il principale è il cannibalismo, in pratica questa biomassa è utilizzata dagli esemplari più forti o più grandi quale fonte di cibo, e qiu mi ricollego al fatto che si in Adige si pescavano solo marmorate di taglia le piccole più furbe erano ben nascoste quelle un po meno furbe erano diventate cibo per le grosse marmorate, poi vi è la territorialità, gli esemplari più forti occupano i posti migliori per la caccia e per la difesa lasciando a quelli più deboli posizioni meno proficue dal punto alimentare e più esposte, chiaramente gli esemplari esposti saranno preda di ittiofaghi come i cormorani gli aironi le garzette i martin pescatore ecc. questi ittiofaghi non creano danno al contrario di quanto si pensa, semplicemente eliminano pesci che non debbono continuare a stare nel fiume, se vi rimanessero sottrarrebbero risorse ai pochissimi destinati a tramandare la specie, tra i predatori io ci metto anche l'uomo, da tempi immemori l'uomo si ciba di pesci e ogni pesce pescato libera risorse per i superstiti, è brutta da dire ma bisogna dirla, i pescatori odierni hanno una coscienza alla Watl Disney vedono i pesciolini come Nemo o come Bamby credono di aiutare la natura rilasciando un pesciolino o seminando avannotti, non è così, questo è il modo migliore per ammazzare la natura, come ho già spiegato sopra il bilancio deve dare 0 per stare in equilibrio.

 

C&R è un comportamento che non deve essere considerato virtuoso tutt'al più è neutrale nel senso che chi lo pratica lascia l'ambiente fiume ne meglio ne peggio di come l'ho trovato, personalmente lo pratico più per pigrizia che altro, se non ho un chiaro interesse alimentare sull'esemplare pescato lo rilascio cosi a casa non devo preoccuparmi di pulirlo,parlo soprattutto di mare perchè i bei fiumi del veneto non mi vedono più da una ventina d'anni da quando sono stati dati praticamente tutti in gestione, adesso in acqua dolce pesco solo in
torrenti appenninici vicino a casa dove per lungimiranza della regione Emilia Romagna la FIPSAS non è riuscita a sottrarre queste preziose acque alla collettività, so che trattenendo una trota faccio del bene al fiume ma quasi sempre torna in acqua sconfessando il mio credo con comportamenti non sempre coerenti.

 

I comportamenti dell'uomo come specie dominante sulla terra hanno ripercussioni più o meno gravi, per esempio io appartengo ad una generazione che ha fatto di tutto per distruggere il distruggibile, la mia generazione ha inquinato cementificato fiumi e ha inventato la pesca/parcogiochi fatta di gare con relative immissioni di alloctoni, di certo non ne vado fiero ma
tutto sommato non è riuscita a fare danni irreversibili e il racconto sull'Idice che prima ho esposto lo dimostra, ma ho paura che questa nuova generazione di pescatori dal cuore dolce sia in grado di fare più danno della generazione precedente e non perchè sia peggiore, è una generazione che ama il proprio fiume molto più della mia ma è una generazione che ha finito le idee ( salvo poche lodevoli eccezioni) manca l'analisi critica delle proprie azioni, si ferma all'apparenza con superficialità e non sa distinguere il bene dal male come se fosse davanti ad un videogames dove ad ogni clic corrisponde la stessa risposta della macchina, generazione digitale dove tutto è on o off e non si va a vedere la sfumatura grigia di
sottofondo e dove tutti sono campioni o brocchi e soprattutto risponde con un “quoto” cosa che mi fa girare i gioielli se non hai niente da dire non dirla se hai un argomento esplicitalo,
nonostante questo amo i giovani e quando scrivo queste cose le scrivo pensando ai giovani pescatori alle loro coscienze, per questo vi esorto a studiare e soprattutto a riflettere su quello che non sempre è apparente, ma riflettere ha come conseguenza la critica e l'autocritica, bisogna avere anche in coraggio di dire “io non ci stò” anche se questo vi taglia fuori dal gruppo dei benpensanti, il tempo vi darà ragione.


Personalmente mi ritengo ambientalista ed ecologista ma non sarò mai un verde, i pesci ci sono e se sono buoni da mangiare perchè non mangiarli, non pratico la caccia e istintivamente mi verrebbe da dire che non è cosa buona ma siccome sono libertario chi vuol cacciare lo faccia non sarò certo io a cercare di vietarlo, la stessa cosa vale per chi va a funghi o a tartufi, l'uomo è stato da sempre un raccoglitore e predatore e predatore vuol dire uccidere chi non ha il coraggio di farlo non si vanti dietro termini come ecologista tanto una fetta di salame la mangiamo tutti senza farci scrupoli della vita del maiale da cui quel salame proviene.


Mi scuso se mi sono dilungato ma prometto che da ora in poi parlerò solo di mare, vi passo la palla sperando di avervi dato qualche spunto di riflessione, se non siete d'accordo con me pazienza io non ho niente da perdere e non ho più interessi nella pesca in fiume e ormai sono troppo vecchio per combattere chi la pensa diversamente, io la mia parte di pesci l'ho
presa adesso tocca a voi, se ne siete capaci.

