7 risposte a questo topic

[TheKingOfCreek]

Salve pescatori! Oggi vi vorrei parlare di alcuni strani eventi avvenuti nel 2014 e nel 2015 nei laghi del Cilento, che per chi non la conoscesse è una zona montuosa e costiera della provincia di Salerno. In questi due anni in due paesi, entrambi montuosi, si sono verificati avvistamenti di una creatura, secondo i testimoni, simile all'estinto plesiosauro o al mostro di Loch Ness. I due paesi sono Ceraso e Cannalonga. Questi due paesi sono distanti tra loro circa 20km, ed entrambi presentano più di un lago sul loro territorio: 2 laghi a Cannalonga e 3 a Ceraso. I laghi in cui si sono verificati gli avvistamenti sono: il lago Petrosa o lago Fabbrica a Ceraso (il più grande dei 3 laghi di Ceraso, gli altri due sono il lago San Giovanni e il lago delle Fosse) e il lago Nocellito a Cannalonga (l'altro lago è il ben più grande lago Carmine).

 

Ricostruzione delle fattezze del mostro secondo gli avvistamenti.

 

Il Lago Petrosa a Ceraso.

 

Il lago Nocellito a Cannalonga, di questo lago non si trova nessuna foto.

 

Gli avvistamenti sono riportati dal giornale online ''la mandragola'' che è un sito molto affidabile e che ogni giorno riporta notizie reali di ciò che avviene nel Cilento. Sul sito viene riportata 4 volte la notizia di avvistamenti.

 

27 Agosto 2014

Spoiler

Ulteriori, recenti avvistamenti nel lago di Loch Ness in Scozia del
mostro che abita nelle sue acque hanno contribuito a farlo entrare ancor
più diffusamente nell’immaginario collettivo e nella cultura popolare,
tanto da farne un personaggio dei videogiochi e fattore di attrazione
turistica. Non pochi visitatori si recano sulle rive del lago scozzese,
armati di binocoli, attratti dalla speranza dell’apparizione, anche se
al largo, verso il centro del lago, di “NESSIE”,
come è familiarmente chiamata la mostruosa creatura che, secondo alcuni
scienziati, apparterrebbe ai rettili acquatici dell’era mesozoica,
precisamente ai plesiosauri, lontani parenti dei dinosauri, sempre uguali a se stessi e sempre presenti nei loro posti vincendo la sfida del tempo.

Il caso “NESSIE” può costituire un esempio
cui rifarsi per creare un’attrazione in grado di incrementare le
presenze turistiche nel territorio cilentano.

 

Nel bacino della diga Fabbrica nel comune di Ceraso qualcuno, nella
luce grigiastra dell’imbrunire, ha creduto di intravedere una massa
gibbosa che nuotava ondeggiando a fior d’acqua al centro del lago.
L’ipotesi più probabile è che, essendo stato il lago colpito da sterco
aviario, per le abbondanti defecazioni degli uccelli che lo sorvolano,
tale circostanza abbia potuto provocare mutazioni genetiche favorendo la
trasformazione, nel tempo, in plesiosauro di qualche biscia
d’acqua, o di qualche specie di ratto particolarmente sensibile agli
stimoli a una incontrollata crescita derivanti dall’effetto fecondante
del guano , in abbondanza tale da avere provocato l’inquinamento delle
acque lacuali. Resta esclusa l’ipotesi di trasformazione in megafauna
della lontra che, notoriamente, diserta le acque inquinate.

Un “NESSIE” cilentano può trasformare un
problema, qual è l’inquinamento da sterco aviario, in un’opportunità di
sviluppo turistico del territorio. E’ da auspicare che la ondeggiante
gibbosità intravista nell’incerta luce crepuscolare al centro del lago
sia per davvero la sagoma di un plesiosauro cilentano,
piuttosto che un cumulo di feci galleggianti, fluttuanti sotto l’effetto
dei primi venti del calar della sera, tali da avere ingannato gli
stupiti spettatori.

 

8 Ottobre 2014

Spoiler

Si sono ripetuti negli ultimi giorni ulteriori affioramenti nel Lago
Fabbrica di una sagoma lunga alcuni metri fluttuante al centro
dell’invaso che rassomiglia sempre di più al plesiosaurus,
essere antidiluviano della famiglia dei dinosauri che – com’è noto –
popolavano nel Cretaceo la zona collinare del Cilento, con particolare
concentrazione nei comuni di Magliano Vetere, Stio e Ceraso.

Gli scettici, per la verità non sottoscrivono a questa tesi ritenendo
piuttosto che si tratti soltanto di una illusione ottica, essendo più
verosimile che al centro del Lago si sia concentrata una vasta quantità
di guano dovuta alle defecazioni degli uccelli che ne sorvolano le
acque. Ma i sostenitori dell’opposta tesi, che giurano che nel Lago vive
un Nessie Cilentano, obiettano che le rondini sono ormai
emigrate da oltre un mese e tale circostanza rende inattendibile
l’opinione che la lunga e scura sagoma fluttuante al centro del Lago
possa essere frutto di concentrazioni di guano.

