E molto difficile per noi amanti del reportage trasmettere e condividere emozioni, sensazioni ed esperienze che si vivono in una qualsiasi giornata di pesca oltre alla difficoltà nel riassumere il tutto in poche righe . Per me questa volta è addirittura impossibile!!! Prima esperienza ai Caraibi, un viaggio che si è rivelato essere al di sopra di ogni aspettativa da tutti i punti di vista. La vacanza perfetta come ho sempre desiderato : il mare stupendo, le numerose isole da visitare, lo stile di vita, la gente del luogo , il buon cibo...il rum che scorre a fiumi e ovviamente le infinite possibilità di pescare!!! Essendo una vacanza a 2 (e non parlo di me e la pesca) ho dovuto mediare ed accontentare anche le richieste della mia compagna Monica (anche se devo dire che è stata molto paziente).
Il giorno della partenza in uno stato deccitazione surreale prendiamo laereo a Verona, scalo Roma destinazione Caracas e dopo 10 ore di volo e i vari controlli allimmigrazione con enorme stupore noto che le preghiere sono state accolte quando vedo valigie e soprattutto tubo porta canne arrivare. Da li a poco abbiamo il piacere di incontrare Hector che dopo i convenevoli e mancia in $ (la prima volta è consigliato laccompagnatore) ci porta velocemente a fare lulteriore check-in ai voli nazionali dove ci attende un piccolo aereo ribattezzato per loccasione il suppostone per linequivocabile forma.
Il volo su questo simpatico trabiccolo è tutto un programma .. a partire dal copilota che per il caldo chiude lo sportello mentre il veivolo decolla ... i sedili in ecopelle marron vintage ... i 45 minuti di rumore delle eliche nelle orecchie e il silenzio dei 10 passeggeri... ma quando si sono intraviste le prime isole dellarcipelago e i colori caraibici tutto scivola in secondo piano la stanchezza del viaggio, il caldo , lassordante rumore alla vista di questo paradiso spettacolare.
Veduta area di El Gran Roques
Il suppostone dall'interno
Atterrati a G.R. ci si rende subito conto di essere catapultati in un luogo magico in quanto non ci sono strade se non di sabbia, lunico asfalto è quello della pista di atterraggio, non circolano automezzi a parte il camioncino dei rifiuti, il tutto condito dal vento che incessante soffia e dalle strida di gabbani e pellicani onnipresenti sullIsola sempre a caccia di Camiguana . Sull Isola non sono presenti grosse strutture alberghiere ma piccole Posada. Noi consigliati da vari amici abbiamo optato per la Lagunita che è gestita da Italiani accogliente e molto famigliare e soprattutto apprezzata lottima cucina e lo staff di ragazzi del luogo molto simpatici!!! Lunico inconveniente della vacanza capibile in quanto stiamo pur sempre parlando di un Isola in mezzo al mare è che ogni tanto può mancare corrente elettrica o acqua corrente ma diciamo che rende affascinante il tutto.
spiagge deserte
Iniziamo a parlare di pesca???
Tra le varie opportunità L.R. è meta ambita di moschisti che principalmente si dedicano alla ricerca di Bonefish , Permit, Tarpon, Jack ecc ecc. I Bonefish si possono trovare sia a G.R. sia sulle varie Isole (generalmente si pescano con gummy o imitazioni di Camiguana) ma la pesca che più mi ha emozionato e che trovo più bella è quella sulle Flat e dentro le lagune tra le mangrovie. I Tarpon (ci sono anche quelli grossi e ne ho visti tanti) sono molto smaliziati e difficili da agganciare ..bisogna trovarsi nel posto giusto al momento giusto quando entrano in attività.
Ho catturato nelle varie Isole anche altri pesci tra i quali yellow snapper e palometa (meno ricercati ma sempre divertenti) e un giorno mi sono trovato in mezzo ad una mangianza di Carite (specie di tonnetti, incredibile da vedersi) a 20 mt da riva e hanno tagliato un paio di volte una volta agganciati. Nella stessa giornata dopo qualche Bonefish ho agganciato qualcosa di immondo che ancora oggi la notte sogno. partenza allucinante e varie testate (diversa da quella dei Bone). La creatura ha deciso di andarsene sotto gli occhi increduli della mia ragazza ..
Sono sincero e non mi vergogno di dire che il primo giorno è stata una batosta colossale con megacappottone da paura complici la marea non favorevole, il fortissimo vento (mi sono piantato 3 volte la mosca nel cappello) e la prima esperienza tropicale. Dal secondo giorno è stato tutto un miglioramento riuscendo a catturare Bonefish da riva sia a G.R. sia nelle varie Isole mete delle nostre escursioni (ovviamente ci sono Isole più o meno pescose e solitamente i barcaioli lasciano i turisti nei posti che non coincidono con gli spot interessanti e quindi è sempre meglio chiedere info).