 

Con sincero affetto Marco


Ex moderatore molto poco moderato

#2 walter

walter

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Postato 20 March 2013 - 00:21 AM

ottimi spunti :)

 

ci devo riflettere, ma vedo dei paralleli molto interessanti con la mia zona.




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#3 Nico45

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Postato 20 March 2013 - 10:54 AM

Carissimo Marco,

ho letto con attenzione le tue considerazioni e devo dire che hai colto più di un tasto dolente. Partissimo dal presupposto che lasciare le cose come le abbiamo trovate (a parte portare via un po' di spazzatura) male non può fare, saremmo già un pochino avanti. Ma no. Ora (anzi non ora, ma da diversi anni in verità) c'è la moda di ergersi a giustizieri, di decidere le specie "buone" e quelle "cattive". E fa male dover notare che i più intransigenti, in tal senso, sono proprio coloro che ne capiscono di ittiologia quanto io ne capisco di arte fiamminga. E ci si riallaccia al discorso che proponevi tu. Il controllo. Qua si vuole controllare tutto ma ci siamo dimenticati perchè. Io non sono un pescatore, almeno non nella normale accezione del termine; sono uno zoologo (ittiologo per la precisione) appassionato di acquariofilia e che qualche volta va a pesca. E frequentando vari forum vedo un'approssimazione e un'ignoranza generalizzata che mette tristezza. Meno se ne sa e più si urla forte. Tutti ad additare il mostro di turno (il siluro, per citare l'esempio più eclatante) ma non uno che sappia cosa ha nel torrentello sotto casa, quali sono le specie a rischio e perchè. Sono anni che ormai sui fiumi ci vado armato solo di retino da farfalle (modello da bambino) acquarietto fotografico portatile e fotocamera, e quasi sempre lascio le canne a casa. Mi piace osservare, fotografare e imparare. Magari non serve a un xxxxo, ma a me piace così.



#4 Fario-CH

Fario-CH

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Postato 20 March 2013 - 15:11 PM

"il vecchio parlava e piano piangeva...................

con l'anima assente,con gli occhi bagnati, seguiva il ricordo di miti passati

il vecchio diceva guardando lontano,

immagina questo coperto di grano,immagina i frutti,immagina i fiori e pensa alle voci e pensa ai colori, e in questa pianura fin dove si perde crescevano gli alberi e tutto era verde, cadeva la pioggia,segnavano i soli il ritmo dell'uomo e delle stagioni.........

il bimbo ristette,lo sguardo era triste  e gli occhi guardavano cose mai viste e poi disse al vecchio con voce sognante,.......mi piaccion le fiabe, raccontane altre".

 

Ovviamente non sono parole mie, ma di una vecchia canzone che mi fa ricordare alcuni pomeriggi passati con mio nonno.

Penso di fare parte di quella generazione che ha vissuto un cambiamento radicale nella vita quotidiana ( basti pensare che a scuola i computer non esistevano, ed ho iniziato a vederli solo alla fine delle superiori) ed ammetto che forse non ho mai accettato veramente questi cambiamenti pur con tutti le agevolazioni che hanno portato, faccio parte di quella gente per cui una stretta di mano guardandosi negli occhi vale come ,o forse piu', di una firma.......ma ormai al giorno d'oggi non esistono piu' queste cose o comunque molto raramente, e lo trovo di un triste che non immaginate nemmeno.

E come pescatore faccio parte di quella generazione che pescava nel fosso a pochi metri da casa (ora é stato ricoperto ed hanno costruito un "bellissimo" marciapiede dopo,ovviamente, aver asfaltato la stradina in cui passavo tutti i miei pomeriggi a giocare perché i genitori si fidavano, non c'erano i pericoli di adesso, al peggio si tornava a casa con le ginocchia sbucciate o, un po' piu' grandicelli, con un occhio nero e si negava assolutamente di aver litigato con altri perché i genitori ti dicevano che certamente era stata colpa tua e la punizione era per te ( oggi si insultano gli insegnanti ad esempio,e non oso pensare se lo avessi fatto io, ma sono grato ai miei genitori di avermi cresciuto con la nozione del rispetto  per gli altri e sopratutto per i piu' anziani!!!!)

Tornando al fosso, ci si andava con una canna (se possiamo definirla tale), un filo chiesto al fratello piu' grande ,un amo enorme e dei vermi trovati in qualche letamaio, e pur non essendo capaci qualcosa si prendeva sempre, anche trote.

Mi chiedo a volte come un giovane possa appassionarsi alla pesca al giorno d'oggi, dove oltre a spendere una fortuna in materiali all'avanguardia, sono piu' le volte che si cappotta che quelle in cui si prende qualcosa.

Ed é questo che per certi versi mi rende fiducioso, perché forse siamo arrivati al fondo, peggio di cosi' é difficile e se i giovani riescono ad appassionarsi, é da loro che potrebbe arrivare una miglioria dell'ambiente che ci circonda e di conseguenza anche dei pesci.

