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Big chubs. Ma che fine hanno fatto i cavedani?


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29 risposte a questo topic

#1 Federico Ielli

Federico Ielli

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Postato 29 January 2013 - 08:56 AM

Ho aperto questo 3D per una serie di motivi che reputo d’interesse generale. Da un lato c’è questo periodaccio, gennaio, mese di solito sfavorevole alla pesca. Segue che in questo periodo, visto che il luccio è protetto e la trota deve ancora aprire, molti utenti si dedicano al cavedano, con alterne fortune. Ma compaiono sul Forum anche belle catture, quasi mai numerose, ma veramente importanti, come le ultime di Boxeur e di AITO, ma anche tante altre. Tuttavia, il denominatore comune è che non si prendono mai tanti pesci, belli si, ma pochi. Come mai?, Che il nostro chub sia davvero in contrazione lo si evince dal fatto che anche sui grandi laghi non è più così numeroso come un tempo. Nei fiumi poi, salve alcune eccezioni, ha risentito moltissimo la predazione del cormorano e le patologie successive alle ferite riportate. Insomma, anche in ambienti ecologicamente decenti il cavedano sta calando a vista d’occhio: non ultimo anche la catena alimentare risulta depressa dalla rete di depurazione che, in qualche misura, ha inciso sulla base e sui primi gradini della stessa, come l’alborella, preda ambita dal nostro. Vi sono certi corsi d’acqua, tipo l’Adige, dove sino a meno di una decina di anni fa il cavedano era la preda più frequente a spinning. Ora, qualcuno (di solito di taglia) si prende ancora, ma qualcuno, ben altra cosa rispetto alle decine in giornata. Tra l’altro, spesso i più belli sono prede casuali, che restano vittime degli artifizi devoluti ai più nobili salmonidi o, addirittura, esocidi. Ecco qualche esempio

 

La foto sotto (riprodotta da un originale, quindi di qualità pessima, come anche il soggetto…) raffigura una cattura di un chub effettuata nel Magra tirando a spigole con un ondulante……..

 

733_3.jpg

 

Ma questo è ancora più eclatante. A parte la taglia, decisamente over, il chub è rimasto vittima di un rotante Martin 20 g mentre insidiavo pike: che botta sulla canna

 

227_1.jpg

 

Infine questo, recente e non immenso, ma dalla bella livrea, catturato con un Real Winner di 10 cm…….cattivone

 

646_2.jpg

 

Insomma, siamo lontani anni luce dalle “cavedanate” fatte in Po negli anni settanta e ottanta, ma anche dalle catture ripetitive sui grandi laghi del Nord. E stiamo parlando di una specie ittica resistente e tollerante, il che è molto indicativo. Le porte sono aperte alle esperienze personali :hallo:


Federico Ielli

#2 Pescadur

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Postato 29 January 2013 - 11:08 AM

Quest'anno di big chub (oltre il kg) in Adda ne ho presi molti, a spinning (come nel tuo caso anche con artificiali da lucci o marmorate), a ledgering e a battere. Comunque si vedono diversi branchi di esemplari over kg che battono le sponde.

Fino a Dicembre quasi a ogni uscita a ledgering il chub c'era.

 

Sul fatto dell'impoverimento delle acque e la predazione del cormorano mi vedo d'accordo. Basandomi ancora sul fiume che frequento si nota una netta differenza di popolazione che risulta sensibilmente maggiore nei tratti di fiume dove vengono attuate opere ittiogeniche (ghiareti, legnaie e reti anticormorano).


La trota è un pesce impuro. Trotaioli pentitevi!
Corri, tra' rosei fuochi del vespero,/corri, Addua cerulA: Lidia su 'l placido/fiume, e il tenero amore,/al sole occiduo naviga. (G. Carducci)


#3 Attila73

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Postato 29 January 2013 - 12:03 PM

122_9_rotaryrig.jpg

 

rispolvero questa cattura relativa all'ultima inportante

si tratta di un bel cavedano di lago, in forma smagliante, allamato "stranamente" in una sessione di CF, ingolositosi di una boilie affondante da 20mm. In questo lago se ne sono presi sempre di grossi ma mai a fondo e con questa tecnica.

Situazione totalmente inversa in fiume, dove quando è estate inoltrata a p.a.m. la mosca non tocca neanche il pelo dell'acqua che sbaaam!!! La taglia qui però cala notevolmente e sono sempre più rari pesci che superano i 300 gr.

