Invece sabato mattina dopo aver parcheggiato l’auto mi rendo subito conto che il programmato weekend di pesca sfuma tristemente di fronte a quella massa di acqua color marrone quasi rosso che scorre davanti a me trascinando con sé rami, tronchi e le mie speranze di poter pescare.
Dopo aver avvisato un paio di pescamici sullo stato dell’adige decido di rimandare la pescata alla domenica seguente; adige ovviamente non se ne parla, in fibbio non ho molta voglia di andare viste le alghe che stanno emergendo in superficie…rimane l’antanello, una bella risorgiva “minore” forse non frequentata dalla massa di pescatori ma che presenta alcuni spot molto interessanti.
Si snoda nella provincia a est di verona in un percorso abbastanza tortuoso attraverso campi e frutteti per poi confluire con il fibbio e gettarsi nel canale SAVA che finisce nell'adige.
I pesci presenti sono diversi:si va dalle trote fario (e qualche iridea), ai cavedani, barbi, qualche scardola, vaironi e persino qualche carpa e luccio nella zona più bassa.
Ecco qualche foto...





Stivali alla coscia, cannetta otto piedi, coda 4 qualche ninfetta e un paio di mosche secche...



Catturo tre trote fario con una ninfetta con pallina in tungsteno, trote in piena salute, che una volta allamate lottano con forza, una dai colori eccezionali: gialla oro e con delle pinne robuste e colorate.

Si merita un'altro scatto prima di essere liberata...

Faccio in tempo a pescare un cavedano, a farmene scappare un'altra pescando a sommersa con uno spinnerino e poi incontro un tocchista che ha una trotina nel sacchetto e che si lamenta del fatto che non c'è pesce (!).
Certo, se fosse gestito con un minimo di cura, anche questa bella risorgiva potrebbe essere un piccolo paradiso di pesca invece...

Chiacchiero un po' con questo pescatore e commentiamo l'operato dell'APPV... quando se ne va decido di tornare verso casa anche io..
Faccio l'ultimo lancio sotto dei rametti, dove ho visto salire una trotella e catturo l'ultimo pesce del giorno.
Aspettando che l'adige ci regali una chiusura come si deve...
carlo alberto