I preservativi e gli anticoncezionali ? "Un'emergenza ambientale"
Pensiero Scientifico - Mer 31 Ott - 09.26
C'è un'emergenza ecologica della quale nessuno parla: l'inquinamento da profilattici. Da un punto di vista ambientale, dare fuoco a fiori e piante o usare un preservativo di gomma che impiegherà anni per biodegradarsi, passando nei nostri scarichi fognari e finendo in mare aperto, è esattamente la stessa cosa. Lo sostiene il giornalista specializzato in temi ambientali Ethan Greenhart nella sua rubrica Ethical Living, pubblicata in Italia dalla rivista Internazionale.
"Cos'è un preservativo? È un pezzo di lattice intriso di un detergente non ionico, spermicida, che contiene un composto sintetico chiamato Nonoxynol-9. Si tratta di un alchilfenolo etossilato sintetizzato in laboratorio inserendo una catena idrocarburica con nove atomi di carbonio sull'anello del fenolo. In sostanza, è roba chimica. E sappiamo tutti molto bene quale minaccia rappresentino le sostanze chimiche per l'ambiente e gli animali", sostiene Greenheart.
"I profilattici", si legge nell'editoriale, "sono un affronto alla natura. Tanto per cominciare, il lattice di cui sono fatti è ricavato dalla linfa dell'albero di caucciù, un'essenza della regione brasiliana del Parà, estratta incidendo profondamente il tronco di queste piante. Come se non bastasse, i preservativi in lattice sono addizionati con agenti stabilizzanti, conservanti e vulcanizzanti (per renderli più resistenti), tutti prodotti sinteticamente. La presenza di questi additivi rende non biodegradabili i profilattici, che una volta abbandonati nell'ambiente o negli scarichi fognari finiscono spesso negli oceani, dove vanno a ricoprire barriere coralline e praterie sommerse. La produzione dei preservativi, quindi, favorisce la distruzione degli ecosistemi marini. Anche prendere la pillola non è una buona idea. Il contraccettivo femminile per eccellenza, infatti, non solo è stato testato sulla pelle di milioni di cavie animali, ma continua a distruggere la vita di tante bestie innocenti. Secondo alcuni ricercatori canadesi, i residui di pillola contraccettiva che finiscono nelle acque dei bacini idrici possono provocare modificazioni sessuali nei pesci maschi. Dopo avere introdotto alcune compresse a elevato dosaggio di estrogeni in un lago dell'Ontario, gli esperti hanno rilevato che tutti i pesci maschi del lago si erano femminilizzati. Alcuni avevano perfino cominciato a sviluppare uova nei loro testicoli".
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