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13 risposte a questo topic

#1 Dario7

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Postato 03 September 2011 - 12:12 PM

Ciao a tutti,
vorrei aprire un dibattito (mi auguro pacifico e interessante) sulla gestione delle acque interne nel nostro Belpaese.
Recentemente ho deciso, dopo anni di pesca solo in laghetto, di rifare la licenza di pesca e così ho subito ripreso a informarmi su regolamenti, enti gestori, divieti e via dicendo. :unsure:
Imbattutomi nella solita matassa di contorsioni giuridico-economiche in cui ci si imbatte qui in Italia ogni volta che si deve iniziare un'attività di qualsiasi genere, mi sono detto:
Stra benvengano i regolamenti restrittivi per la tutela della fauna ittica ;-) (gioisco per decisioni di polso come i divieti assoluti di pesca per specie a rischio come storioni, alborelle e temolo in alcune zone), gli strumenti di controllo come i libretti segnapesci, i divieti di attività nocive come uso di esche e attrezzi dannosi, l'introduzione di specie alloctone e altro... Benissimo.
Ma la questione degli enti privati gestori e dei permessi economicamente onerosi per il cittadino non sono abnormi??!!! :???: :???: Possibile che io, una volta pagato il permesso nazionale (licenza) debba preoccuparmi di pagare ulteriori tasse o addirittura veri e propri "prezzi" privati ad ogni soggetto che si frappone fra me e lo Stato? Per ciò che riguarda regioni e province trovo becero che sia il cittadino a doversi districare: sarebbe molto meglio che si pagasse una cifra più alta subito in una volta e poi si fosse liberi di pescare ovunque, ci pensassero gli enti statali a redistribuirsi le risorse poi che si spera siano usate per tutelare la fauna ittica.
Per quanto riguarda i permessi ai privati poi non ho parole, è una logica quasi feudale :motz: . Se le acque sono pubbliche sono pubbliche, se son private sono private. Non è possibile che io paghi allo stato una tassa (che sul piano dei principi significa che è roba di tutti e cioè anche MIA) e poi mi ritrovi a dover pagare un bel prezzo a un privato che ha ricevuto la concessione, con il disturbo ulteriore di dovermi informare come un matto su tutta questa scacchiera di zone affidate all'uno o all'altro (pubblici vs privati e via dicendo..) :censored: :censored: :censored:
Io sono due giorni che mi leggo regolamenti e mappe e ancora non ho perfettamente chiara in testa un'idea di dove posso pescare liberamente e come... Sono allibito. Ciao a tutti! :smile:
=7=

#2 TorX

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Postato 03 September 2011 - 12:57 PM

Amico questa si chiama ITALIA!

#3 Fario-CH

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Postato 03 September 2011 - 13:05 PM

probabilmente non sono la persona piu' indicata per rispondere alla tua domanda poiché manco dall'italia da qualche anno ma, se ti riferisci a riserve private (sia laghetti che tratti di torrente), solitamente non é necessario avere la licenza governativa (o sbaglio?), paghi il proprietario e peschi.

#4 walter

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Postato 03 September 2011 - 13:53 PM

nelle concessioni servono licenze, tesserini locali (es tesserino zona a), e permesso della concessione (e ho visto anche qualche caso in cui serve fips + pagamento di una quota o un altro permesso)

IMHO, la gestione italiana fa pena. ma fa pena dall'alto. sul discorso $$$, noi paghiamo poco, all'estero costa molto di piu', anche se hanno acque molto migliori. in gran bretagna poi e' tutto in concessione...



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#5 Fario-CH

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Postato 03 September 2011 - 14:46 PM

scusa walter,
l'unica volta (o quasi) che sono andato in una riserva privata perché invitato da un amico, ad Ormea (CN) abbiamo pagato il permesso per 5 capi e nessuno ci ha chiesto la licenza governativa, idem nei laghetti

#6 Jfish

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Postato 03 September 2011 - 14:52 PM

Si anche in altre riserve Fario fai il permesso e nessuno ti chiede niente. Ma la licenza la devi avere dappertutto, se poi è in concessione fipsas, devi avere pure quella.
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#7 Fario-CH

