negli anni ottanta dubito che reperissero così facilmente tali sostanze...quindi come facevano???
Negli anni 80 avevo già smesso di pescare carpe per passare alle acque salate ma ti posso dire come le pescavamo negli anni 60, a parte qualche cattura occasionale con il lombrico mentre si cercavano pescegatti la pesca alla carpa iniziava in primavera con i maccheroni avanzati ............ non ridete per favore

erano proprio i maccheroni che ci avevano dato a cena e facevamo in modo da farcene avanzare qualche decina da utilizare da esca, dopo il periodo di chiusura si iniziava a mais, andavi in un campo e raccoglievi una pannocchia di mais fresco ancora tenero e lo si innescava anche a 4 o 5 chicchi su ami del 2 a occhiello, purtroppo il periodo del mais durava due o tre settimane al massimo poi diventava troppo duro per essere utilizzato allora si passava alla barbabietola da zucchero, anche questa regolarmente estirpata di nascosto in qualche campo, la barbabietola era molto comoda perchè durava moltissimo e non era necessario sostituirla se non dopo una cattura, per innescare la barbabietola bastava tagliarla a fette poi ricavare dei cubetti di circa un cm di lato, con cubetti simili facevi la pastura, era importante preparare il posto di pesca pasturando anche per diversi giorni a pochi metri da riva in qualche slargo tra i canneti a questo punto ti descrivo anche la montatura, come dicevo amo del 2 filo diretto del 40 o maggiore piombo scorrevole a saponetta da 20/30 grammi bloccato sotto da un pallino di piombo spaccato e galleggiante che fungeva da segnalatore fermato a 30 cm più del fondo, naturalmente il galleggiante stava orizzontale e quando vedevi che faceva qualche centimetro in avanti prendevi la canna in mano e all'affondata menavi una gran botta

le catture erano molto numerose ma la taglia generalmente era modesta quelle belle erano sui due o tre kili ma generalmente erano attorno al kilo perfette per finire in teglia assieme a pomodori gratinati
riguardo alle boiles le prime che ho visto non erano altro che palline di polenta mista (farina bianca e gialla) seccate e venivano fatte artigianalmente da alcuni negoziani evoluti, venivano vendute già col buco a numero