Il maggiore torrente della provincia, l'Agogna, lo conosco molto bene poiché ho iniziato lì a pescare.
Oggi, purtroppo, vuoi per la siccità, vuoi per l'impulso delle industrie sul torrente, è abbastanza inquinato. Non dovete preoccuparvi di questo, la fauna ittica rimane e anche bella grossa...
Licenza da utilizzare: Governativa.
Il torrente si presenza abbastanza largo con una bella buca popolata da carpe grossissime (da un mio recente soppraluogo ho potuto notare delle schiene enormi, record personale 13 kg pescata all'inglese).
L'Agogna si allarga per dare vita alla Caccesca, roggia che rientra nel torrente a valle di Castello d'Agogna (PV), e compie un bel saltone, chiamato in dialetto chiuson (grande chiusa). Acqua lenta che inizia a prendere velocità nel salto, profondità 1-50m e meno.
Per le carpe: i ciprinidi baffuti si stanziano nei pressi del ramo "morto" inondato dal torrente durante i periodi di portata d'acqua di quest'ultimo, quasi sempre comunque è pescabile per via dell'acqua della Fossetta che scorre sempre. Canna bella resistente, trecciato, a fondo o con gallegiante all'inglese, amo del 16 o più grosso. Esca preferibile mais. Questi pesci sono ghiotti, essendo sempre "sfamati" dai pescatori con il cereale.
Lanciate appena sotto le cannette ed attendete, gli esemplari grossi non mancano, ma è possibile "cappottare".
Per i cavedani ed altri pesci: Canna fissa 3-4 m, galleggiante (qualsiasi va benone), amo del 18, esca bigattino oppure bacche. Nel ramo morto i cavedani non si stanziano molto, ma sono più presenti nella buca sottoriva.
ATTENZIONE: CONSIGLIO VIVAMENTE DI NON ANDARE MAI DA SOLI, MA SEMPRE ACCOMPAGNATI PER EVITARE "SPIACEVOLI INCONTRI" CON GENTE POCO AFFIDABILE! (conosco molto bene il luogo e non ci sono mai andato solo!)
Spero sia stato interessante!
Andrea
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