…e finalmente, dopo tanti report goduti qui sul forum, in cui ho assistito a fantastiche aperture in compagnia, piccole spedizioni e ovviamente lacustri, riesco anche io a ritagliarmi una giornata e mezza per partire alla volta di questo bellissimo lago, e “misurarmi” in questo particolare spot.
L’idea iniziale era di partire da solo (purtroppo diverse volte un amico mi ha dato “buca”), e dedicare un paio di giorni pieni, cercando di stare il più possibile in pesca…ma poi…ma poi…come si fa a lasciarle a casa?!?!? Certo, in questa stagione non c’è molto da fare, le temperature sono ancora basse anche per fare delle belle passeggiate…ma comunque cambiare aria fa sempre bene! La piccola poi vuole pescare!
A questo punto, “obbligo” mia moglie a prendersi almeno mezza giornata del venerdì, così da arrivare nel tardo pomeriggio con calma e prepararsi per quella che sarà la grande giornata da sfruttare, il sabato, da mattina a sera!
In mattinata preparo le mie quattro cose e carico la macchina…una pizza al volo, passaggio dall’asilo a prendere la piccola e via!
Partenza non delle migliori…maledetta A4 …a Bergamo autostrada bloccata causa incidente…e già i minuti passano inesorabili…per fortuna non sembra nulla di grave! Però sono il primo della fila…al via della polizia…chilometri di strada liberi, stile ferragosto!
Poi per fortuna il viaggio prosegue bene, si inizia a salire tra i piccoli paesi attraversati dalla statale, per poi arrivare e costeggiare il bellissimo lago di Idro…e già ci scappa un pensierino per una futura gitarella!
Siamo quasi in valle, tra gli accesi colori delle abitazioni locali, troviamo anche diverse distese di neve, presumo non recente, ma di ormai passate precipitazioni.
Dopo circa tre ore siamo a destinazione…tappa al centro turistico per i permessi e via in albergo: ho scelto un alloggio comodissimo, praticamente adiacente alla spiaggia del lago! La vacanza sarà brevissima, quindi volevo meno sbattimenti possibili…del tipo: mi alzo, mi vesto, prendo l’attrezzatura, faccio le scale e comincio a lanciare!
Esco ad ammirare il lago ed il paesaggio circostante: fantastico! Il silenzio intorno allo specchio d’acqua è quasi surreale, finalmente si entra in un’altra dimensione.
Preparo rapidamente l’attrezzatura prima che faccia completamente buio (dovevo solo legare il moschettone al terminale! ), e mi preparo per la cena! E chi se lo aspettava di mangiare così tanto? Primo,secondo, contorno e dolce…porzioni che si potrebbero tranquillamente dividere per due…il tutto condito da dell’ottimo vino rosso…il passo dal tavolo al letto è stato breve ma faticoso…
Notte insonne, la piccola non ne vuole sapere di dormire da sola e finisce nel mio letto: dopo 7 ore di calci e pugni, decido per la mia incolumità, che forse è meglio alzarsi ed andare a pesca!
Esco al cambio luce preciso, lago immobile, cielo coperto e assenza totale di vento. Sono solo, nessuno nei paraggi, ho la possibilità di muovermi per diversi tratti del lago.
Si comincia…e non so, ho sin da subito una sensazione strana…sono a “lacustri”, ma non mi trovo nelle solite condizioni in cui sono abituato a cercarle il più delle volte.
Cerco di adeguarmi alla situazione, i lanci partono ritmici,cadenzati: solito approccio in due fasi ben distinte per ogni tratto sondato.
Passano pochi minuti e la canna si pianta di colpo, non ferro nemmeno, il complesso canna-treccia-ancoretta nuova, fa il suo dovere da solo! Si difende bene, ma la porto a guadino abbastanza rapidamente!
Taglia media, sui 40 cm, ma come sempre vestita elegantemente dell’argento migliore! La libero subito dall’artificiale, foto ricordo e via di nuovo in acqua! Saranno passati si e no 15 minuti, e ho una lacustre a segno…
Mi sposto lungo la riva, oramai si inizia a vedere abbastanza bene tutto lo specchio d’acqua, riesco a scorgere l’ondulante “flashare” appena sotto la superficie a diversi metri di distanza: e come per magia, dietro una sagoma nera che segue, non attacca! La invoglio un attimo, jerkatina leggera, pausa in caduta, due sussulti di richiamo e ci casca in pieno: questa situazione si ripeterà diverse volte.
Intanto il sole si alza e cerca di farsi spazio tra le nuvole: è ora di rientrare per la colazione!
Ristorato dai fantastici croissant alla marmellata ed un buon caffè, decido, visto che il tempo lo permette, di far provare anche Veronica, che non perde occasione per fare due lanci! Ci prova per poco a dir la verità, qui non siamo a Parcolaghi per sua sfortuna, e dopo qualche recupero a vuoto decide di mollare il colpo!
Ne approfitto per concludere la mattinata prima del pranzo: mi viene a trovare una lacustre al limite della misura, che torna in acqua velocemente.