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Postato 03 September 2011 - 14:57 PM

ok, anche se non vado mai in riserva , buono a sapersi,grazie

#8 Dario7

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Postato 03 September 2011 - 17:45 PM

sul discorso $$$, noi paghiamo poco, all'estero costa molto di piu',


in effetti non mi riferivo tanto al fatto che si paghi troppo, ma alla frammentazione degli enti adibiti a gestione e riscossione, tanto più nel caso di sdoppiamento tra pubblico e privato. Io ho il vizio di scrivere tanto :oops: :oops: e a volte finisco per essere un po' dispersivo :-D ma da qualche parte su l'ho accennato: preferirei che, al posto che costare 60 euro e poi però dover sempre avere il terrore di aver dimenticato di dare l'obolo al "feudatario" di turno :ironie:,
la licenza costasse 100 euro e poi si potesse pescare in ogni luogo (seguendo i regolamenti specifici in termini di divieti, misure, attrezzature e quant'altro)...
Io sto impazzendo per capire dove posso pescare tranquillo con la mia buona licenza e la tessera fipsas..
Anche il tesserino segnapesci.. Diavolo è mai possibile che ogni provincia abbia il suo?? Non ce ne puo' essere uno statale (visto che è anche una buona cosa) con un apposito spazio per segnare in che provincia e luogo si è preso il pesce??? Boh... sono queste le cose che mi sconvolgono...

P.S.
In Inghilterra non so come sia gestita la pesca però so che tutto il sistema della pubblica amministrazione e perfino lo stesso concetto giuridico di "proprietà privata" sono completamente diversi dal nostro e quindi anche se è tutto in concessione magari hanno le loro ragioni, non lo so eh, dico per intuito... :wink:
=7=

#9 gabribabi

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Postato 05 September 2011 - 15:13 PM

:smile: io penso che tu ti stia fasciando il dito senza farti in precedenza fatto del male.... :ironie:
detto questo, con licenza governativa e fipsas puoi pescare in tutte le acque che non siano laghetti privati,tratti di zone A e allora ti serve il tesserino segnacatture ecc.. poi per saperne di più di solito consulto i regolamenti delle varie province in cui voglio pescare....
per il tesserino segnacatture poi è giusto che ogni provincia abbia il suo, altrimenti come farebbero a sapere l'andamento delle catture durante l'anno?? e al limite provvedere ai vari ripopolamenti?? non ti sembra...ciao gabri ;)

#10 Germanicus

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Postato 05 September 2011 - 17:32 PM

Ti porto l'esperienza del Centro Italia, dove vivo: regione Lazio.
Ogni provincia gestisce differentemente le proprie acque e quella di Rieti, notoriamente più ricca di fiumi e laghi, fa pagare più delle altre. Alcuni bacini appenninici di piccole dimensioni sono adibiti ad aree no-kill, gestiti come sono da cooperative che impongono un balzello a parte. Dunque licenza, tesserino ittico segnacatture e permesso giornaliero. Nella provincia di Roma non c'é bisogno di tesserino, bastando solo la licenza ed eventuali permessini giornalieri. In certi laghi si può pescare con due canne, in altri con tre. Nella acque di cat.A é vietato il bigattino. Il problema é la segnaletica, spesso assai carente: se non ci si documenta adeguatamente la possibilità di incappare nei guardiapesca e beccarsi una bella multa é alta. Un casino. L'impressione soggettiva é che se la prendano assai facilmente coi pescatori, molto meno spesso con gli inquinatori (leggasi: stabilimenti industriali, coltivazioni, serre, eccetera).

Questo post è stato modificato da Germanicus: 05 September 2011 - 17:34 PM


#11 maggio77

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Postato 05 September 2011 - 17:53 PM

Ti faccio un esempio ridicolo.

Vado a pescare in un ruscello a confine tra la provincia di Savona e quella di Cuneo, parcheggio su suolo savonese, inizio la pesca in quel territorio (5 catture da segnare sul tesserino), poi salgo e passo il confine trovandomi nella provincia di Cuneo (8 catture senza nessun tesserino) ...

Era una battuta NK e quindi non mi sono posto il problema ... ma se ad esempio prendevo 8 trote nel tratto di Cuneo senza segnarle, ed al mio ritorno alla macchina avessi trovato una guardia savonese ??? ...

Bei tempi con una licenza che ti faceva pescare ovunque !!!
... alla fine tutte le cose si fondono in una sola, e il fiume la attraversa ...