Entrambe le zone sono "fortunatamente" ricchissime di pesce foraggio ma il fiume è letteralmente assediato da cormorani e aironi ormai in pianta stabile...siccome ho da poco cambiato macchina fotografica non appena il livello dell'acqua me lo consentirò posterò su questo 3rd alcune foto relative a questi volatili.

 

906_7_salpaggio.jpg

 

 

587_8_profilo_uno.jpg


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Il c.f. non e' solo uno sport ma una vera e propria filosofia. Un modo diverso di vedere la pesca: rispetto, salvaguardia, natura & release. NO FLY CARP, ma carpe libere in acque libere!

#4 dariostreni

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Postato 29 January 2013 - 12:06 PM

Non dicoi la zona ma in Po grazie ad alcni lavori di "ristrutturazione", negli ultimi 6 mesi ho catturato parecchi cavedanelli e pesci gatto americani in una zona dove fino a due anni fa non ce n'erano più: pescavo per cercare carpe e barbi e ogni tanto si attccava all'amo qualcuno di questi pescolini.

 

Sono ancora piccoli ma grazie al fatto che i predatori a due zampe che girano in quella zona non si interessano ancora di questi pinnuti una piccola speranza di crescita c'è..(illusione?)



#5 Federico Ielli

Federico Ielli

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Postato 30 January 2013 - 09:12 AM

Dario, bene fai a tenere per te gli spot. Comunque tu citi "lavori di ristrutturazione" come placebo. In realtà servono, soprattutto se ben eseguiti per la rinatuazione del corpo idrico, tuttavia non debbono andare assolutamente disgiunti da una coretta prassi gestionale. Cosa significa? Semplice, nel caso del cavedano (a parte i problemi ambientali) è ormai assodato che la convivenza con specie aliene che occupano la stessa (o simile) nicchia ecologica è deleteria, per esempio l'aspio. Dove questa specie introdotta è dominante il cavedano è quasi scomparso dalle aste fluviali. Ecco perchè il problema è meno sentito nei grandi laghi prealpini (dove semmai è la piramide alimentare ad essere alterata) o nel tratto immediatamente sub-lacuale degli emissari. Nel Po, per cominciare a trovare popolazioni stabili di cavedano, bisogna salire parecchio a monte della diga di Isola Serafini. Detto ciò, il chub stà diminuendo anche negli affluenti di sinistra e di destra del Po, sia per numero che per taglia. Qui i problemi sono diversi e derivano dalle escavazioni (mi piange il cuore pensando a ciò che ho visto in questi giorni in un fiume alpino) e dalla predazione da cormorano, come già detto.
Federico Ielli

#6 mark65

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Postato 03 February 2013 - 11:01 AM

Federico mi risulta da fonti documentate che l'anno scorso dalle mie parti a passata abbiano cominciato a prenderli.non grandi ma anche 4-5 in 1 giorno.buon segnale?



#7 walter

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Postato 03 February 2013 - 11:34 AM

magister, sfondi una porta (purtroppo) aperta.

 

in un bellissimo spot dalle mie parti, sono passato da una media di 8-10 catture al giorno (quando andava veramente male 3 o 4), di cui almeno un paio over 30, a 0. ok, qua sono stati fatti dei lavori. un altro dei miei spot preferiti, anche qua se va bene ora se ne prende uno solo. terzo spot, vuoto totale. e il bello e' che in nessuno dei 3 spot ci sono stati altri cambiamenti nella fauna ittica. carpe scardole e carassi ci sono, pochi ma costanti; bass e persici sole sono rari. niente nuovi arrivi, il gambero rosso c'era gia' e in quei punti non ci sono assolutamente "baffoni" o altro. i cavedani pero' sono spariti di brutto.

 

ho fatto i conti, e attualmente in tutto l'anno, a parita' di uscite, prendo meno di quanto prendessi in sole 4 o 5 pescate fino al 2008, e con taglie medie sempre piu' piccole.

 

non so cosa sia successo, e non lo riesco a capire. ma non mi piace.




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#8 patocol2003

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Postato 03 February 2013 - 14:47 PM

Potrebbe essere che oltre ai cormorani anche altre specie abbiano contribuito alla sparizione di mr chub ,parlo solo per sentito dire, ma mi risulta che i siluri abbiano infestato le acque del PO o sbaglio?