Il primo Bonefish che ho agganciato è stata una cosa incredibile da descrivere (mi sono tornati in mente tutti i racconti degli amici ma finchè uno non prova) dopo la ferrata è partito via come un treno piegando la canna (9X8) e sfilando fuori alla prima sfuriata coda + altri 20mt di backing , facendo cantare la frizione del mulinello.(che dolce melodia!!!) e per chi pesca a mosca solitamente in acqua dolce non è cosa da tutti i giorni. un paio di ripartenze sempre più corte e decide di venire a farsi fotografare!!! Stupefatto dalla forza e dalla resistenza di questo pesce di dimensioni così modeste!!! Dopo un po ne aggancio un altro che mi fa capire di essere di dimensioni più generose rispetto al primo visto che alla prima partenza si porta via molto più backing con la frizione che intona sinfonie più acute ..
La pesca che rende maggiormente a G.R. e nelle Isole in genere è quella con i gummy o imi di pesciolino visto che i Bonefish cercano le Camiguana stordite dai Pellicani che si schiantano in acqua. Ovviamente sono stato in grado di pescare anche un gabbiano il quale mi ha dato una beccata mentre lo stavo liberando.
Uno dei tanti yellow snapper catturati
La giornata più bella e che ricorderò per tutta la vita (o fino alla prossima volta) è stata luscita di pesca con la guida che mi avevano consigliato in Posada un ragazzotto di nome Ale (forse Aleandro) che si è rivelato essere un ottimo conoscitore delle zone e un occhio di lince in quanto riusciva ad individuare i pesci a distanze incredibili e dettarmi i tempi del lancio, degli strip e della ferrata in quanto i primi pesci facevo fatica a vederli sotto il palmo del naso con Ale che continuava a ripetermi EL RATON SE TU LO VEDE TU LO PRENDE
Il primo Bone tutto mio sulla Flat è stata una scena ancestrale. intanto una crazy charlie da me costruita color marroncino come esca...3 Bonefish in tailing con tanto di pinna caudale fuori dallacqua..lancio preciso di una 20na di mt a ca 50 cm dai pesci.. 2 strippate lente e ferrata (che deve essere di coda con la mano sx pena perdita del pesce) e dopo sfuriate incredibili ecco venire in tutta la sua bellezza a farsi fotografare. La mattinata prosegue con la cattura di altri Bonefish tra cui uno veramente bello e potente..
Alcune catture della giornata con la guida
Verso l'ora di pranzo siamo andati prima in una Laguna dove di tanto in tanto vengono avvistati degli Snook e dei Tarpon ma lacqua era bassa e la guida ha preferito proseguire per il PALAFITO una palafitta appunto in mezzo al mare con arredamento fatiscente usato come punto di ristoro per pranzare al sacco.
Nel pomeriggio poi ci siamo diretti in una piccola baia dove sotto praticamente era un tappeto di Bone che continuavano a girare e qui ho fatto diverse catture di pesci di dimensioni minori rispetto a quelli sulle Flat (ma sempre inxxxxosi come si può notare dalla foto) e dove ho anche visto un enorme barracuda cacciare!!!
El Palafito
Ci sarebbero ancora mille cose da raccontare e altre mille foto da postare .....il super pranzo a base di aragosta e ostriche in unisoletta. le sere sul terrazzo ad osservare le stelle annaffiando i momenti romantici con il rum.... le stelle marine...le tartarughe.... i tramonti dalla chiesetta sulla spiaggia....è meglio fermarsi qui perchè mentre scrivo rivivo momenti che mi fanno quasi commuovere.. spero di tornarci al più presto.
Attrezzatura che ho portato con me:
- 9 piedi coda 8 per Bonefish e pesca generica dalla spiaggia. Per la pesca su Flat mi sono trovato bene con una canna leggera e rapida (vision 3zone) per poter essere veloci nel lancio visto che i pesci si spaventano in fretta.
- 9 piedi coda 10 (per tentare i Tarpon).
- Mulinelli rigorosamente saltwater e dotati di una buona carica di backing.
- Code tropicali galleggianti e intermedie e finali dai 2.80-3.00m quando cera forte vento ai 4.00m
(ho utilizzato fluorocarbon)
- mosche: buona scorta di gummy, imitazioni di acciughe, clouser, crazy charlie e gotcha su ami del 4-5-6 colori marroncino e beige (dressing facilmente reperibili in rete)
Infine consiglio di NON lasciare a casa :
- Creme solari adeguate. Io ho usato sempre la protezione 50 perchè il sole lì non scherza.
- Autan o Off perché la sera ci sono delle zanzare specialmente se si va a bere l'aperitivo nei baretti.
- Scarpe / Scarponcini da Flat per non rovinarsi i piedi. Io ho usato quelli della Dechatlon pagati 24eur e sono ancora perfetti (quelli in neoprene con la suola grigia).
- K-way. Utile per quando si torna la sera in barca dalle escursioni sulle varie Isole. Gli schizzi (o secchiate dacqua in base al vento) diventano fastidiosi la sera.
In conclusione è dobbligo ringraziare le seguenti persone: Massimo e Roberta anche se li odio profondamente (per avermi fatto pre-innamorare di Los Roques con i racconti e le varie foto). Lamico Ziofester del Millenium Sport Fishing fornitore di parte dellattrezzatura e degli ottimi materiali da costruzione per le mosche. Ovviamente un ringraziamento speciale ad Oio, al Mel e al Boris Maffezzoli Salnicoff del club Silver Salmon per la disponibilità e i preziosissimi consigli!!!