Ciao, bisogna considerare il fatto che i coregoni sono pesci molto lunatici, basta un raggio di sole in una giornata nuvolosa o un po' di nuvole che coprono il sole per qualche decina di minuti per cambiare le carte in tavola, io li pesco da circa 15 anni e devo ammettere di non essere ancora riuscito a capire alla perfezione il loro comportamento. Capita delle volte che nelle prime ore del mattino siano assatanati e mangiano senza troppi pregiudizi, poi .......verso le 10.00 si calmano e fino alle prime ore del pomeriggio fatichi a vedere delle mangiate, ma potrei stare delle ore a descrivere i loro bizzarri comportamenti senza venirne a capo.
Per quanto riguarda la pesca, l'importanza maggiore secondo me è da attribuire alla forma dell'esca, il colore può fare la differenza ma solo se è abissale, ad esempio pescando con mosche molto chiare o molto scure si possono avere differenti risultati, ma la maggior parte delle volte è solo un fattore psicologico, mentre ho notato che la dimensione dell'esca, la sua silhouette e soprattutto il movimento impressogli, fanno veramente la differenza.
Molte volte gradiscono esche cicciottelle, molto corpose con una testa ben marcata, soprattutto nei periodi caratterizzati da molta schiusa in superficie, altre volte le preferiscono magre, molto sottili quasi come se fossero dei semplici ami colorati. Il fatto di aver sostituito la dimensione dell'amo con conseguente inizio di catture, può essere determinato dal fatto che le esche presenti somigliavano di più a quelle presentate in un secondo momento, comunque la pesca del coregone è una tecnica dove la "testa" (intesa come concentrazione e fiducia di quello che si sta facendo), è l'esca migliore di cui disporre, abbinata ad una valida e sensibile attrezzatura per percepire "impercettibili" tocche che il "pesce del diavolo" da per far notare la sua presenza, perchè il coregone molte volte è quasi come un fantasma, non lo vedi sull'eco ma puoi vedere le abboccate e se non vedi neppure quelle, non è scontato che non ci sia, lui tocca e ghermisce le esche, ma purtroppo molte volte noi non lo sentiamo e l'istinto in questo caso vince, meglio una ferrata a vuoto che stare ad aspettare che la punta della canna si muova.
Un saluto, Pedro. 