Mi fa enormemente piacere leggere di giovani con tanto amore per l'ambiente e per la natura in generale.

La settimana scorsa sono andato a pescare nei pressi di Torino, vi giuro che sono disgustato dalla sporcizia che ho trovato sulle sponde ed in acqua, gia' solo l'anno scorso non era cosi', ok non é mai stato un torrente di montagna immerso in un ambiente da cartolina, ma c'é un limite a tutto!   Per non guardare sto scempio a volte alzavo la testa e gli alberi/arbusti..........come degli alberi di natale addobbati con .....pannolini,preservativi, buste di plastica........che schifo ragazzi!!!!!!   ma come si puo' accettare di vivere in un mondo cosi' ???

Poi,parlando con amici scopri che un paio di Km sopra hanno creato un grande accampamento , ovviamente abusivo, di zingari, non posso certificare che viene da li', ma certamente non aiuta.

Per riallacciarmi al discorso di Marco1956, il quale asserisce che sarebbe meglio non fare nulla e che la natura si autoregola da sola........sarei d'accordissimo se non facessimo effettivamente nulla, il problema é che non ne siamo capaci, perché continuiamo ad inquinare, non c'é piu' il DDT?  poco male, qualche ditta chimica ha gia' scoperto qualcos'altro di altrettanto dannoso ma non ancora vietato, e finché si permette a certa gente di riempirsi le tasche di soldi, continueranno a farlo, é la triste legge del mercato, ma é la sola che noi comprendiamo.

Avete mai visto un malato di cancro come si aggrappa alla vita pur tra 1000 sofferenze?   penso che le trote ( e gli altri pesci ovviamente) siano ormai a quel livello li, e non so quanto possano continuare.

Sento spesso parlare del veneto e del trentino , e mi sembra che effettivamente le cose siano un po' meno gravi, se davvero é cosi' ragazzi, lottate e cercate di difendere quello che avete, non fate come noi ( la mia generazione intendo) che abbiamo visto il degrado lento lento della situazione e non abbiamo fatto nulla ( ovvio che parlo in generale , poiché chi si é sbattuto e continua a farlo c'é stato,c'é e ci sara'sempre).

La soluzione???   non lo so, o comunque non la conosco,forse basterebbe davvero lasciare che la natura faccio il suo corso( ma ribadisco che non ne siamo capaci),

In effetti ho scritto 2 pagine per non dire nulla di utile a migliorare la situazione quindi non serve a nulla..........se non altro é servito a me per sfogarmi e spero che qualche giovanotto non pensi che sia una fiaba, ma qualcosa di reale, vissuto da me e tanti altri e che scatti in lui la molla che lo faccia battersi per avere un ambiente migliore per il suo futuro e quello dei suoi figli.

Scusate, Fabrizio



#5 grande orso

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    Tommy

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Postato 20 March 2013 - 16:06 PM

Marco, come sempre dai degli spunti più che interessanti... ci sarebbe da parlare e parlare, e ancora non si arriverebbe a niente.

ho letto anche gli interventi di nico e fabrizio, gente che sicuramente ne capisce più di me, come te d'altro canto, ma mi sento comunque di dire la mia, perchè non mi va di stare zitto su argomenti così..

Voi avete visto l'ambiente degenerare e arrivare al punto in cui siamo arrivati oggi... io nonostante abbia qualche anno meno di voi qualche cosina l'ho vista.. il progressivo inquinamento ha rovinato tanti fiumi e laghi della nostra zona.. tanto da trasformarne alcuni in vere e proprie fogne... i pochi puliti sono stati presi d'assalto e svuotati, gli è stato dato il colpo di grazia.. ripopolamenti fatti a caso, per contentino dei padellari (che hanno ben diritto a portarsi a casa un pesce) o per interessi economici.. però secondo me i ripopolamenti e le azioni di questo tipo non sono inutili, ma vanno ragionati, cosa che non si fa assolutamente, è ovvio che immettere pesce in cui gli inquinanti hanno sterminato i macroinvertebrati alla base della catena alimentare va solo a creare un ulteriore squilibrio, equilibrato solo in parte dal prelievo dei pescatori sui fiumi in cui si fanno immissioni.. vedi fiumi dei citati trentino ecc, dove le immissioni compensano la forte pressione di pesca. ma non possiamo lasciare tutto così e lasciar fare alla natura: dice bene fabrizio, non ne siamo capaci. Però siam capacissimi di far danni, e almeno a quelli che possiamo dobbiamo porre rimedio. Come? beh ovviamente non è semplice, ma bisognerebbe limitare gli inquinanti, magari i soldi destinati alle immissioni scriteriate potrebbero finire lì. so che è mera utopia. le immissioni avrebbero senso però in un secondo momento, per ricostruire  un bacino di specie che al momento è fortemente compromesso e credo che difficilmente si ricostruirebbe da solo.. però ad esempio io il catch e relase lo pratico.. per "etica" (tra virgolette perche nella pesca di etico non c'è molto) ma non per ergermi paladino dell'ambiente: preferisco però lasciare le cose come stanno piuttosto che alterare ulteriormente il tutto. Se trattenessi cosa succederebbe? il pesce trattenuto non mangerebbe il foraggio, che andrebbe a nutrirsi dei piccoli invertebrati che farebbero più fatica a riprodursi... la natura si regola è vero, ma bisogna davvero lasciarla fare, e trattenere non fa parte di questo lasciar fare... a questo punto bisognerebbe chiudere la pesca, togliere le immissioni e lasciar andare tutto... andrebbe meglio? non credo.. parliamoci chiaro, se la salute dei fiumi è ancora accettabile è molto per merito di noi pescatori, sennò sarebbero lasciati andare allo sfascio... non li salviamo, ma manteniamo in equilibrio, o forse è meglio dire che ne ritardiamo il declino.. poi davvero se ne potrebbe discutere per ore, e sicuramente non arriveremmo a niente..però.. io ho visto che i giovani un pò di coscienza l'han messa: al  c&r degli "ambientalisti" da forum si affianca gente che nel suo piccolo raccoglie i rifiuti, segnala fenomeni di inquinamento e perchè no, rilascia.. e qualche miglioramento c'è: ho visto ricomparire gli sxxxxoni in un fiume rimasto senza foraggio, le alborelle iniziano a farsi rivedere, i persichetti si riproducono.. ma perchè? interventi intelligenti: fascine, divieti di pesca... e ripopolamenti in alcuni casi... quindi anche noi possiamo intervenire, però bisogna ragionare e non lasciare queste cose in mano al xxx denaro...

