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Ripopolamento Coregone


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8 risposte a questo topic

#1 Turbina

Turbina

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Postato 09 January 2013 - 14:21 PM

Buongiorno Sig Ielli.

Durante le vacanze natalizie mi sono imbattuto in una discussione riguardante il ripopolamento della specie Coregone nel lago di Santa Croce. 

Mi è stato comunicato che il pescato usato per la raccolta delle uova e per la fertilizzazione viene killato. Quanto comunicatomi è che tale specie, dopo aver subito la spremitura, non riesce a sopravvivere se riportata nel habitat naturale. Può confermare?

Nel caso di spremitura di 1000 coregoni, quant’è indicativamente la resa fra uova in coltura e uova schiuse?

Quant’è la % di sopravvivenza degli avanotti?

In soldoni, vale la pena killare 1000/2000 coregoni per ottenerne, a parità di tempo, altrettanti?

Ringrazio anticipatamente.

Michele F.


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#2 Federico Ielli

Federico Ielli

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Postato 09 January 2013 - 16:12 PM

Presumo che la specie considerata sia Coregonus lavaretus o lavarello, ma anche trattandosi dell'affine, ma più piccola, bondella (Coregonus oxyrhynchus), le cose non cambiano di molto. Il fatto che i riproduttori vengano sacrificati può dipendere da due cose. La prima è una possibile convenzione con i pescatori di professione locali (se esiste una cooperativa), che portano il prodotto fecondato ma trattengono i riproduttori per scopi commerciali; la seconda, effettivamente, visto che  i pesci sono pescati con reti, è l'elevata mortalità dei soggetti dopo la cattura e la spremitura. In tal modo, comunque, si riducono in entrambi i casi gli stock naturali e, di conseguenza, la riproduzione spontanea, che è sempre la migliore. Le scelte gestionali, comunque, dipendono molto dalla tipologia/produttività dei singoli ecosistemi: sono perciò da valutare volta per volta. E' chiaro che incidono anche le scelte politiche e l'economia locale. Mi chiedi poi quante uova schiudano. Diciamo che la percentuale in impianto, a seconda della correttezza delle pratiche (fecondazione artificiale/incubazione in vasi di Zug), variano dal 50 al 95%, (considera che i coregoni hanno una elevata fecondità relativa, pari a 25/50.000 uova/Kg di peo corporeo e che maturano sessualmente al secondo anno di vita, a taglie comprese tra i 28 e i 31 cm LT; i numeri a questo punto te li puoi calcolare tu......), mentre la percentuale di sopravvivenza degli avannotti, sino a riassorbimento del sacco vitellino, varia tra l'80 e il 95%. Spesso si sceglie questa taglia (5-6 mm) per l'immissione. Però le giovani larve in ambiente naturale sono spesso destinate a una durissima selezione durante il primo anno di vita. Per tali motivi sarebbe bene portarle a taglie più resistenti in gabbie galleggianti o in acquari alimentati con acque del lago, sino a 4 mesi di vita (6 cm ca. alimentandole con Daphnia o Cyclops). Sperimentazioni nell'incubatoio di Bardolino (L. di Garda) riferiscono di una mortalità di circa il 21% per giovani coregoni di questa taglia, ottimalmente alimentati. Le considerazioni finali le lascio ovviamente a te.

PS: i coregoni in Italia sono specie alloctone, ancorchè acclimatate da tempo. La loro conservazione, pertanto, non ha alcun risvolto naturalistico, ma esclusivamente commerciale e alieutico.


Federico Ielli

#3 Turbina

Turbina

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Postato 10 January 2013 - 02:30 AM

Grazie infinite della risposta. Facendo un calcolo spanno metrico, considerata la spremitura di 500 coregoni, nel peggiore dei casi, si immetteranno 4Mio di avanotti. La mia domanda è nata dal fatto che quest’anno, nel bacino nr.7 Alpago (BL),  ci sono le elezioni del nuovo organo direttivo del bacino. Si vedono contrapposti due gruppi, uno a favore del nuovo centro ittiogenico e l’altro contro. I dati presentati indicano una % di sopravvivenza finale del circa 3%. Questo dato è da intendersi considerando la quantità di avanotti che raggiungono l’età adulta con dimensioni > 35cm. In questo caso, considerata l’ipotesi peggiore,si avrà comunque una quantità di circa 120mila coregoni adulti annua. A questo punto i dati confermano la mia battaglia affinché il centro di ripopolamento continui con la sua attività e magari continuare nel miglioramento della sua gestione.


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#4 Federico Ielli

Federico Ielli

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Postato 10 January 2013 - 11:05 AM

Ok


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#5 pietrovolta

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Postato 29 March 2013 - 20:13 PM

Ciao a tutti. Discussioni sempre interessanti!

 

Per Turbina: mi sai dire lo stato  trofico del lago ? Il coregone lavarello riproduce naturalmente ? La misura minima di cattura ?

 

Cordiali saluti



#6 simo_84

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Postato 30 March 2013 - 12:07 PM

Io avrei una domanda per il buon lelli perchè mi voglio togliere un dubbio volevo scriverti un mp ma vedo che è mi è impossibile inviarli quindi sperando di non andare of faccio la mia domanda qui, leggendo la risposta mi è sorto un dubbio personale riguardo il nome della bondella , leggo che citi le bondelle con il nome di coregonus oxyrhynchus ed io la bondella l ho sempre riconosciuta come coregonus macrophthalmus..la mia domanda è i due nomi indicano gli stessi pesci?



#7 Jfish

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Postato 30 March 2013 - 12:20 PM

OT felice di rileggerti Pietro :) bentornato :up: fine OT
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#8 Federico Ielli

Federico Ielli

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Postato 30 March 2013 - 17:49 PM

Simo_84: si Coregonus oxyrhincus e Coregonus macrophthalmus sono sinonimi e indicano entrambi la stessa specie, la bondella. Solitamente, a livello sistematico, fa fede la denominazione più vecchia, in questo caso la prima, comunque molti Autori la identificano ancora con la seconda.


Federico Ielli

#9 Turbina

Turbina

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Postato 02 April 2013 - 18:03 PM

[/quote]

Ciao a tutti. Discussioni sempre interessanti!
 
Per Turbina: mi sai dire lo stato  trofico del lago ? Il coregone lavarello riproduce naturalmente ? La misura minima di cattura ?
 
Cordiali saluti


Lo stato trofico del lago ė stato giudicato sufficiente. Il lavarello riproduce naturalmente ma viene anche ripopolato artificialmente per aumentarne la popolazione. La misura minima per la cattura ė di 35 cm.
Ciao

Questo post è stato modificato da Turbina: 02 April 2013 - 18:04 PM

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