In questo post illustreremo il tratto basso-basso, dunque da Novara sino al confine con la Lombardia. Non parleremo del tratto Lombardo perché la tecnica e i pesci presenti sono gli stessi del tratto basso novarese. In questo tratto il torrente è caratterizzato dallo scorrere lento delle acque, dunque un habitat perfetto per i ciprinidi come carpe, cavedani e barbi.
Ultimo tratto Piemontese dell'Agogna, da Novara a Vespolate:
Qui non troviamo più le trote che non raggiungono il tratto da molti anni, ma bensì dei bei pesci grossi come le carpe e i rari lucci:
Dunque consiglierei di concentrarsi specialmente sulla pesca alla "signora baffuta" perché i lucci sono alquanto rari e difficili da prendere...
Però c'è sempre qualcuno, specialmente nel tratto inferiore di Novara (prima del depuratore, ovviamente), che pratica la pesca a questo bel predatore. Nel sopracitato tratto "inferiore prima del depuratore" ci sono tanti bei pesci come carpe, rarissime tinche e comuni carassi, forse un po odiati dai pescatori. Qui la stagione migliore è l'estate, perché fa caldo e le carpe mangiano ché è una meraviglia... Nella località "chiuson" (non andateci MAI da soli, gira brutta gente), poco distante da Novara, il torrente fa un salto e apporta un po delle sue acque alla roggia Caccesca. Voi raggiungete la località (depuratore di Novara) e attrezzatevi cosi:
1- canna fissa o mulinello (la seconda deve essere ben resistente);
2- il trecciato è il filo migliore, ami 18 o più grandi.
A fondo o col galleggiante se volete le carpe, mentre con galleggiante e canna fissa se volete i "pesciolini".
Come esca mais per le baffute mentre per i cavedani e altri bigattino.
Il tratto sopracitato richiede solamente la licenza governativa e non FIPSAS e varie.
Per quanto riguarda il luccio, la stagione migliore è sicuramente quella invernale. Lo troviamo che cerca le sue prede e dunque possiamo certamente catturarlo. Esca perfetta il vivo (cobiti, alborelle, ecc).
Dopo la teoria vi è la pratica dunque per le carpe fate così:
Nella stagione calda, il torrente si abbassa di livello ed ecco che spuntano i ciprinidi. Preparatevi bene e dovete avere a portata di mano un antizanzare, perché i moscerini mangiano di brutto.
Arrivati sullo spot, lanciate la canna nella corrente, e se l'avete a fondo, lanciate nella calma, vicino alle cannette (di solito le carpe sono sempre li) e aspettate. Quando vi abbocca, date una ferrata non troppo forte e non troppo piano, ricordatevi che l'amo deve avere una forza che permette di penetrare nel labbro o dove avete agganciato il pesce.
Per i pesciolotti, invece, prendete una canna fissa (3 m o 4) e pescate dove c'è il braccio morto.
Galleggiante con 0,50-1 m di fondo e con bigattino, lanciate nel suddetto braccio e aspettate. Le alborelle, cobiti, carassi, piccoli cavedani sono i pesci che si prendono di più, ma qualche volta avrete anche qualche sorpresina del tipo: tinche, carpe e anche cavedani di taglia notevole.
La lanca Agogna morta:
Si è creata durate lavori idraulici nel corso del torrente. Qui la carpa, la tinca, il cavedano ed il barbo sono presenti in quantità maggiore. La lanca è situata nel comune di Borgolavezzaro (NO) e di Nicorvo (PV). Ha un elevato interesse naturalistico ma si può anche pescare. Il ricambio dell'acqua, qui, è poco o nullo, quindi risulta tanto sporca. Armatevi di ami ed andate... gli ami non devono essere grossi vanno bene il 18, che è il migliore per cacciare i ciprinidi. Filo resistente perché le carpe sono di taglia notevole.
Con questo abbiamo finito il lungo discorso sulla pesca nell'Agogna... Spero sia stato interessante!
Questo post è stato modificato da malauros®: 08 February 2015 - 15:47 PM