uff, non riesco a spiegare bene quello che vorrei ne a dire tutto, mi scuso... sarebbe bello parlarne a voce chissà che non ce ne sia l'occasione prima o poi, ci si confronterebbe sicuramente meglio..

buona giornata

Tommy



#6 tommasovr

tommasovr

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Postato 20 March 2013 - 17:33 PM

mi hai fatto riflettere molto, il problema e' che quando in mezzo ci sono i soldi la logica (come il tuo esempio del laghetto) va a farsi benedire



#7 walter

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Postato 20 March 2013 - 19:27 PM

penso che potrei quotare immensamente tutti...

 

in quanto al veneto... l'alta si salva, ma la bassa e' la fogna d'europa. siamo riusciti a battere i record di inquinamento di sarno e lambro, abbiamo assessori alla caccia pesca e ambiente compromessi a dir poco, e mai come ora penso che siamo al punto piu' basso della pesca e non solo.




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#8 Repele Dimitri

Repele Dimitri

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Postato 20 March 2013 - 19:52 PM

voglio appositamente metter una piccola polemica...perdonatemi ma non posso esimermi. ...la parola vecchi intende x esperienza....

ma voi vecchi che avete vissuto tutto cio cosa avete fatto per fermare tutto questo irrimediabile declino?
dico irrimediabile semplicemente che ora non si puo piu (abbiam zozzato troppo)tornare agli albori...siam troppo industrializzati. .(facile dire chiudiamo le fabbriche che....non si puo anzi non lo faran mai fare )

se cio fosse stato preso per tempo tutto cio forse e ridico forse non saremmo a questi livelli...finche a tutti andava bene si chiudeva un occhio (ne abbiam un altro esempio attuale economico)poi quando per varie restrittezze varie cose si e' arrivati alla fine ci si rende conto del problema....

ps la mia e' una semplice chiaccherata senza voler offender ne prender in giro e' solo cio' che vedo attualmente
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#9 Copacabana69

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Postato 20 March 2013 - 20:15 PM

Tutto deve essere svolto con la logica dei tempi....ho letto molto attentamente Marco,il tuo pensiero....è chiaro genuino e sincero....

Mi ritrovo molto con la considerazione di Fabrizio che siamo coetanei non solo d'età ma di vita nei fiumi ...: il troppo stroppia sia da una parte che dal'altra.....

il mio grande Babbo che è ancora in vita ma malato di alzaimer mi ha insegnato a stare in contatto con la natura fin da piccino.....a 5 anni ho imparato a nuotare  nel fiume panaro,pescavo con le mani ,le tane sotto i sassi erano cosi profonde,che dovevo mettere la testa sott'acqua....quando arrivavi in fondo sentivi un groviglio di pesci,e con le mani distinguevi i cavedani dai barbi....li accarezzavi...lentamente per poi arrivare in prossimità del opercolo....per poi prenderli....li infilavo negli slip da bagno,e alla fine ero interamente cosparso di scaglie......:) a quei tempi non ci si annoiava mai...d'estate entravamo in acqua con la bilancella....uno di fronte all'altro.....:e risalivamo il fiume,senza woder senza stivali ma solo con i sandali di gomma,quelli che andavano tanto in voga negli anni 70......:) era una scuola di vita...imparavi dove mettevi i piedi....poi io mingherlino ce la mettevo tutta a sollevare quel palo in fenolica di 9mt.....mio padre mi dava gli imput...e mi lasciava gestire tutto...un ottimo isegnamento.....poi si giungeva a casa,e come una catena di montaggio,chi li apriva,chi li eviserava e chi uno per uno li lavava sotto l'acqua....poi un bel giro di "aglione" infarinati e poi a friggere in padella......si gonfiavano erano stupendi!!!