A pomeriggio affiorano i primi segni di stanchezza, quindi girettino con la famiglia per poi tornare battagliero nel tardo pomeriggio. La situazione cambia, il cielo si copre nuovamente, e si alza un discreto vento da Est. Cerco un punto con il vento perfettamente in faccia e riparto concentrato: perdo qualche metro d’acqua, ma pesco con treccia “lineare” senza pancia. Non passa molto ed avverto la prima strattonata, seguita da altri rilasci.
Per oggi basta così: depongo le armi, doccia calda e sfatto come una mela cotta mi accascio sul divano in sala ristorante, la faccia dice tutto…e dovevo ancora soccombere sotto i portentosi piatti dello chef!
Non mi capitava di cadere in un sonno così profondo alle 21.30 di sera da non so quanto tempo, ma è successo! Neanche la sveglia ho fatto in tempo a mettere, ma alle 4.30, ormai ben riposato, ero con gli occhi sbarrati a guardare il soffitto della camera, ad attendere l’alba. Purtroppo ho pagato pegno, mal di testa alle porte, la giornata si preannuncia tutt’altro che facile.
Alle 6.15 sono comunque in riva al lago, col buoi, pensando che un po’ di aria fresca sarebbe bastata come anestetico, ma mi sbagliavo! L’aria era gelida, e non ha giovato proprio per nulla! Pesco infastidito dal dolore, che dimentico per pochi secondi solo quando poco dopo, il cielo si infiamma all’improvviso…sono incantato davanti al dipinto!
Tiro un sospiro, sollevato del fatto di aver potuto godere di questo momento, e riprendo a lanciare: è tutto bloccato…si è ghiacciato tutto, treccia, anelli: con le dita sciolgo il possibile e cerco di ripartire, ma faccio fatica, c’è una leggera brezza che fa gelare tutto all’istante!
Essendomi completamente estraniato dal mondo civile, mi ero anche dimenticato che fosse domenica, e nel frattempo arrivano orde di cagnottari e tanti altri spinner che si piazzano un po’ in tutti i punti del lago. Io che sono “solitario” inside, mi sposto subito, approfittandone anche per cercare una zona riparata dall’aria, oltre che lontana dal vero e proprio bombardamento che si stava verificando sullo specchio d’acqua! La trovo, qui riesco a stare in pesca senza problemi, e in attesa della colazione riesco a guadinare altre due argentee abitanti del lago.
Chiudo in anticipo, il fastidio è davvero tanto, e me ne torno al calduccio in albergo. Smonto tutto e chiudo qui la mia prima esperienza a Ledro, è andata bene, male, nella norma? Non ho altre esperienze passate per dare giudizi a riguardo…ma comunque mi sono divertito e rilassato, e questo è il primo fondamento che cerco nella pesca!
Vi lascio giusto qualche foto di alcune catture, e delle due accompagnatrici ufficiali, che mi seguono a ruota nelle piccole gitarelle fuori porta, senza mai lamentarsi del tempo che dedico alla mia passione!
Questa la cronaca del weekend trascorso in riva al lago!
Ora passiamo a qualche nota tecnica. Il lago, che non avevo mai visto prima, secondo me era un po’ basso di livello, ma potrei sbagliarmi.
Ho usato la mia solita attrezzatura, per molti non la canonica da lacustri: monopezzo 6.8’ da 3/8 abbinata al Rarenium 3000, caricato con Power Pro 10 libbre e terminale in fluoro dello 0.22
Come esche ho portato pochissimo, qualche ondulante di peso compreso tra 10 e 15 grammi, alcuni lipless e qualche jerk minnow, tutti armati di ancorette, e nonostante questo, tutti i pesci sono tornati in acqua. Questo è stato agevolato dal fatto che le catture sono avvenute solo con i ferri, quindi con una sola ancoretta non ci sono stati danni ulteriori! Le allamate poi sono state tutte “normali”, nessuna ingollata!
Ho provato in diversi spot e a tutte le profondità, la maggior parte degli attacchi sono avvenuti nei primi strati superficiali dell’acqua, molte invogliate con recuperi “allegri” e stimolanti…
Alba e tramonto i momenti top, come sempre, anche se il momento centrale della giornata,ha dato delle belle sorprese. Ho catturato sia in condizioni di brezza che in condizioni di calma piatta, ma ovviamente nei momenti subito antecedenti e successivi al cambio di condizione, in fase di piena stabilità, l’attività calava parecchio.
Dopo le prime catture, appagato, mi sono dedicato alla ricerca di qualche big usando minnow più generosi e jerk, ma non ho avuto riscontri!
Appunto…dopo le prime catture…ho smesso anche di fare foto, ho agevolato il rilascio, la taglia era più o meno sempre quella, tra i 35 e i 40 cm…qualcuna era anche più piccola e qualcuna leggermente più generosa, ma siamo li.
Avevo atteso da tempo l’opportunità di lanciare in questo famigerato lago, ci sono riuscito e ho ottenuto anche dei discreti risultati…ma…c’è un ma...la vera sfida alla lacustre dei grandi laghi del nord, per come la vivo io, già mi manca…il vento, la pioggia, le onde...i cappotti sempre più pesanti, tutto questo per riuscire a vederla anche solo una volta!
P.S. per dovere di cronaca, ho preso insulti dal gestore dell’albergo, che ovviamente non concepiva il C&R! Si era anche offerto di “pulirle" e conservarle tutte fino alla mia partenza, pur di farmele portare a casa!