#12 Dario7

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Postato 05 September 2011 - 19:23 PM

:smile: io penso che tu ti stia fasciando il dito senza farti in precedenza fatto del male.... :ironie:
detto questo, con licenza governativa e fipsas puoi pescare in tutte le acque che non siano laghetti privati,tratti di zone A e allora ti serve il tesserino segnacatture ecc.. poi per saperne di più di solito consulto i regolamenti delle varie province in cui voglio pescare....
per il tesserino segnacatture poi è giusto che ogni provincia abbia il suo, altrimenti come farebbero a sapere l'andamento delle catture durante l'anno?? e al limite provvedere ai vari ripopolamenti?? non ti sembra...ciao gabri ;)


che io non abbia prima provato nella pratica è verissimo :smile: questo però non altera di molto le mie riflessioni perchè comunque già adesso per decidere dove andare a pescare mi sto facendo una testa come un pallone!! In realtà non è così semplice, leggendomi i regolamenti qua da noi la classificazione è delle acque è uniforme ma la gestione è differente perciò non ci sono regole generali su dove serva il tesserino segnacatture e dove non serva, da alcune parti serve anche in acque C da altre parti raccomandano esplicitamente e caldamente di nons egnare altro che salmonidi... (da provincia a provincia) Per quanto riguarda poi i gestori privati è un carosello, solo per capire dove e come pescare a pusiano ed annone sto facendo le equazioni di terzo grado :löl.: :löl.:
per il tesserino, penso che se ci fosse un modello unico uguale per tutti e vi si segnassero poi su i luoghi di cattura sarebbe lo stesso, poi potrebbero smistarsi loro i dati tra province. Non so, trovo il sistema contorto, poco pratico e non sempre funzionale anche agli obiettivi che si propone... :???:
;-) ;-)
=7=

#13 MatteoPL

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Postato 05 September 2011 - 21:18 PM

Ti porto l'esperienza del Centro Italia, dove vivo: regione Lazio.
Ogni provincia gestisce differentemente le proprie acque e quella di Rieti, notoriamente più ricca di fiumi e laghi, fa pagare più delle altre. Alcuni bacini appenninici di piccole dimensioni sono adibiti ad aree no-kill, gestiti come sono da cooperative che impongono un balzello a parte. Dunque licenza, tesserino ittico segnacatture e permesso giornaliero. Nella provincia di Roma non c'é bisogno di tesserino, bastando solo la licenza ed eventuali permessini giornalieri. In certi laghi si può pescare con due canne, in altri con tre. Nella acque di cat.A é vietato il bigattino. Il problema é la segnaletica, spesso assai carente: se non ci si documenta adeguatamente la possibilità di incappare nei guardiapesca e beccarsi una bella multa é alta. Un casino. L'impressione soggettiva é che se la prendano assai facilmente coi pescatori, molto meno spesso con gli inquinatori (leggasi: stabilimenti industriali, coltivazioni, serre, eccetera).

Dove servono i permessi giornalieri in provincia di Roma?

Comunque spero che nel Lazio il sistema di pagamento rimanga questo alla fine solo in provincia di Rieti costa tanto ma la evito :cool: Da voi pagate molto di più però c'è da dire che avete gestioni migliori e più pesci,l'ideale sarebbe pagare come da noi e avere una gestione più precisa come da voi (anche se non mi piacciono molto le zone dove vi fanno pagare "l'entrata" e i 5 pesci che potete prendere,mi sa un pò di laghetto a pagamento senza offesa,invece i progetti di ripopolamento e salvaguardia delle specie autoctone ve le invidio :up: )
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#14 Germanicus

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Postato 06 September 2011 - 07:41 AM

Come sai, la provincia di Roma é vasta, ma la qualità delle acque interne lascia molto a desiderare. Per questo motivo preferisco pescare in provincia di Rieti. Nell'Oasi Tevere -Farfa (acque categoria 3 secondo Legambiente - Goletta Verde Laghi anno 2011) é necessario un permessino giornaliero da acquistare presso il bar della attigua stazione ferroviaria. Il Tevere é notoriamente assai pescoso, essendo fra l'altro ricco di grosse carpe e lucci. Per il resto (parlo della provincia di Roma) non conosco specifiche aree soggette a pagamento. Conosco molto meglio il Reatino, pur vivendo a Roma. Se ti piace lo spinning, proverei i laghi vulcanici dei Colli Albani, soprattutto il Lago di Albano. Fra la fine di marzo e gli inizi di maggio é possibile praticare con successo la pesca a spinning per insidiare persici trota di buona taglia. Il problema é l'accesso alle sponde. Consigliabile belly-boat o natante con motore elettrico.


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