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#9 walter

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Postato 03 February 2013 - 15:38 PM

Potrebbe essere che oltre ai cormorani anche altre specie abbiano contribuito alla sparizione di mr chub ,parlo solo per sentito dire, ma mi risulta che i siluri abbiano infestato le acque del PO o sbaglio?

sarebbe da vedere la correlazione temporale.

 

ad es, se non erro in po la diminuzione degli storioni anticipa di un bel po' il boom dei baffoni...




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#10 Alex in the Oven

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Postato 03 February 2013 - 22:23 PM

Penso che la problematica sia paecchio complessa, e assolutamente dipendente dalla zona e dalle acque presenti.

Io posso parlare per i posti che batto più di frequente, possiamo riassumere con "Lombardia centro-occidentale".

Qui, ad esempio, nelle piccole acque (un esempio su tutti, i Navigli), le popolazioni di Cavedani sono ricche e molto ben stratificate. Non è raro vedere bei branchi di pesce con taglie dai 25-30 cm al chilo, e in altre zone, magari vicino alle chiuse, branchetti di Cavedanelli e pesciame vario. In questi posti, a pescare bene, le catture si fanno, a volte anche in buon numero, anche se magari i pesci non sempre sono bellissimi e sanissimi.

Pensando che i Navigli, con le loro asciutte periodiche, anche quando solo parziali, e le loro caratteristiche comunque di scarsa profondità e quasi totale assenza di ostacoli; sono tra i "buffet" più facili per i vari uccelli ittiofagi; vedere popolazioni prospere in questi canali, rispetto alla penuria che c'è altrove, è un fattore che realmente mi lascia perplesso, e che fatico a spiegarmi... :nixweiss:

Passo poi al Lario, che è l'unico grande lago che frequento e che, per buoni tratti, posso dire di conoscere abbastanza, soprattutto per quanto riguarda la parte lecchese. Qui, in un bacino che dovrebbe esere il Regno del Testone Dorato, la situazione è invece nettamente più difficile, ma lo è relativamente a tutto il pesce, almeno relativamente a quanto si possa percepire da riva (ma anche dalla barca, a volte, non sempre, si incappa in desolati giornate di ecoscandaglio "piatto"...). E' iniziato tutto con le alboelle, ed è stata data la colpa ai depuratori. Poi la crescita di uccelli ittiofagi, aironi, svassi e gabbiani su tutti, la comparsa di qualche cormorano, e una presenza esageratamente abbondante di folaghe, germani e compagnia varia che sono convinto, se non altro con le loro tonnellate di guano, intralcino non poco con gli abituali spot di frega dei Chub. E' già successo di vederi fregare a 20m da riva, su fondali un pelo più marcati, quando una decina di anni fa, nel mese di Maggio, si vedevano le spigge ribollire...Ultimo, ma forse primo per importanza, nel Lario c'è il contributo dei pescatori di professione, che ormai, mi permetto l'espressione, si comportano da veri bracconieri legalizzati, con km di reti tirate a due passi dalle rive. Per quanto riguarda gli alloctoni, nel ramo di Lecco la loro presenza è pressoché irrilevante, cosa che non è nel ramo di Como (dove però i Cavedani paiono essere un po' più abbondanti). I pesci che sto facendo in questo periodo li to trovando in spot molto specifici, che ho imparato a conoscere, mentre la maggior parte dei tratti presentano tabula rasa...Non sono convinto comunque in generale, in un ambiente così grande e variegato, se si possa parlare di diminuzone sensibile del pesce, o di cambio radicale delle abitudini...è capitato ad esempio di prenderli sui 15 metri con amettiere da Lavarello...

Quindi, come vedete, la situazione presenta caratteristiche piuttosto diverse dalle acque del nordest, anche se poi il risultato è simile...


Questo post è stato modificato da Alex in the Oven: 03 February 2013 - 22:25 PM

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#11 Boxeur78

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Postato 03 February 2013 - 22:59 PM

Ciao Doc, innanzitutto grazie per la menzione d'onore nel prologo del tuo topic.

Seconda cosa, complimenti per il coraggio dimostrato nel pubblicare una tua foto con quegli slip!!! :lachtot:  :lachtot:  :lachtot: 

 

Ti dico la mia, ho notato anch'io che i cavedani son diminuiti parecchio, pure negli spot senza cormorani.

Credo sia l'ovvia continuazione del ciclo della sparizione degli autoctoni...tinca, alborella, luccio...ora (ma già da un pò a dir la verità) pure il testone.