Una verità è certa, quella che le acque del Lago Fabbrica sono state
dichiarate dall’ARPAC non compatibili con gli usi irrigui, quindi devono
ritenersi pericolose per la salute umana.

 

Questo rende superata la querelle se l’inquinamento da colibacilli
sia procurato dal nugolo di rondini che hanno sorvolato fino all’agosto
scorso l’invaso o sia dovuto, al contrario, ai poderosi escrementi del Nessie Cilentano.

In ogni caso, se possono eventualmente soffrirne pregiudizio i
consumatori ai quali vengono ammanniti frutta ed ortaggi coltivati con
acque ritenute dall’ARPAC “non compatibili con gli usi irrigui”, ne
ricavano, comunque, un vantaggio immediato gli agricoltori, dal momento
che non hanno bisogno di somministrare concimi ai terreni provvedendo a
ciò, nel periodo estivo, le rondini che con le loro defecazioni
arricchiscono di sostanze organiche le acque del Lago e durante
l’inverno, in assenza di esse, provvedendo a ciò Nessie con i suoi generosi escrementi ad alto potenziale di concimazione. Il che giustifica anche i rincari del prezzo dell’acqua.

Grande vantaggio ne ricavano, infine, i flussi turistici sul territorio, costituendo il Nessie Cilentano ormai una godibile, diffusa attrazione.

 

27 Novembre 2014

Spoiler

Sfogliando gli scritti di Benard Heuvelnaus, uno dei massimi esponenti della criptozoologia
(che costituisce una branca specializzata della zoologia), è possibile
decifrare il mistero del lago Fabbrica di Petrosa (Ceraso) e del suo
singolare abitatore: plesiosaurus cilentanus, che da mesi incuriosisce (e impaurisce) i frequentatori delle sponde del lago gestito dal Consorzio Velia.

Dai primi avvistamenti, risalenti agli inizi di quest’anno, risultava
incerto se le gibbosità che apparivano al centro del lago
appartenessero al plesiosaurus oppure fossero immondizia fluttuante a seconda del vento e delle correnti. Ma l’emergere più volte della testa di Nessie
ha dissipato il dubbio. E’, ormai, certo che si tratti di una specie
lacustre della stessa natura di quelle avvistate nel lago Storsjön in
Svezia, nel lago di Loch Ness in Scozia, nel lago Okanagan in Canada.

 

 

Secondo E.L. Bonsfield, biologo marino e ricercatore del Royal
Ontario Museum, il mostro del lago Okanagan sarebbe conformato come un
grande animale acquatico con doppia gibbosità , avendo due gobbe l’una
dietro l’altra. Come il Nessie cilentano che ha spaventato a morte un
incauto pescatore il quale, catturata una carpa di grosse dimensioni, si
è visto strappato dalla mano la canna da pesca per il violento attacco
del mostro al pesce preso all’amo che, divincolandosi, ne aveva eccitato
l’assalto predatorio.

Secondo il parere degli esperti il Nessie del lago Fabbrica, battezzato col nome di plesiosaurus cilentanus,
avrebbe origini antidiluviane e, benché geneticamente di modeste
dimensioni, si sarebbe ingigantito nel corso degli anni nutrendosi di
una duplice singolare pietanza: del guano presente in gran quantità nel
lago che, stranamente, attira in modo abnorme gli uccelli provocandone
abbondanti defecazioni donde la presenza di ampie colonie di
colibacilli, e di una mistura di amianto e di bitume presenti in
abbondanza, secondo gli accertamenti dell’ARPAC e della Forestale, sulle
rive del lago, il che avrebbe provocato l’ingigantimento della
misteriosa creatura spostandone decisamente l’appartenenza dalla
microfauna lacustre alla megafauna, donde la sua pericolosità, ma
unitamente a essa l’interesse scientifico e l’attrazione turistica.

 

13 Marzo 2015

Spoiler

Le apparizioni di «Messie», il mostro del lago della diga Fabbrica,
hanno attratto l’attenzione su questo esemplare di plesiosaurus
cilentanus ormai acquartierato da tempo in quel di Petrosa di Ceraso
dove lo si vede spesso nuotare preferendo il centro dell’invaso, con
qualche sporadica apparizione sulle sponde per esigenze nutrizionali,
preferibilmente nelle ore crepuscolari e notturne.

E’passato in secondo ordine il ritrovamento dei resti di un altro
esemplare, anche se di modesta mole, di plesiosaurus affiorato di
recente nei pressi del lago della diga del Nocellito di Cannalonga.

Di fronte all’imponenza di «Nessie», grande più di un cavallo di
grosse dimensioni, il più dimesso lucertolone di Cannalonga aveva
raggiunto, all’incirca, le dimensioni di una capra.

