Non ti posso aiutare per l'Iseo, l'ho frequentato solo con il Kayak, ma senza canne. Però ho fatto per anni spinning sul Garda, che non credo sia molto diverso, prima di passare ai laghetti, quindi posso dirti cosa facevo. Pescavo da riva o dentro l'acqua, con gli stivaloni, e battevo le zone a ridosso dei canneti, lanciando vicinissimo e costeggiandoli, o attorno e sotto strutture in acqua (pontili, piloni, barriere frangiflutti...). Come esche tanta roba rigida come minnow, crank, a volte popper quando gli altri non davano risultati, e ogni tanto qualche siliconico innescato a texas rig, con la punta dell'amo non fuori e una mezza olivetta in testa per dare peso, che cambiavo a seconda di quanto volevo affondare (sia imitazioni realistiche di pesci che forme fantasiose, falcetti a coda singola, doppia, piccole specie di ranocchie...). A volte vermoni sempre in silicone, innescati al centro o a texas rig, senza piombi, lasciati cadere fra i canneti e agitati con leggeri colpi di cimino, seguiti da lunghe pause, per stuzzicare soprattutto i persici. Più raramente cucchiaini, a paletta singola o doppia, o qualche spinnerbait, per lo più autocostruito, ma sempre con risultati deludenti. Con questi artificiali potevo battere senza problemi dalla superficie a un paio di metri sotto. Se volevo andare oltre allora ho sempre usato siliconici con ami a testa piombata (ne avevo comperati centinaia di tipi diversi in Inghilterra, di tutte le misure e forme),e raramente esche rigide con un piombo (lenza, piombo, chicco di silicone, girella, finale fluorocarbon e artificiale). In quel modo riuscivo ad andare molto profondo. Naturalmente devi fare attenzione agli incagli usando ami antialga (io facevo l'antialga fai da te alle ancorette usando un nylon del 030, funzionava abbastanza bene, o sostituivo l'ancoretta originale con una antialga, sempre prese in bulk dall'Inghilterra via Ebay). E poi naturalmente mobilità, continuare a muoversi, facevo spesso anche sei o sette km in su e altrettanti tornando. Come recupero provavo prima normalmente, recupero regolare a velocità media, contando sui movimenti dell'esca, e se non funzionava allora iniziavo a sbacchettare, andare prima veloce poi lento, pause, spostamenti a destra e a sinistra... Come dimensioni sono sempre stato basso, mai oltre una decina di cm di artificiale, arrivando anche ad usare i mini crank da 2,5 cm. In Kayak più o meno la stessa cosa, lanciando da fuori verso rive, e aggiungendo qualcosa di jigging, usando un ecoscandaglio per trovare fosse, tronchi, pareti sommerse, ma poco e con risultati deludenti (e con un paio di capottamenti in pieno inverno che mi hanno fatto passare la voglia
). Come prede, soprattutto bei persici reali, qualche persico sole da foto, cavedani, poche trote, ogni tanto una specie di boccaloni (ma con attrezzatura piccola è sempre quasi impossibile prenderli).
Spero di averti aiutato!