Poi si andava di notte ad anguille,il panaro ne era pieno,spartani un paio di scatole di lombrichi 2 lancini filo del 0,40 e le mitiche campanelle....aaa non mancava il "zampirone" altro che spray.....eeeee Ma qui viene il bello.......:)

Di solito si pescava fino a l'una le due...era il sabato,dato che poi alla domenica il papà non andava al lavoro,arrivevamo a casa pulivamo entrambi le anguille...poi mio padre mi diceva Rudy : va a desder to nona.....( vai a svegliare la nonna) andavo nella camera di mia nonna....: nonna vieni in casa che friggiamo le anguille.....era sempre cosi alle 2 o alle 3 del mattino.....poi veniva in casa mia madre si strizzava gli occhi...ma sempre e come sempre con il suo stupendo sorriso....e mangevamo le anguille...e non mancava il pane,ma neppure il bicchiere di rosso di mio padre....Lorenz era piccolo e dormiva,mentre Beppe non era ancora nato.......

Razzo MARCO mi fai scendere lacrime......azz.....

Quelli erano i tempi dove mio padre aveva una barchetta a soave dove si passavano intere giornate sul lago superiore...si pescava con le "cagnette" le cobiti..i Bass....mai li chiamavo cosi boccalon o branzen....poi i lucci....cerano talmente tanti bass che non era difficile prenderne 2 con un solo amo....:) si usciva dalle branchie,amo ed esca...poi un altro abboccava ......: mio padre non ha mai amato molto la pesca a "cucchiaino" a ragione Marco,la si chiamava cosi.....eeeee......ma lui teneva sempre nella sua casetta,i meps con la pseudo cobite in vinile e i mitici martin....:quindi io dalla paura di consumare troppe cobiti monto il mio primo rotante....ed era uno ogni lancio.....non credevo hai miei occhi,poi vedendo questo,mio padre mi compra i primi rapala original....si quelli galeggianti....quelli che lanciavi con il vanguard del 0,30 sui piedi......ma allora i bass si nutrivano di alborelle...non cerano gamberi,non cerano gardon....nulla di tutto questo.....erano gli anni del mercurio a mantova e il pesce puzzava.....anche noi ci siamo diretti in altri lidi....si facevano le 2 giorni a San Donà di piave....e si andava a dormire dalla "tettonaa".....:) smacchinata di amici di mio padre....ed io sempre con lui....loro si facevano i bianchi ed io andavo a gazzosa .......:(esiste ancora??) ormai la mia attrezzatura era al top :lancino in fenolica con innesti in acciaio...mulo ofmer 901 una manciata di rotanti,3 salamandre...3 vermoni ( di quelli montati con 3 ami ed elichetta....non ricordo la marca) e i mitici rapala ma anche i bomber ....io ne pescavo un decimo,di loro....ma riuscivo sempre a fare quello di taglia.....e qualche luccetto......:) poi il Brenta.....il Baachiglione.....

Caricavo sulla mia atala rossa la Giorgia la (mia inseparabile amica del cuore) andavamo a rane,nei fossi in giro per nonantola....la prima rana,la catturavo con una foglia rossa dei papaveri....poi sacrificavo la prima,e utilizzavo la sua pelle per fare il cestino......:il compito della Giorgia era di prendere quelle che si staccavano...e saltavano sulla strada....con il risultato di avere le ginocchia sbucciate.......:) ti voglio bene Giorgia......al ritorno a casa,pulivo le rane....e le congelevamo,poi raggiunta una certa quantità si faceva una bella mangiata Noi e i genitori della Giorgia.....(anche un qualche bacino.....:))

Nel 1981 mio padre mi regala il primo atlante tascabile dei funghi....e ne nasce una nuova malattia......per quello che io dico il mio babbo (lanciava input).....

Vedi Marco....non mi sento di criticare troppo le nostre nuove leve.....loro derivano dalle nostre esperienze anche dai nostri errori....cè chi scarta il grasso dal prosciutto....e chi invece mangia il lardo.....io sono del parere che le nuove generazioni,siano più attente al'ambiente...ne è la dimostrazione del Lambro e del tuo Idice.....lo so la natura è più forte del uomo.....e solo lei sarà in grado di "fare e disfare"...ora io pesco con la voglia di sempre....poi con il BUON SENSO trattengo un buon salmonide,per gustarmelo con la mia famiglia o un amica....eeeeee sono felice anche io di aver dato in parte alcuni input alle mie figlie di 22 e 13 anni.....mai sarò come mio padre,che gli voglio un sacco di bene......ma ho conosciuto ragazzi giovani come Grande Orso Tommy che ha commentato in modo intelligente il tuo post.....ha solo 20 anni ma è una vera PERSONA quando dico persona,vuol dire che l'età non fa testo....

