come promesso un po' di tempo fa sono qui a raccontarvi la mia avventura di pesca nella Foresta Amazzonica Brasiliana. Innanzitutto ci tengo a dirvi che ci sono andato poichè sono socio di una associazione onlus (AMAZONIA ONLUS www.italia.amazonia.org) per la salvaguardia della foresta e l'autosostentamento dei caboclos (popolazione locale, come anche gli indios) che vivono questa parte di foresta.
Negli anni siamo riusciti ad ottenere i posseos (possedimenti) di 178.000 etteri di foresta ovviamente intestati interamente alla popolazione locale, l'associazione non ha nulla! Innazitutto bisogna dire che ci vogliono 3 giorni di viaggio per raggiungere la riserva, uno di voli, ricordiamo che la tratta interna brasiliana Rio-Manaus sono 5 ore di viaggio, e poi due giorni di barca lungo il rio negro e il rio juaperi fino ad arrivare alla capanna (Maloca) della Riserva.
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Ovviamente non ci sono parole per descrivere quel paradiso naturale e quella fantastica gente che ha riempito il mio cuore. I primi giorni abbiamo mangiato della carne che avevamo comprato a Manaus ma poi quando è finita, lì non esistono congelatori, abbiamo iniziato a procacciarci il cibo. Essendo un riserva non si pratica la caccia (per preservare gli animali) e anche la pesca è molto regolamentata. Si pesca solo x mangiare e comunque non tutti i pesci, ad esempio il Pirarucu, pesce locale che arriva tranquillamente a 50 kg loro non lo pescano, poi basta andare a Manaus per trovarlo nei menù dei ristoranti ovviamente! Loro praticano per lo più due tipologie di pesca, con la fioccina come da loro tradizione oppure con la lenza direttamente in mano. Io per questioni di semplicità mi sono dedicato maggiormente alla seconda.
Vi allego delle foto, ovviamente essendo il fine quello di sfamarci non potevamo permeterci il C&R, quindi sappiate prima che tra le foto che allego cio sono anche quelli del pescato (ovviamente morto).
La montatura era al quanto semplice... si prendeva del filo, gli si metteva un amo (solitamente abbastanza grosso, non essendoci molta scelta in quanto a materiali) e si utilizzava come esca un pezzetto di carne o direttamente un pezzo di un altro pesce.
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Si usciva in canoa (pagoda) e si sceglieva il posto dove mettersi a pescare. ovviamente per poter rimanere fermi prendevamo i rami della vegetazione lungo il fiume e li mettevamo sotto il sedere. la tecnica di pesca era molto "semplice". si utilizzava una lattina come se fosse un mulinello al quale si arrotolava la lenza fino a legarla alla stessa. La tecnica di lancio era simile a quella del Lazzo... farla ruotare in aria finchè non prendeva abbanstanza forza, al chè si lanciava nella direzione desiderata fino a srotolare tutto il filo e rimanere con la lattina in mano. A questo punto diventava una vera a propria pesca al tocco! con una mano si teneva la lattina (x non perdere la lenza) e con l'altra si tevena il filo x sentire le tocche dei pesci.
Io per la maggiore ho pescato piranhas e barbados (simil pesci gatto). nel caso dei barbados la questione era più semplice in quanto avendo una bocca ampia come il gatto riuscivano ad ingoiare tutta l'esca e quindi ben più facili da catturare!!! per i piranha la questione era ben più complicata. L'esca era sempre ben più grossa della bocca di quei pesci quindi la tecnica era più delicata. col filo in mano bisognava sentire quando il pece iniziava a mangiucchiare il pezzo di carne (tanti piccoli morsi), a quel punto attendendo il momento buono bisognava tirare con tutta forza la lenza in un gesto molto diretto e improvviso tale da arpionare il pesce con l'amo. venivano sempre allamati in posti diversi del corpo, spesso nella zona esterna alla bocca. sicuramente una tecnica molto particolare. Le prime ferrate ovviamente andavano a vuoto ma poi capendo un po 'la situazione si è migliorato fino ad avere ottimi risultati. alla fine io ero quello che usciva sempre volontariamente in spedizione per procurare il pesce necessario ai nostri pasti.
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Dalla foto potete vedere il mio pescado di una uscita... sono barbados e piranhas... la lattina l'ho messa x le proporzioni oltre che come attrezzatura di pesca! calcolate che quelle lattine sono più lunghe delle nostre, quel piranha in particolare al quale l'ho appoggiata era 2 volte la lunghezza della lattina (una bella bestia!!!)
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il nostro scopo è stato raggiunto...
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Ragazzi vi assicuro che è stata un'esperienza fantastica... in un mondo unico.. per natura... per colori.. per odori..
Tutt'ora mi emoziono a scrivere queste righe, mi viene la pelle d'oca!! purtroppo quest'anno non sono riuscito a tornarci ma spero di poterlo fare al più presto! ho veramente voglia di rivedere i miei cari amici, ai quali mi sono affezzionato tantissimo!!!
Sono stato un po' stringato in questo racconto ma so che ci sarebbero talmente tante cose da dire che preferisco non dilungarmi... diventerebbe un libro!!!

heheehhee
Comunque chiunque volesse avere maggiori informazioni non ha che da chiedere!!!
Anzi ne approfitto per dirvi che sto per organizzare una nuova serata benefica, per raccogliere fondi per l'associazione.
La serata sarà qui a Milano.. vi aggiornerò appena decideremo la data. Siete tutti caldamente invitati! :wink:
Ora basta... perchè cresce La Saudade du Brazil!!!!!

Beijo