Postato 03 November 2008 - 18:53 PM
La foto se non sbaglio corrisponde ad un manifesto di alcuni mesi fa... il messaggio dell'immagine non è quello di non utilizzare in maniera più assoluta qualsiasi tipo di carta, ma è invece quello di sensibilizzare lo SPRECO ENORME di carta.
Solo per fare uno stupido esempio: la sola carta stampata annualmente negli uffici pubblici e privati del nostro paese, che viene cestinata entro la prima ora, supera i 50 miliardi di pagine, uno spreco valutabile in quasi un miliardo di euro e in almeno UN MILIONE di alberi.
Lo spreco della carta: il 90% è destinato all'usa e getta !!
La sedia sulla quale ci troviamo. Il fazzolettino che abbiamo in tasca. La margarina in frigo (contiene olio di palma). E certo, anche il giornale che abbiamo sfogliato ieri.
Prima erano alberi, boschi, foreste.
Tutto regolare: si chiama sfruttamento delle risorse ed è cosa buona e giusta. Smettere di tagliare alberi e usare legno e cellulosa è impraticabile. A Johannesburg, però, qualcuno dirà che si dovrebbe impedirne il sovrasfruttamento e il taglio nelle aree protette.
Ricorderà che in 10 anni si sono persi circa 94 milioni d' ettari di foreste (pari al Venezuela) e che la produzione di legname ha raggiunto i 3.335 milioni di metri cubi.
Spiegherà che a volte il legno viene usato per produrre il superfluo: la metà del legno tagliato, per esempio, è trasformato in carta ma solo il 10% di questa serve a produrre beni durevoli come i libri, il resto è usa e getta.
Così, ampie porzioni di foreste se ne vanno per fare salvaslip o carta.
Le ricadute sono varie.
Da un lato ecosistemi degradati producono povertà, disastri, carestie, dall' altro si minaccia la biodiversità del pianeta, piante e animali.
Le specie viventi descritte sono 1 milione e 750 mila (ce ne sono altre, ma ignote) e gli studiosi ritengono che il 50% di queste siano contenute dalle foreste. Gorilla africani, tigri siberiane, fiori e piante endemiche.
Una via per tutelare le foreste è quella delle aree protette, che negli ultimi 30 anni sono passate da 3 a 12 milioni di km quadrati(grazie anche e soprattutto al WWF).
Proprio ieri il Brasile ha annunciato la creazione della più grande riserva naturale tropicale: 3 milioni 870 mila ettari (quanto la Svizzera) nello Stato di Amapa, Nord dell' Amazzonia.
Inoltre, da quasi 10 anni c' è un modo per non rinunciare ai mobili in legno massiccio, magari tropicale, senza contribuire alla deforestazione.
È il Forest Stewardship Council (Fsc), che accredita enti di certificazione terzi chiamati a seguire la gestione del patrimonio forestale e ogni anello della catena di trasformazione del legno. Chi compra prodotti con quel marchio sa che il legno o la cellulosa usate provengono da boschi e foreste certificate, dove il prelievo è effettuato secondo i principi della gestione sostenibile.
L' idea è quella di tagliare l' accrescimento annuo, l'«interesse», senza intaccare «il capitale naturale» .
Se 6 riuscito a leggere tutto ciò,mi scuso per essermi dilungato un pò troppo, ma io,da socio volontario wwf e greenpeace da oltre vent'anni(sto preparando pure la tesi su un argomento di questo tipo)non posso non sforzarmi di far capire a più gente possibile che il mondo sta subendo sempre troppi danni e la maggior parte della gente non ne è nemmeno a conoscenza
WWF FOR A LIVING PLANET