Il tuo post mi ha smosso molti ricordi.....quindi ti dico quella parola che tu odi tanto....eeeee ti quoto Marco........:)

Ciao da Rudy



#10 Fario-CH

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Postato 20 March 2013 - 21:11 PM

Per dimi: l'ho gia' scritto che purtroppp io e i miei coetanei siamo stati passivi testimoni del degrado ambientale che ci presentabano come migliorie moderne ed e' per questo che, mi ripeto, spero che i piu' giovano non commettano il nostro stesso errore e abbiano la voglia e il coraggio di lottare!!!! Per rudy: che ricordi, ..... Le rane pescate col cotone, le nottate ad anguille, le prime pescate a cucchiaino....dovremo davvero passare una serata a discutere di tutto questo davanti a una bottiglia di grappa e poi vedrai che le lacrime scendono davvero....... . Per tommy: contiua cosi' non farti corrompere hai capito quali sono i veri valori e non abbandonarli

#11 Copacabana69

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Postato 20 March 2013 - 21:13 PM

Per dimi: l'ho gia' scritto che purtroppp io e i miei coetanei siamo stati passivi testimoni del degrado ambientale che ci presentabano come migliorie moderne ed e' per questo che, mi ripeto, spero che i piu' giovano non commettano il nostro stesso errore e abbiano la voglia e il coraggio di lottare!!!! Per rudy: che ricordi, ..... Le rane pescate col cotone, le nottate ad anguille, le prime pescate a cucchiaino....dovremo davvero passare una serata a discutere di tutto questo davanti a una bottiglia di grappa e poi vedrai che le lacrime scendono davvero....... . Per tommy: contiua cosi' non farti corrompere hai capito quali sono i veri valori e non abbandonarli

Troveremo il tempo.........:) 



#12 Nico45

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Postato 20 March 2013 - 21:13 PM

Bello leggere roba così.



#13 Repele Dimitri

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Postato 20 March 2013 - 21:18 PM

scusate ma trovo errato ora dire..speriamo che ora i giovani....io vedo ed ho sempre visto i veci esser un pilone esser l esempio...se tutto ha avuto un inizio e in qualche modo non e' stato fermato ora si potrebbe magari provar a rimediare in piccola parte...partendo da chi ha sbagliato a non intervenire al tempo e dando l esempio ai giovani che ne seguirebbero le orme....fatti non parole :-)
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#14 Repele Dimitri

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Postato 20 March 2013 - 21:20 PM

non son piu bocia ma manco mi ritengo vecchio (in senso saggio) anchio come molti ho mille ricordi dei bei tempi (son 43 quest anno) ma cio non toglie che ora siamo al presente e si va al futuro e non al passato :-)
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#15 Copacabana69

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Postato 20 March 2013 - 21:23 PM

scusate ma trovo errato ora dire..speriamo che ora i giovani....io vedo ed ho sempre visto i veci esser un pilone esser l esempio...se tutto a avuto un inizio e in qualche modo non e' stato fermato ora si potrebbe magari provar a rimediare in piccola parte...partendo da chi a sbagliato a non intervenire al tempo e dando l esempio ai giovani che ne seguirebbero le orme....fatti non parole :)

è chiaro Dimi......il discorso del babbo ne porta l esempio.....si danno input poi ....:rispetto al lavoro dei giovani........senza dimenticare quello che siamo,e quello che eravamo........:)



#16 marco1956

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Postato 20 March 2013 - 23:07 PM

Ragazzi che dire, vi voglio bene, e non solo a chi mi da ragione cogliendo il senso di queste discussioni che vogliono essere sempre propositive, ma voglio bene anche a chi in questi giorni ha difeso le proprie idee dalle mie intemperanze, io sono sempre stato uno spirito libero ma mai un contrario a prescindere, nel tempo ho maturato convincimenti che mi staccano dalla massa dei pescatori ma vedo con piacere che qualcuno condivide i miei pensieri, vi prometto (o forse è una minaccia) che continuerò a denunciare e combattere la cattiva informazione che ormai ci avvolge e il tentativo di far passare per virtuoso ciò che io ritengo vergognoso, nel mio mirino adesso ci sono le associazioni di pescatori perchè do per scontato che tutti siamo contro l'inquinamento ed il furto delle acque per scopi di interesse privato, ma forse pochi si rendono ancora conto che tantissime associazioni (non tutte per fortuna) hanno fini non dichiarati di lucro e sfruttano il volontariato di chi davvero crede nell' azzociazionismo, per i pescatori aderenti a qualsiasi associazione però voglio esprimere il massimo rispetto non è certo con loro che me la prendo, ma con chi stà alle loro spalle.

