Nei mesi scorsi ho voluto sperimentare un po' e così ho cercato di
costruirmi una swimbait che fosse piccola (per usarla a cavedani e
trote), che nuotasse bene e che fosse anche realizzabile in serie usando
resina epossidica colata in stampi.
Sono partito facile provando
una due pezzi che finita fosse meno di 6 cm: con un po' di lavoro e di
aiuto trovato in diversi tutorial pubblicati (primo fra tutti quello del "solito" e bravissimo Lippus) sono arrivato ad un paio soluzioni buone sia per nuoto che per dimensioni.
Una è già realizzata in resina (quella a sinistra), cioè è uno dei miei
minnow modificato nel peso e nella proporzione resina pura/resina
addizionata; l'altro, quello a destra, invece è in balsa. Dopo averle
provate per un po' di uscite (facendo attenzione a non perderle), ho
deciso per la prima a sinistra e quindi l'ho utilizzata come master per
farne uno stampo. La difficoltà naturalmente sta nel gestire i due snodi
centrali che devono trovare alloggio uno nello stampo superiore e uno
nella valva inferiore (almeno questa era la mia idea). Purtroppo la
distanza fra i due snodi è nell'ordine del millimetro e mezzo e dunque
non sono riuscito a ricavare una valva integra al punto da poter
alloggiare lo snodo: la gomma avendo poco spessore si strappa e non
regge l'uscita del master. Avrei potuto cambiare master ma - essendo
pigro - ho invece optato per far diventare la swim un semplice snodato.
L'artificiale l'ho usato un paio di volte e ha bucato un cavedanello ma penso che il suo meglio lo darà col ritorno della bella stagione.
Nel frattempo, visto che fa freddo, ho cominciato a lavorare anche su
qualche artificiale più piccolo, pensando che la minor dimensione adesso
mi aiuterà con i cavedani e poi in primavera mi darà una mano con le
trote.
Sono partito con un 4 cm che volevo capace di nuotare subito e bene anche recuperato in favore di corrente
Come si vede l'estetica non è ilo mio forte però Checco (così l'ho chiamato) fa il suo dovere alla grande e alla prima uscita
ha avuto la fortuna di bucare subito, anche se un po' fortunosamente
(xulo insomma). Di bello comunque ha che nuota largo e bene,
sfacciatamente diciamo, quindi fa quel che deve fare.
Sottolineo che questo è la prima produzione che realizzo usando stampi pensati per le pale in elastomero (vers. 4 quindi
Come si vede la pala è sottile, abbondantemente inferiore a 2
millimetri di spessore, ed è piuttosto trasparente, paragonabile a
quelle colate in epox, anche se meno del policarbonato.
Pensando al futuro poi ho lavorato un po' a scendere e ricordandomi le "caccole" del mio amico Paolo, ho pensato di farmene anche io qualcuna.
Si tratta di un 3 cm detto Cocco e un 2 cm detto Chicco, entrambi hanno già bucato
anche se ho appena iniziato ad usarli: non sono niente di speciale,
sono ottenuti in resina col solito procedimento vers. 4 dunque anche
questi hanno la pala in gomma e scheletro di lexan.
In questa
versione affondano poco, tra i 50 cm ed il metro e hanno un bel nuoto
non troppo frenetico, come piace ai "miei" cavedani. Il principale
vantaggio - almeno per me - è che una volta ottenuti i master di
entrambi, lo sbattimento per gestire oggetti così piccoli diminuisce
grazie alla produzione in serie.
A questo punto però mio figlio è
venuto in garage e vedendo quello che facevo mi ha chiesto e così gli ho
spiegato la mia matematica per cavedani e trote e alla fine lui mi ha
domandato: allora perchè non fai anche quello da 1 cm?
Giusto: perchè non lo faccio?
Qui per me che sono un neofita è stato difficile, molto più del solito
tanto che per ottenere un master in balsa che nuotasse bene ho dovuto
fare 4 o 5 aggiustamenti all'oggetto iniziale e anche piegare la pala
modificando la solita angolazione che uso. Comunque alla fine ci sono
riuscito e così ho fatto lo stampo e ho iniziato a produrlo in serie,
sempre resina + elastomero per la pala.
Ora questo Chicchino (così si chiama) è l'unico che non ho ancora
provato sul serio e dunque non ha ancora bucato niente, anche perchè da
usare non sarà proprio facile visto che con la mia normale
attrezzatura da cavedani riesco a lanciarlo a malapena a 10 metri di
distanza. Però non dubito che avrò l'occasione di sfruttarlo in pieno,
magari anche facendone una versione superpesante da gestire sul fondo a
saltelli..... vediamo.