Postato 16 August 2011 - 16:55 PM
Modifica messaggioSegnala il messaggioRispondi citandoQuando si perde un amico
di Cicalone il oggi, 13:00
Sono stato a Lucca per lavoro quasi 15 anni e mi sono fatto tanti e tanti amici, persone che ancora sento e con cui ho passato momenti felici o poco meno, persone con cui oltre al lavoro ho condiviso esperienze bellissime di pesca e caccia insieme, amici con cui ho intrecciato amicizie sincere che nulla e nessuno potranno mai spezzare, con cui ero in sintonia nelle famiglie e con cui ho passato periodi stupendi in grande felicita', persone schiette e sincere con cui ho pure avuto discussioni ma che poi si sono appianate e con cui sono in grande amicizia da sempre.
Uno di queste persone era il dott. Coluccio Coli di Lucca, un grande personaggio, una persona fantastica, di una grande umanita' un dottore dell'ospedale di Lucca che esercitava anche il mestiere di medico condotto a San Lorenzo a Vaccoli alle porte di Lucca, con questa persona tramite un mio collega di lavoro che me l'ha presentato, sono andato subito in sintonia, una persona benestante che non faceva assolutamente pesare il suo stato di possibilita', con lui eravamo tutti uguali, aveva una barca bellissima " La Gatta" un cabinato con cui uscivamo per andare a tonni e poi alle secche della Meloria e poi alle Vedove fino in Corsica, e pescavamo di tutto dalle gallinelle ai paraghi e poi dentici e occhioni e cernie, pescate da urlo che mai potro' rifare da solo, e fuori era tutto in regime di cameratismo, si chiacchierava di tutto e di tutti di politica di calcio di pesca e di caccia ma pure di f....a.....appena finiva la pesca si attaccava con la caccia e dai con il capanno ai colombi per poi andare a fagiani e pure da me in maremma alle allodole a casa mia, e poi dal 1° novembre al cinghiale.....ero con lui che presi il mio primo cinghiale di 93 kg e venni battezzato con il rito dei cinghialai come ero con lui che riuscii non senza fatica a prendere il mio primo e unico grosso tonno della mia vita che mi fece restare 3 giorni a letto con braccia e gambe rotte dallo sforzo.
E poi all'isola d'Elba insieme e poi anche in Corsica, non ti faceva mai metter mano al portafogli il dott. Coli era una persona generosa di una generosita' senza fine e non avendo avuto figli dava agli amici tutto l'amore che avrebbe destinato a loro....Tanti ricordi mi affollano la mente, le tante risate che ci facevamo nella sua meravigliosa villa a Santa Maria del Giudice e Io che facevo inxxxxare la moglie chiedendo a gran voce al marito il fucile perche' c'era un fagiano in giardino, e LEI che si arrabbiava dicendo che nel giardino non si sparava a nulla ma che fuori si poteva fare quel che ci pareva.
E poi le cene con la squadra del cinghiale in quel di Fiano e di Loppeglia e gli amici della squadra, tanti colleghi di manifattura ma tanti invece che avevo conosciuto sul posto nella grande amicizia che le genti Toscane sanno dare a tutti....
Purtroppo si erta ammalato il dott. Coli alla prostata, LUI che per una vita aveva saputo curare al meglio gli altri, si era ammalato e malgrado diverse operazioni non e' riuscito a superare positivamente la cosa, il brutto male si e' ripresentato piu' volte e alla fine lo sconforto ha preso il sopravvento su tutto, ultimamente stava sempre piu' male e IO avevo il terrore di sentire qualche brutta notizia dalla sua famiglia. Stamani ho telefonato a Mauro il mio collega di lavoro e mi ha detto che Coluccio non c'e' piu' da qualche tempo, e io che proprio ieri gli avevo rinnovato gli auguri di buon Ferragosto, non mi ha detto nulla Mauro per non rattristarmi ma ora sono triste sul serio, ho le lacrime agli occhi.
Ho appena telefonato alla moglie e ho pianto con LEI al telefono, scusandomi per non essere stato al funerale, mi ha chiesto di vedermi perche' Coluccio mi ha lasciato qualcosa, sono distrutto ho perso un amico che in punto di morte ha pensato a me e io che non ne sapevo neanche nulla.
Ciao Coluccio ti voglio un mare di bene!
Mauro
pesca e caccia sono parte della vita dell'essere umano.
IO ho conosciuto Mario Albertarelli e Giordaloco