 

Approfitto per lanciare il primo sasso, è morale che una associazione privata chieda 15 o 18 euro per pescare una giornata su una acqua pubblica? per pescare in acque pubbliche non ho forse già pagato la licenza di pesca? perchè in ogni spezzone di bacino esiste un regolamento diverso non esiste già una legge regionale? perchè viene concesso ad una associazione privata di immettere quantitativi enormi di pesci spesso alloctoni? perchè i regolamenti delle varie associazioni possono derogare dalla legge regionale non solo in termini restrittivi ma anche in senso opposto? perchè viene concesso avere bilanci attivi con enormi avanzi di cassa senza che questi soldi vengano tassati?

Ho una raccolta di dati (pubblici) che posso esibire in qualsiasi momento, bilanci, finanziamenti regionali e provinciali, è ora che ci riprendiamo le nostre acque, vorrei poter urlare tra qualche tempo la stessa cosa che è stata detta da un comico ai politici italiani ARRENDETEVI SIETE CIRCONDATI


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#17 Repele Dimitri

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Postato 21 March 2013 - 08:35 AM

se hao cosi tanta roba da esibire allora perche non ne approfitti. ...
c'e'la sezione SEGNALAZIONI appositamente fatta per cio'...:-)
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#18 Federico Ielli

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Postato 21 March 2013 - 11:11 AM

Ci vorrebbe tanto tempo, che purtroppo ultimamente non ho, per rispondere correttamente e con obbiettività al lunghissimo 3D di Marco, per altro apprezzato ed apprezzabilissimo. Non sto qui a ricordare anche i miei di trascorsi, tanti, perchè, come già detto, il tempo è quello che è e, inoltre, rischierei di essere ripetitivo e di non aggiungere nulla di nuovo rispetto a quanto è già stato scritto. Dove Marco ha colto nel segno, inappuntabile, è che oggi, per avere una qualche remota possibilità di tornare indietro, bisognerebbe lasciare "tutto come stà". Che significa, niente più immissioni o, per lo meno, niente più immissioni d'interesse -e qui casca l'asino, finalizzate solo  alla soddisfazione di certe tipologie d'utenza. In tal modo si sono ulteriormente alterati gli equilibri -per altro già compromessi dal degrado ecosistemico- e  favoriti i commercianti ittici. Ha detto bene Marco: che significato ha tutelare una specie predatrice se, alla base, non c'è più spazio ambientale e trofico per la stessa? Cosa serve immettere lucci (di quale ceppo poi?) in un ambiente degradato, dove non ci sono possibilità di continuità riproduttiva della specie perchè mancano le strutture idonee alla frega? Poi ancora: vi siete mai chiesti che danno ambientale si crei in un corso d'acqua collinare appenninico, dove i salmonidi non sono mai esistiti, l'immissione di quintali di trote di diversa specie per l'esclusivo piacere di pescarle (magari in Regime No Kill) da parte di ristrette categorie d'utenza? Se non sapete darvi una risposta ve la do io. Un danno ingentissimo, a carico delle specie minori, in particolare di certi ciprinidi in forte, o fortissima, rarefazione come il barbo canino e  la lasca: specie protette e tutelate dalla Comunità Europea. Ma anche il vairone viene decimato, così come il novellame di cavedano e barbo. E c'è chi trae beneficio da tutto ciò. Ancora: ma avete idea di che danno sulla biodiversità sia conseguito all'immissione (forzata) di trote fario (anche di ceppo mediterraneo) dove queste non sono mai esistite, come ad esempio a Nord del Po? Enorme, soprattutto sulla continuità genetica della trota marmorata che, da sempre più aggiornati studi filogenetici, sembra essere l'unico salmonide autoctono dei corsi d'acqua alpini. Si potrebbe continuare così all'infinito. Ma voglio concludere: si può  fare (cessare con le immissioni forzate e d'interesse).  Ma non si fa o, meglio, non si vuole fare: ci sono ancora troppi interessi politici ed economici, più o meno celati dietro il mondo delle acque e della pesca. Dubito che questo problema possa essere risolto a breve, anche se sarebbe ora di fare aprire gli occhi agli amministratori, soprattutto per evitare che si venda "aria fritta".. Quello che invece, a mio giudizio, è fattibile, sono gli interventi e gli studi specifici di settore sul ripristino e sulla riqualificazione degli ecosistemi acquatici: punto di  partenza per l'esistenza e la continuità fisiologica delle comunità acquatiche. Per fortuna, in questo senso, qualche cosa si muove e si sta facendo in varie parti d'Italia.


Federico Ielli

#19 Fario-CH

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Postato 21 March 2013 - 11:31 AM

scusate ma trovo errato ora dire..speriamo che ora i giovani....io vedo ed ho sempre visto i veci esser un pilone esser l esempio...se tutto ha avuto un inizio e in qualche modo non e' stato fermato ora si potrebbe magari provar a rimediare in piccola parte...partendo da chi ha sbagliato a non intervenire al tempo e dando l esempio ai giovani che ne seguirebbero le orme....fatti non parole :)

in parte sono d'accordo con te nel senso che é vero che i "piu' esperti" devono dare l'esempio ma qui sta il punto: posso anche dare l'esempio nel fare quello che secondo me é giusto ( ribadisco secondo me), ma é giusto davvero???   o magari si fanno piu' danni che altro??

e poi ammetto che sono un po' stufo di combattere contro i mulini a vento poiché quando ci sono interessi dietro , la protesta di qualcuno fa ridere i polli.

