Ciao a tutti gli amici di PNet! Innanzitutto, devo scusarmi pubblicamente per la mia lunga assenza, o almeno per la mancata partecipazione attiva al forum...purtroppo con due bambine e col lavoro che nell'ultimo anno è diventato veramente molto impegnativo, anche volendo avrei avuto davvero ben poco da condividere con il gruppo...
La novità più significativa che mi riguarda, riferendomi all'aspetto alieutico, ovviamente, è che sono riuscito, insieme alla mia famiglia (padre/fratello) a coronare un sogno, ovvero l'acquisto di una piccola casetta al mare, che era per me un miraggio sin dall'infanzia. Grazie a questo acquisto, è anche cambiato molto il mio approccio alla pesca, che ultimamente, nelle poche occasioni disponibili, si è ovviamente concentrata sul saltwater.
Ed è proprio di mare che vi voglio parlare, ovvero della mia estate appena trascorsa...
E' ormai dalla scorsa estate che mi sono messo alla ricerca di pesci "importanti" a spinning in mare, abbandonando quasi completamente ogni altra tecnica (almeno in acque salate). Purtroppo fino a pochi giorni fa, nonostante le numerose uscite (con altrettante alzatacce!), sia sui lidi laziali che su quelli calabresi, ero completamente fermo al palo, incappottato fino alle orecchie. Ho comunque continuato ad insistere, provando, studiando i vari artificiali, perdendone più di qualcuno (anche in modo abbastanza rocambolesco, a volte), e finalmente durante la mia consueta vacanza estiva calabrese si sono visti i primi frutti.
Oddio...il primo non è stato proprio un granchè...
...un inc***atissimo...pesce lucertola!
Vista l'esca con cui l'ho catturato, sono quasi certo che ci si volesse fidanzare più che mangiarsela...
Tra il cappotto e questo la differenza non è poi molta, in effetti. Però evidentemente qualcosa si stava muovendo, e così un paio di giorni più tardi ho deciso di riprovare. Altro spot, sempre sulla costa jonica calabrese, ma stavolta molto meno "gettonato" dell'altro. Alle 5.30 sono in pesca, ma mi viene quasi voglia di andare via subito: il mare è molto mosso, c'è vento, ed ho difficoltà a lanciare e controllare i miei artificiali...poi "dicono" che i serra si beccano col mare calmo, quindi sembrerebbe proprio un altro cappotto annunciato.
Vabbe, l'alzataccia è fatta, ormai onoriamo comunque l'uscita. Inizio a lanciare i miei jerk, e dopo 7-8 lanci...c'è!!!! Incredibile!!! Il pesce combatte con foga, non si fa vedere, ma col mare mosso la mia Berkley 7-28gr è veramente messa a dura prova. Dopo una quindicina di secondi di adrenalina sono riuscito a portarlo nella risacca, ma una grossa onda me lo porta via. Ora, penso che molti di voi conoscano l'amarezza estrema che si prova nel sentire la lenza morta dall'altra parte, dopo aver iniziato un combrattimento con una bella preda. Ecco, io ero praticamente distrutto...dopo tanti tentativi, questo pesce perso sembrava un castigo divino!
Penso di aver tirato giù un buon 70% del calendario, e stavo veramente per smontare stavolta. Poi però ho pensato che se avessi mollato, forse sarebbe stato per sempre con lo spinning in mare, e allora ho ripreso a lanciare. I minuti passavano, ormai era giorno fatto, figurarsi se qualche altro pesce si farà vivo...poi con questo mare...
E invece, intorno alle 6.40 del mattino, lancio il mio Max Rap 130 poco oltre la risacca, laddove il vento contrario mi consente di arrivare. Un paio di giri di manovella, e proprio sotto l'onda...STRIKE di nuovo!!! La taglia sembra simile a quella del pesce precedente, ma stavolta il combattimento si svolge tutto negli ultimi 30m dalla battigia, in mezzo alle onde. La frizione, fortunatamente ben tarata, cede solo qualche cm di treccia sulle sfuriate peggiori, ma in complesso riesco ad avere il controllo della situazione. Il peggio arriva quando il pesce è ormai sul bagnasciuga, lo vedo ed è già una grande vittoria, ma è lì che il rischio di perderlo è massimo con il frangersi delle onde. Mi è venuta in mente la scena di Terminator: "Vivo o morto, tu verrai con me!": frizione completamente chiusa, sistema pescante usato a mo di argano, ho continuato a tirarlo finchè non era ad almeno 10m dall'acqua, al riparo da onde anomale e salti!!!
E finalmente eccolo, il bluefish, in tutto il suo splendore:
Qualche peripezia per slamarlo, con le mani che tremano ancora per l'adrenalina, e poi un pescatore (professionista) che stava sistemando la sua piccola barca proprio lì accanto, venuto a vedere la cattura, mi scatta anche una foto ricordo:
Che dire...un'enorme soddisfazione! Per i veterani dello spinning saltwater si tratterà sicuramente di una preda "ordinaria" (il peso era circa 1,2kg), ma per me ha un valore enorme. E decisamente, la voglia di continuare ad insistere con questa tecnica in mare è aumentata a dismisura. Certo, c'è la consapevolezza che mi aspettano ancora una miriade di cappotti...ma quando poi entra il pesce giusto...beh, ti ripaga di tutto con enormi interessi!
Vi lascio con qualche altro scatto della mia estate a pesca, ovvero alcune delle albe più belle che, grazie alla nostra passione, ho avuto il privilegio di vivere, tra San Felice Circeo e la Locride, e spero di non tardare troppo con il report di una nuova cattura!