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Progetto di Legge - Giunta regione Emilia-Romagna


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9 risposte a questo topic

#1 dariostreni

dariostreni

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Postato 17 September 2012 - 13:34 PM

La giunta regionale dell'Emilia-Romagna ha approvato il progetto di legge GPG/2012/1103 del 23.07.12 riguardante le Norme per la tuteta della fauna ittica, ecosistema, disciplina della pesca e dell'acquacoltura e delle attività connesse alle acque interne.

Ora si attende la delibera dell'Assembra per l'approvazione.

Qui il link http://aldemetra.reg...G2012028931.pdf


Parte molto interessante l'art. 20 che copio e incollo:

Art. 20

Aree di pesca regolamentata

1. L'Ente territorialmente competente, sentita la Commissione

ittica locale e previo nulla-osta della Regione, può istituire, in

zone di particolare rilevanza turistica, aree di pesca regolamentata

affidate in gestione ai Comuni interessati. Tali aree non possono

coprire una percentuale superiore al 40% dei corpi idrici, destinati

alla pesca, dei Comuni sui quali insistono.

2. L'esercizio della pesca in tali aree rimane vincolato

all'obbligo del possesso della licenza di pesca sportiva.

3. L'atto istitutivo di tali aree deve descrivere almeno:

a) le tipologie di pesca ammesse;

B) le modalità, l'intensità e le caratteristiche del prelievo e

del successivo ripopolamento;

c) gli interventi di riqualificazione ambientale, al fine di

ottenere un significativo miglioramento delle condizioni ambientali

e della fauna ittica ivi presente;

d) gli elementi per la verifica del rispetto della percentuale di

cui al comma 1.

4. Al fine di regolamentare l'accesso nelle aree di pesca

regolamentata, il Comune o i Comuni interessati rilasciano permessi

a pagamento e inxxxtano i corrispettivi che sono specificamente

destinati ad azioni di tutela e riqualificazione dell'habitat,

all'immissione di materiale ittico, all'attività di sorveglianza ed

alle spese organizzative.

5. Il Comune o i Comuni interessati possono affidare in gestione

le aree di cui al comma 1 ad Associazioni di promozione sociale di

cui alla legge regionale n. 34 del 2002, o organizzazioni di

volontariato, di cui alla legge regionale n. 12 del 2005, operanti

nel territorio, in base alle procedure previste dalla normativa

nazionale conforme alla disciplina comunitaria.



:hallo:

#2 malauros®

malauros®

    Massimo

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Postato 17 September 2012 - 13:52 PM

Grazie Dario per il contributo, sembrerebbe una buona premessa, poi sono andato a guardare il contenuto del link e ci sono due articoli che mi lasciano perplesso, si tratta dell'art. 9 e dell'art. 10 ed in particolare l'art. 9 quando dice che l'immissione nelle acque interne di specie ittiche alloctone è vietato: tutto bene, salvo precisare, per dovere di cronaca, che in Emilia Romagna ci sono molti canali popolati di breme, di siluri, di carassi e altre specie, questi canali sono campi gara per le gare, anche ad alto livello come manifestazioni per i titoli italiani individuali ed a squadre
I siluri oramai sono ineliminabili e così dicasi per le altre specie ed allora mi domando: in caso di ripopolamenti cosa ci metteranno?

Questo post è stato modificato da malauros®: 17 September 2012 - 13:53 PM

Malauros® - 15/10/1947 
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#3 dariostreni

dariostreni

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Postato 18 September 2012 - 06:44 AM

Grazie Dario per il contributo, sembrerebbe una buona premessa, poi sono andato a guardare il contenuto del link e ci sono due articoli che mi lasciano perplesso, si tratta dell'art. 9 e dell'art. 10 ed in particolare l'art. 9 quando dice che l'immissione nelle acque interne di specie ittiche alloctone è vietato: tutto bene, salvo precisare, per dovere di cronaca, che in Emilia Romagna ci sono molti canali popolati di breme, di siluri, di carassi e altre specie, questi canali sono campi gara per le gare, anche ad alto livello come manifestazioni per i titoli italiani individuali ed a squadre
I siluri oramai sono ineliminabili e così dicasi per le altre specie ed allora mi domando: in caso di ripopolamenti cosa ci metteranno?


Vero. Questo è sempre stato un problemino. Infatti (scrivendo della mia zona) molte manifestazioni di mosca o spinning sono state sospese o non si sono svolte nel migliore dei modi perchè bisogna immettere solo fario (costose e con limiti nel quantitativo massimo) e non si potevano immettere le iridee che, se non sbaglio, costano molto meno. Per non parlare poi dei vari campi gara di pesca al colpo e ledgering...
Nell'art. c'è anche il punto 2 nel quale è specificato che la giunta regionale può concedere motivate deroghe sull'immissione di pesci autoctoni.