Dovrebbero essere gli enti preposti a fare le cose giuste , giuste davvero e non secondo loro, ma poi se ad esempio non immettono pollame per l'apertura in tanti non fanno piu' la tessera ed ecco che tutto il ragionamento sul "giusto o  non giusto" va a farsi friggere.

 

non son piu bocia ma manco mi ritengo vecchio (in senso saggio) anchio come molti ho mille ricordi dei bei tempi (son 43 quest anno) ma cio non toglie che ora siamo al presente e si va al futuro e non al passato :)

condivido assolutamente, diciamo che il discorso é scivolato un po' sull'amarcord e sul romanticismo, mea culpa, sorry


Questo post è stato modificato da Fario-CH: 21 March 2013 - 11:32 AM


#20 luccione

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Postato 21 March 2013 - 12:07 PM

Le tue analisi partono da un grosso errore di fondo a parer mio. Parli dell'uomo come un predatore che come è normale che sia quando va a pesca DEVE trattenere il pescato. Come darti torto? Con sicurezza affermi che la natura è la dominatrice incontrastata che solo lei detta le regole e agisce giustamente. Anche qui ti do il 100% della ragione, ti assicuro che pure io riconosco questo ruolo alla natura mentre non riconosco niente all'uomo, specie che l'intelligenza sembra aver sviluppato solo egoismo ed ipocrisia.

Vediamo ora qual'è l'errore di fondo secondo me. Tutto parte dal fatto che l'equilibrio naturale non esiste più. L'uomo non è più un predatore ma IL PREDATORE, IL RAZZAITORE...Sarebbe correttissimo vedere anche solo 200 anni fa un uomo andare a pescare con mezzi rudimentali e trattenersi la trota conquistata con fatica. Ma ora i fiumi hanno una pressione di migliaia di pescatori che con tecniche avanzate sono in grado di ripulire un fiume in una stagione di pesca se non ci fossero regolamenti. Ma anche con i regolamenti questo avviene e si arriva alle immissioni (cosa sbagliatissima alla quale sono molto contrario) . Ma di questo ne riparlerò più avanti.

Vediamo ora un altro errore (preciso sempre che è dal mio modesto punto di vista) che è dove tu sostieni che è dannoso ed è un errore non trattenere il pescato .. 

Qua secondo me, visioni a parte è veramente sbagliato. A prova di questo stanno tutti gli ecosistemi dove la mano dell'uomo non è arrivata ! Sicuramente sono i più equilibrati ! Sfido chiunque a trovare un esempio opposto! E' impossibile.

Quindi quando dici che il Catch and Release non è virtuoso ti do pienamente ragione. Solamente ci si sforza di lasciare un ambiente invariato come dici te, dove inquinamenti e malagestioni già sono sufficenti ad ammazzarlo. 

Magari poi noi che lo pratichiamo con convinzione possiamo far intendere che ci sentiamo superiori. Da parte mia ti assicuro che il nostro può essere solo un risentimento verso chi trattiene il pesce perchè appunto sembra che non capisca che la mano dell'uomo ammazza a sufficienza con inquinamenti ecc.. e il minimo che possiamo fare nel nostro è almeno rilasciare i pesci, tutti ! Sia che si vada ad aole, cavedani trote o lucci.

 

Parliamo ora delle gestioni, sicuramente ci son le mele marce le quali traggono un profitto laddove non si dovrebbe.. Ma è veramente questo il problema? Non lo fanno forse le regioni ? Per combattere questo andrebbe combattuto tutto il sistema, sicuramente in Italia.

Come ho detto nell'altro topic le associazioni sono fermate da NOI.. Starne fuori a criticare? Non la vedo una buona cosa. Se si vogliono cambiare le cose bisogna iscriversi, raccogliere pareri, raccogliere aderenti e provare a cambiarle.

Personalmente cambierei subito 2 cose in tutte le associazioni: 

-approverei un no kill integrale a tutte le specie qualsiasi misura.

-vieterei qualsiasi immisione di qualsiasi tipo.

Cosi si potrebbe iniziare a impiegare le forze di tutti alla lotta contro la malagestione ecc.. ecc.. 

 

Dopo tutto l'hai detto tu che è essenziale ritornare agli equilibri preesistenti, ma veramente non capisco come fai a sostenere un kill assoluto visti i problemi citati prima di inquinamento ecc.. che è molto più che sufficente a svolgere l'azione predatrice dell'uomo, e dove non puoi negare che l'uomo non è più uno dei vari predatori nell'ecosistema, ma il dominatore assoluto fuori da ogni equilibrio. (scusa se insisto in questo ma secondo me è il fulcro della questione e mi piacerebbe vedere come la pensi a riguardo) 


C & R sempre.. capiamo che è ora di cambiare mentalità :)



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