Dunque, da dove cominciare? Provo ad andare con ordine..
avrei un dubbio da esprimere, ma non e' la sede.
Allora mandami un MP, facciamo prima.
e in quanto ai capi in alto non serve che sia io a far nomi, c'e' una inchiesta in corso.
Ma io non ti ho chiesto i nomi dei capi, ti ho chiesto di fare i nomi dei "consulenti che, per tirar l'acqua al proprio mulino, hanno alimentato un inferno assurdo ed immotivato".
E l'ho fatto per una ragione ben precisa. Siccome io (e anche Federico) faccio parte della categoria dei consulenti di quel settore vorrei capire bene cosa e' successo. Se non altro per evitare di lavorare con colleghi dalla deontologia dubbia.
Sono accuse pesanti quelle che fai, quindi mi pare il minimo di chiederti di sostanziarle un attimo.
Capisci bene che un'affermazione fatta cosi', senza nomi e senza prove, e' anche un problema perche' scredita tutta la categoria. Cosa che non trovo giusto fare.
Insomma chi sono questi consulenti? Che acqua hanno tirato al proprio mulino? Come hanno alimentato l'inferno?
A domande risposte, grazie.
per inciso, c'e' da dire che sono noti i casi di tentativi di italiani di creare waller camp e simili regolari (all'epoca c'e' riuscito solo vitaliano daolio).
Si ma non fare confusione. Stiamo parlando di pesca di professione, cioe' di gente che pesca per vendere, e non di pescaturismo o guide di pesca.
Sono due cose abbastanza diverse.
Come dovresti sapere la figura della guida di pesca in Italia non esiste, quindi e' anche impossibile fare domanda per avere una licenza (e quindi e' anche impossibile che sia rifiutata). Neanche Daolio e' guida di pesca ma ha "solo" licenze per affitto imbarcazioni, navigazione, occupazione di specchio d'acqua.
Dopo questa discussione aspetto di sentire i nomi (e magari le motivazioni, ma al limite quelle me le trovo da solo) per cui le domande di licenze di pesca professionali sono state rifiutate a degli italiani e date invece a stranieri, come hai scritto.
sul discorso delle domande di licenza a, in teoria c'e' un problema: essere iscritto alla camera di commercio come impresa di pesca (ed avere la partita iva). gia' questo e' uno scoglio che ferma molti.
Beh, se non riescono ad avere i requisiti per presentare domanda ovvio che gliela rifiutano.
Ma se riescono a farlo degli immigrati mi pare strano che non ce la faccia un italiano. Che handicap ha?
Cioe' stiamo parlando di andare ad iscriversi alla camera di commercio (la' si apre anche la partita IVA). Non sono un esperto commercialista, ma immagino abbia dei costi, sia macchinosa ma non sara' mica impossibile come procedura (fino a qualche anno fa almeno si faceva online con una comunicazione unica). Soprattutto non sara' mica vietata agli italiani? No?
ora, mi sembra di essere al sodo della faccenda. non credo che gli ungheresi, anche quelli dotati di licenza, abbiano tutti la residenza italiana (gia' questo mette qualche dubbio in quanto il modulo per la licenza a prevede di indicare la provincia di residenza). ok, mettiamo che abbiano residenza e tutto il resto in regola.
vado alla seconda parte, spesso si trovano amettiere. benissimo
http://servizi.comun..._16-08-1993.pdf
e' prevista la lenza a mano, ma non le "juglines" o le amettiere fisse. e mi sembra che se ne trovino eccome.
Piu' che ammettere che siano in regola dovresti dimostrare che non lo siano. O lo faranno gli inquirenti che verificheranno che i dirigenti hanno rilasciato licenze seza requisiti.
Pero' in mancanza di informazioni direi che possiamo stare tranquilli che la residenza ce l'avevano.
Ma non capisco cosa vuoi dimostrare con la seconda parte. Che vengono usati sistemi illegali? E' il segreto di pulcinella, stiamo parlando di bracconaggio!
Per definizione il bracconaggio e' fatto con attrezzature illegali, o fuori dalle zone e periodi ammessi, oppure senza licenza.
Veramente non capisco dove vuoi andare a parare con questo discorso. Abbiamo gia' appurato che c'e' gente che pesca in maniera illegale,com dimostrano i controlli effettuati dalle forze dell'ordine.
Io sostengo che e' gente che pescherebbe in maniera illegale comunque, licenza o meno. Perche' e' gente che sfrutta una carenza di normativa e controlli in una zona degradata dal punto di vista ambientale e quelle sono cose che non si cambiano con una licenza in mano.
Sbaglio? spiegami perche'..
Edited by milofin, 24 June 2014 - 17:45 PM.