Antagonisti principali nei miei spot preferiti: glani (neppure tanti), ma soprattutto channel e breme. 

Non penso che centri molto l'inquinamento, anzi la qualità dell'acqua qui è pure migliorata un pelo, credo che gli imputati siano proprio gli alloctoni...non a caso di chub se ne prendono e/o vedono pochi ma di stazza ragguardevole, quasi a testimoniare che solo i pesci aventi una certa "scaltrezza" e che abbiano raggiunto una determinata "taglia rifugio" possano sopravvivere.


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#12 Federico Ielli

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Postato 05 February 2013 - 10:23 AM

Infatti, il problema è che.......ci sono tanti problemi. Dove c'è riparo, vegetazione, assenza di predazione, insomma condizioni ecologiche ancora abbastanza favorevoli (spesso in spot minori), il cavedano è ancora presente con popoazioni strutturate. Nei corsi appenninici è spesso predato dagli ittiofagi, oppure soggetto a patologie conseguenti alle ferite riportate. Nei grandi laghi dipende dalle catene trofiche. Dove queste sono ancora ecologicamente rappresentate (vedi presenza di plancton/bhentos), alborelle, ecc., il cavedano è ancora diffuso, mentre dove queste vengono a mancare per cause varie (rete di depurazione ecc.,) il chub è in contrazione. La predazione(competizione pare invece una delle cause più probabili della rarefazione del ciprinide nel Po e nei canali che da esso attinguono le acque.
Federico Ielli

#13 walter

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Postato 05 February 2013 - 11:39 AM

scusa un attimo: cioe' dalle mie parti, dato che hanno cementato tutto in un modo orribile, anche se in quel canale non hanno mai avuto tanti predatori sono destinati a sparire in poco??? :( :( :(




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#14 aLUCArd

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Postato 05 February 2013 - 12:22 PM

Sono troppo "giovane" come pescatore (anagraficamente un po' meno...) per poter valutare l'evoluzione della presenza dei cavedani nelle nostre acque, però posso affermare che dalle mie parti (Lazio meridionale) la popolazione dei cavedani nelle acque dei fiumi è ancora piuttosto buona, sia come numero che come taglia media degli esemplari.

Avevo postato un report della mia ultima uscita dedicata ai cavedani sul fiume Amaseno, conclusasi con 11 catture in circa 4 ore di pesca a fine dicembre, con una taglia media molto interessante e 2-3 esemplari decisamente "over" (di cui solo 1 è arrivato alla foto):

 

http://www.pescanetw...a-prenatalizia/

 

Anche sul Sacco, un mesetto prima, un'altra mattinata con 7-8 catture:

 

http://www.pescanetw...alle-del-sacco/

 

Certo, l'anno prima sullo stesso spot nello stesso periodo ne avevo catturati 18 con una sola mattinata, tra cui 3 testoni niente male (questo si è panato saltando fuori dal guadino...):

 

 

Ho avuto riscontri positivi anche quest'estate pescando nel Viterbese (fiume Olpeta e Fiora), bucando svariati cavedani a spinning, anche se in questo caso la taglia era veramente ridotta:

 

http://www.pescanetw...degli-etruschi/

 

In conclusione, la situazione laziale mi pare buona per quanto riguarda la presenza e la taglia dei cavedani. Sicuramente, rispetto ad altre acque, la minore (se non quasi nulla, fortunatamente) presenza di specie alloctone (in primis il siluro) aiuta i chubs più che altrove...


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#15 Boxeur78

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Postato 05 February 2013 - 13:42 PM

@ Doc: mi sa che il tuo ultimo post verso la fine è stato tagliato...forum nuovo problemi vecchi...

@ Luca: ho sempre notato con piacere dai tuoi racconti che la situazione delle acque laziali che frequenti è più rosea rispetto a molte altre realtà nazionali (compresa la mia, disastrosa). Correggimi se sbaglio però mi sembra uno spaccato felice riservato solo alle piccole acque isolate, poichè alcuni amici romani mi hanno riferito che nel Tevere i cavedani ed altri ciprinidi autoctoni stanno sparendo più veloci di Corona dopo la sentenza (!) e nel frattempo si registrano con più frequenza catture di glani notevoli. Poi lì ci sono anche altri alloctoni con braccia e gambe che arpionano a strappo i pesci, ma questa è un altra (triste) storia...
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#16 Federico Ielli

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Postato 05 February 2013 - 15:18 PM

Infatti il problema non sussite, o sussiste meno, dove la componenete qualitativa della fauna ittica è ancora quella di un tempo o quasi. Dove c'è predazione il cavedano è uno dei primi a sparire. Walter, purtroppo è così, se non c'è la materia prima nel reticolo idrografico principale c'è poco da stare allegri.