#4 Federico Ielli

Federico Ielli

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Postato 18 September 2012 - 08:18 AM

Già ne ero a conoscenza e già avevo fatto un breve "excursus" sulla nuova L.R. in attesa della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Le mie perplessità, oggi come allora, erano rivolte al fatto che questa nuova normativa concederebbe ai Comuni interessati la possibilità di gestire a pagamento il 40% dei loro bacini fluviali (40% come? In superficie, in Km lineari?), con le conseguenze prevedibili. In un clima di ristrettezza economica come l'attuale, nessun comune rinuncerà a gestire le proprie acque in tal modo, così che, soprattutto nelle aree montane e collinari, si assisterà ad un fiorire di riserve a pagamento, con semine di materiale adulto pronta pesca. Se da un lato ne beneficeranno alcuni tutori della pesca facilitata o di regimi particolari, dall'altro lato verrà senz'altro emarginata la gestione naturalistica, non necessariamente improntata alla presenza di salmonidi. Si pensi ad esempio alle immissioni forzate di trote in presenza di popolazioni già contratte di ciprinidi minori quali il vairone, il barbo canino, ecc., oppure all'azione di disturbo provacata da salmonidi di grosse dimensioni in aree vocate per la trota fario di ceppo mediterraneo. Di tutto ciò, senza ombra di dubbio, ne beneficeranno alcuni produttori ittici privi di qualsiasi scrupolo.
Federico Ielli

#5 Parcolaghi

Parcolaghi

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Postato 18 September 2012 - 08:20 AM

grazie Dario, sei stato molto gentile a pubblicare questo testo
ex utente Lacustre

#6 dariostreni

dariostreni

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Postato 18 September 2012 - 12:50 PM

Già ne ero a conoscenza e già avevo fatto un breve "excursus" sulla nuova L.R. in attesa della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Le mie perplessità, oggi come allora, erano rivolte al fatto che questa nuova normativa concederebbe ai Comuni interessati la possibilità di gestire a pagamento il 40% dei loro bacini fluviali (40% come? In superficie, in Km lineari?), con le conseguenze prevedibili. In un clima di ristrettezza economica come l'attuale, nessun comune rinuncerà a gestire le proprie acque in tal modo, così che, soprattutto nelle aree montane e collinari, si assisterà ad un fiorire di riserve a pagamento, con semine di materiale adulto pronta pesca. Se da un lato ne beneficeranno alcuni tutori della pesca facilitata o di regimi particolari, dall'altro lato verrà senz'altro emarginata la gestione naturalistica, non necessariamente improntata alla presenza di salmonidi. Si pensi ad esempio alle immissioni forzate di trote in presenza di popolazioni già contratte di ciprinidi minori quali il vairone, il barbo canino, ecc., oppure all'azione di disturbo provacata da salmonidi di grosse dimensioni in aree vocate per la trota fario di ceppo mediterraneo. Di tutto ciò, senza ombra di dubbio, ne beneficeranno alcuni produttori ittici privi di qualsiasi scrupolo.


A mio modestissimo avviso ne beneficeranno anche le regioni che dovrebbero(potrebbero) aumentare il numero di licenze e penso anche le associazioni di pesca e la federazione che probabilmente verrebbero incaricati della gestione di alcuni tratti fluviali e bacini di varia specie.

Tuttavia la vedo anche positiva per un fattore: analizzando il vecchio testo balza subito all'occhio il fatto che prima non poteva essere deliberata nessuna concessione a favore di un ente o della FIPSAS se non le poche acque private (per lo più laghetti ed ex cave); nelle altre regioni (vedi Veneto, Trentino, Lombardia, Piemonte, etc) ci sono tantissime concessioni e, bene o male, a me sembra una cosa positiva: chiaro non tutto sarà perfetto ma se guardiamo ad esempio alcune realtà come il Fishing Tour oppure la FIPSAS sul Mincio o ancora l'APDV, sono abbastanza contento di questo cambiamento.

Ovviamente guardo con un occhio particolare alla mia provincia dove ci sono delle zone a regime speciale ma senza controllo e senza che un'associazione (tipo il Mosca Club solo per citarne una) possa intervenire realmente per la riqualificazione di quei luoghi, dove un tempo non molto lontano vi erano tantissimi pescatori (non necessariamente bracconieri o killatori) che frequentavano luoghi di pesca e adesso se non in Po o nei laghi a pago non si vede quasi più nessuno.

My two cents :)

#7 dariostreni

dariostreni

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Postato 18 September 2012 - 12:50 PM

grazie Dario, sei stato molto gentile a pubblicare questo testo


De nada :)

#8 doppiorhum

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Postato 18 September 2012 - 17:00 PM

La prima impressione è che sia pensata solo per far soldi e questo non è mai un bene....





No sponsor, no lies
 

#9 caipiroska

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Postato 27 October 2012 - 15:01 PM

percui no alla pesca col pesciolino vivo...ma è ancora possibile la pesca col pesciolino morto a quanto leggo vero?!
l'intelligenza è un lusso che non posso permettermi...=)

#10 The Legend

The Legend

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Postato 27 October 2012 - 15:08 PM

La solita trovata per far cassa
saluti

The Legend


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