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Postato 02 December 2009 - 21:18 PM
Postato 03 December 2009 - 12:33 PM
Postato 03 December 2009 - 13:12 PM
Postato 03 December 2009 - 13:57 PM
Postato 03 December 2009 - 14:08 PM
Postato 03 December 2009 - 14:21 PM
Chi si basa solo sul carico di rottura di pesca ne capisce poco per il semplice fatto che le varianti (come hai detto anche te...) sono moltissime... a partire dal nodo ! Cosa che durante i test non viene calcolato perchè le prove vengono fatte in assenza di nodi.... e chi non fa un nodo sulla sua lenza???? :wink:
Postato 03 December 2009 - 19:27 PM
Dato che si è parlato di Dragon che è un nylon da finali,aggiungerei anche che per la pesca alla trota,a differenza della pesca al colpo,l'80% delle rotture sono causate dallo sfregamento del filo con i denti del salmonide è per questo che spesso e volentieri un fluoro carbon,più resistente all'abrasione ma con tenute inferiori al nylon classici,ci permette più catture prima di rompersi ! :wink:
Chi si basa solo sul carico di rottura di pesca ne capisce poco per il semplice fatto che le varianti (come hai detto anche te...) sono moltissime... a partire dal nodo ! Cosa che durante i test non viene calcolato perchè le prove vengono fatte in assenza di nodi.... e chi non fa un nodo sulla sua lenza???? :wink:
Sicuramente, infatti il nodo gia è un "punto debole" del sistema, che non ti farà MAI ottenere lo stesso valore del test ISO. Io per la scelta del filo (con diametro minore possibile) mi attengo, grosso modo, a questa equivalenza, puramente indicativa:
peso della trota media che si può pescare + forza che può esercitare < carico di rottura del filo (iso)
anche se, alla fine, si tende sempre a far riferimento più al diametro del filo che al carico di rottura, visto che su fili "buoni", si è sempre abbastanza in sicurezza! Quindi la prova sul campo, come tu stesso dici, risulta inevitabilente il metodo migliore per scegliere un filo !!![]()
Jar
Postato 03 December 2009 - 19:54 PM
Postato 03 December 2009 - 23:56 PM
Il filo sottilissimo non migliora la rotazione dell'esca ma la rende il più naturale possibile.... come se non ci fosse un "filo" che ne modificasse i movimenti !Vi ringrazio per le risposte, molto esaudienti
. Del carico di rottura che si abbassa "al nodo", lo sapevo già...difatti mi interessava sapere più che altro cosa fosse il carico ISO, in quanto credevo fosse proprio indicativo della tenuta al nodo! Come dice Ferroforte, che è una persona del forum che stimo per le sue delucidazioni in ambito piscatorio sempre valide alla pari di etienn (eh sì, sono oltre 2 anni che frequento questo forum, pur essendomi iscritto solo ieri
), il filo in questione che ho menzionato lo uso per terminali da trota nella misura dello 0,14
. Tornando a noi: quindi in base a cosa mi consigliate di scegliere il monofilo per terminali? Mi piace avere una certa sicurezza in termini di tenuta, pur usando un filo sottilissimo che, da quello che so, migliora la rotazione dell' esca e, di conseguenza, la rende più adescante. Scusate se pongo domande magari per voi banali ma non sono tanto esperto di pesca, anche se di passione ne ho da vendere
.
Postato 05 December 2009 - 00:06 AM
Quindi mi consigli il fluorocarbon per costruire i terminali per la trota in laghetto? Pur avendone sentito parlare benissimo, non l'ho mai usato, essendo quasi un neofita...tuttavia leggevo nel web che il fluorocarbon ha il "vizio" di essere più "scomodo" per fare i nodi (perché è più rigido del normale nylon) ed ha un grado di affondabilità maggiore rispetto al tradizionale nylon, quindi ho sempre avuto un pò "paura" che ne perdesse l'esca in termini di "naturalezza" di presentazione, complicando le cose in caso di trote apatiche. Però se me lo consigli, e di certo hai molta più esperienza di me in laghetto, misà proprio che il mio prossimo filo per terminali sarà fluorocarbonIl filo sottilissimo non migliora la rotazione dell'esca ma la rende il più naturale possibile.... come se non ci fosse un "filo" che ne modificasse i movimenti !Vi ringrazio per le risposte, molto esaudienti
. Del carico di rottura che si abbassa "al nodo", lo sapevo già...difatti mi interessava sapere più che altro cosa fosse il carico ISO, in quanto credevo fosse proprio indicativo della tenuta al nodo! Come dice Ferroforte, che è una persona del forum che stimo per le sue delucidazioni in ambito piscatorio sempre valide alla pari di etienn (eh sì, sono oltre 2 anni che frequento questo forum, pur essendomi iscritto solo ieri
), il filo in questione che ho menzionato lo uso per terminali da trota nella misura dello 0,14
. Tornando a noi: quindi in base a cosa mi consigliate di scegliere il monofilo per terminali? Mi piace avere una certa sicurezza in termini di tenuta, pur usando un filo sottilissimo che, da quello che so, migliora la rotazione dell' esca e, di conseguenza, la rende più adescante. Scusate se pongo domande magari per voi banali ma non sono tanto esperto di pesca, anche se di passione ne ho da vendere
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Negli ultimi due anni mi sono convertito quasi totalmente ai fluoro carbon,non tanto per la loro invisibilità ma per la loro tenuta alle abrasioni.... Se peschi solo trote il mio consiglio è di buttarti su questo tipo di monofilo.... Provare per credere... Tieni presente che costa di più ma anche la resa è nettamente maggiore,servo solo un pò più di attenzione nel serrare i nodi ! :wink:
Postato 05 December 2009 - 08:43 AM
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