Federico Ielli

#17 aLUCArd

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Postato 05 February 2013 - 15:29 PM

Il Tevere è l'unico grande fiume che abbiamo nel Lazio.

La sua situazione la conosco solo per sentito dire e per quanto vedo sui report di altri colleghi, io non ci ho mai pescato.

Sicuramente nel Tevere i siluri ci sono, tanti e grossi, e la situazione di questo fiume non è rosea come quella di altri corsi d'acqua.

Anche l'Aniene, che io frequento molto e conosco discretamente bene nel tratto alto, nel tratto romano (cioè dopo Tivoli) è messo molto male.

Di contro, altre acque nelle altre province laziali versano in una situazione molto migliore per quanto riguarda la popolazione ittica.

Oltre al citato fiume Amaseno, che si è rivelato davvero una bellissima sorpresa (la provincia di Latina è anche molto attiva nei ripopolamenti, anche di ciprinidi), il Liri offre abbondanti catture e taglie interessanti di cavedani, carpe, savette ecc.; il bistrattatissimo Sacco, fiume che ha subito devastazioni senza pari nei decenni scorsi (se n'è occupato anche "Report" in una puntata di qualche settimana fa) ha una popolazione soprattutto di cavedani di tutto rispetto (e l'ho sperimentato direttamente, come si vede dai miei report) nonostante una qualità dell'acqua ancora molto dubbia; andando verso il mare ci sono fiumi come l'Ufente che offrono giornate di pesca memorabili, soprattutto per chi pesca al colpo o a ledgering.

Insomma, ci sarebbe tanto da fare e tutto da migliorare, ma probabilmente, nonostante delle eccezioni quali quella del Tevere (dove comunque i cavedani continuano ad uscire anche nel tratto cittadino, insieme a perca e non solo, nonostante i bipedi alloctoni ed i glanidi), la situazione del Lazio è ancora un po' migliore della media in riferimento ai corsi d'acqua di medio corso e di fondo valle...

Credo anch'io che, come è parere ben più autorevole del Magister, il cavedano soffra moltissimo la presenza di antagonisti predatori alloctoni, mentre tolleri molto bene anche situazioni di notevole degrado della qualità dell'acqua, purchè non vi sia presenza di concorrenti nella catena alimentare.


Questo post è stato modificato da aLUCArd: 05 February 2013 - 15:33 PM

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#18 MatteoPL

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Postato 05 February 2013 - 16:41 PM

In conclusione, la situazione laziale mi pare buona per quanto riguarda la presenza e la taglia dei cavedani. Sicuramente, rispetto ad altre acque, la minore (se non quasi nulla, fortunatamente) presenza di specie alloctone (in primis il siluro) aiuta i chubs più che altrove...

 

Quoto Luca,nel Lazio i cavedani sono ancora abbastanza numerosi,nonostante la qualità delle acque non sia proprio buona specie nelle vallate ciociare. Per cui penso che la differenza sia nella minore o nulla (fortunatamente) presenza di specie alloctone. Mentre come dice Box nel Tevere negli anni potrebbe verificarsi una situazione simile a quelle del nord,visto che ci sono alloctoni sia tra i ciprinidi sia tra i predatori.


Questo post è stato modificato da Jo Brigante: 05 February 2013 - 16:48 PM

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#19 Gio962

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Postato 05 February 2013 - 16:52 PM

Per fortuna nelle mie rogge e torrenti il cavedano è una specie presente in buona quantità con taglie veramente big (2,5/3 kg)

I cavedani più grossi gli ho presi a spinning!!

Ecco alcune foto:

preso con un MARTIN DEL 28 (aveva il rotante in gola!! :)) mente tentavo i siluri in una piccola roggia

Questo è uscito nella roggia che frequento speso prso con il martin del 20 annado  a lucci

Sto testone è stato uno dei miei primi pesci con un ardito dell'8 raddoppiato

 

questìultimo è di mio fratello preso nel navigli di langosco con un crank della decatlon 



#20 Gio962

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Postato 05 February 2013 - 16:54 PM

avevo dimenticato in link...




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