Resta l’interrogativo, che affatica i paleozoologhi, del perché il
«Messie» cannalonghese si sia «fermato» nella scala delle grandezze
corporee alla taglia di un ovino, laddove il «Messie» del lago Fabbrica è
cresciuto sino a raggiungere le ragguardevoli dimensioni che lo
contraddistinguono e che suscitano in chi lo avvista rispettoso
interesse.

 

Secondo un orientamento che trae origine dalle testimonianze dei
coltivatori della zona, il plesiosaurus cannalonghesis aveva preso
l’attitudine di rifocillarsi con i frutti di una piantagione di «jojoba»
generosamente quanto sfortunatamente finanziata con risorse pubbliche,
che avrebbe dovuto produrre con l’intercessione di S. Bartolomeo e con
l’aiuto del buon xxx, anziché succhi di frutta, olio minerale
nell’ambito di una iniziativa sperimentale finalizzata alla
riconversione del Cilento da produttore di olio di oliva a produttore,
appunto, di olio minerale. La piccola «Messie» nottetempo incominciò a
nutrirsi di questi frutti. Le piacquero, la frequentazione notturna
divenne abituale. Poi la piantagione andò in malora e i rovi, pian
piano, presero il sopravvento, col duplice catastrofico risultato che di
olio minerale, a quanto risulta, non ne è stato prodotto neppure una
lattina e che «Messie», incapace di reperire sul territorio risorse
alimentari alternative a quelle cui si era assuefatta, ha visto
interrompersi il ciclo biologico regredendo anziché aumentare di taglia,
vittima dell’anoressia che l’ha condotta a morte.

Alla triste storia della «Messie» di Cannalonga si contrappone
quella, di tutt’altra portata, della «Messie» di Petrosa. Il lucertolone
del lago Fabbrica gode di ottima salute, con la felicità dei visitatori
che appostati attorno al lago sia con l’uso di binocoli che ad occhio
nudo si divertono a seguirne le evoluzioni soprattutto al crepuscolo
quando, affiorando dal fondo, si prepara a raggiungere le rive del lago
alla ricerca di cibo.

Per la «Messie» del lago Fabbrica non ci sono problemi di
sostentamento. La piantagione di pomodorini in fase di allestimento
nelle vicinanze del lago le assicurerà un vitto ben più sicuro e
appropriato di quello che la fallita piantagione di jojoba potè fornire
alla sfortunata sorella minore di Cannalonga.

Questa è l'ultima volta che si parla del mostro di Petrosa.

 

Bisogna dire che questi due laghi sono davvero piccoli per sostenere una popolazione di plesiosauri o di qualunque grosso animale, al contrario di Loch Ness. Nell'ultimo racconto viene detto che questi due animali si nutrono anche di frutti, ma i plesiosauri non erano pescivori? Sempre nell'ultimo si parla del fatto che del fatto che l'animale del lago Nocellito sia morto, è stata ritrovata una carcassa? Comunque è ovvio che il mostro del Nocellito, sempre che sia esistito, aveva dimensioni minori: il lago era molto più piccolo. Il fatto strano è che questo è l'unico sito a parlare di questi avvistamenti, nonostante sia molto affidabile... Il mostro comunque non potrebbe mai essere un plesiosauro che si è ''infilato nei laghi'' mentre ''usciva'' la terra emersa, essendo dei laghi artificiali però formati grazie ai fiumi.

 

Voi cosa ne pensate? Sono mai accadute cose del genere da voi?

Questo post è stato modificato da TheKingOfCreek: 15 May 2016 - 14:53 PM

[doppiorhum]

chissà se ci dà alle swim....     

 

a parte gli scherzi, in un piccolo lago non dovrebbe essere complicato svelarne la presenza, probabilmente, e aggiungo fortunatamente, non desta più interesse una cosa del genere altrimenti erano razzi amari per il "mostro" (a me pare che i mostri stiano sulla terra ferma e camminino su 2 zampe) sempre ammesso che sia tutto vero.

[walter]

dire che non capite nulla e' riduttivo.

 

nessie esiste e vederlo e' facilissimo

 

https://www.visitsco...tours-tastings/

[Davide384®]

Se è una diga escluderei l'ipotesi che esista veramente qualcosa, perchè prima che si fosse fatta la diga lì probabilmente non c'era un r@zzo magari un ruscello, ed è piuttosto difficile nasconderci un plesiosauro...

[Davide384®]

P.s. leggo solo ora le ipotesi di mutazione e mi sto ribaltando dal ridere

[andreamon]

Fantastico 😂

[TheKingOfCreek]

Se è una diga escluderei l'ipotesi che esista veramente qualcosa, perchè prima che si fosse fatta la diga lì probabilmente non c'era un r@zzo magari un ruscello, ed è piuttosto difficile nasconderci un plesiosauro...

prima ci passava il fiume che ancora oggi serve ad alimentare il lago, ma sicuramente é troppo piccolo per creature del genere

[walter]

quel cososauro basta solo evocarlo correttamente. ad esempio cosi'

 

http://www.agraria.o...cilento-doc.htm