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vademecum contro l'uccisione degli alloctoni


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10 risposte a questo topic

#1 walter

walter

    volatile da cortile

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Postato 21 August 2006 - 16:55 PM

Alla luce dei fatti (rilascio dei siluri a Piacenza, presunta uccisione di un siluro ai laghi di mantova) il GSI si è impegnato a realizzare un vademecum nel malaugurato caso in cui qualcuno vi obbligasse a uccidere la vostra cattura.

Premessa:

L'attuale gestione delle acque, ed in particolare del fenomeno alloctonia, espone il pescatore sportivo a rischi di natura penale.
Essendo impossibile ottemperare al dettato del atr. 27 della D.R. n. 3544 del 27/7/93, ecco alcuni tipologie di comportamento da assumere in occasione di reimmissione di alloctoni.

Il divieto di reimmissione di alloctoni (D.R. 1574/93/96 e D.R. n. 3544 del 27/7/93), prevede il loro concentramento in siti idonei al contenimento (bacini di stoccaggio e centri di raccolta).
Qualora vi troviate a pescare nel territorio di province che non siano dotate di tali strutture (l’unica era Modena, ma è stata riconvertita) potete rifiutarvi di pagare il verbale facendo ricorso attraverso le norme sullo smaltimento di rifiuti di origine animale (carcasse organiche) in quanto l’eliminazione diversa da quella del bacino espone il pescatore a reati in materia ambientale più gravi della sanzione amm.va prevista dalle leggi di pesca.
Da cui se il personale addetto alla vigilanza propone metodi alternativi di smaltimento potete appellarvi alle seguenti norme (è solo una parte delle norme a tema, ma sono quelle più efficaci, e già sentenziate per eventuali ricorsi):

Il personale vi dice di sotterrare, buttarlo morto in acqua, abbandonarlo sulla riva;
DLgs. 372/1999 AUTORIZZAZIONE AMBIENTALE INTEGRATA
Art. 2.
Definizioni
Rif. 2° comma
2) "inquinamento", l'introduzione diretta o indiretta, a seguito di attivita' umana, di sostanze, vibrazioni, calore o rumore nell'aria, nell'acqua o nel suolo, che potrebbero nuocere alla salute umana o alla qualita' dell'ambiente, causare il deterioramento di beni materiali, oppure danni o perturbazioni a valori ricreativi dell'ambiente o ad altri suoi legittimi usi;
Sicuramente una carcassa biologica rientra nella definizione di “l'introduzione diretta o indiretta, a seguito di attivita' umana, di sostanze…., nell'acqua o nel suolo, che potrebbero nuocere alla salute umana o alla qualita' dell'ambiente….”

Il personale vi dice di bruciarlo;
d.l.vo508/92
Tale procedura è applicabile solo ai sensi del D.L.vo 508/92.
Al riguardo , in considerazione del fatto che le carcasse di animali famigliari provenienti da ambulatori veterinari possono contenere sostanze farmacologicamente attive derivanti da cure pregresse o usate per la soppressione eutanasica, oltre che per ovvi motivi etici , si ricorda che le stesse non possono essere destinate ai già citati impianti, bensì eliminate secondo le procedure* previste dai commi 3 e 4 dell’art 4 del D.L.vo 508/92. (pertanto un pesce proveniente da un ambiente fortemente inquinato, e potenzialmente contaminato da agenti ignoti, rientra in questa categoria); inoltre tenete presente che, sempre a norma del citato decreto sia la termodistruzione o infossamento va fatto previa autorizzazione S.I.P. e S.V. area C e solo previo parere preventivo del geologo.

Il personale vi dice di portarlo in discarica;
Direttiva 99/31/CE del 26 aprile 1999 relativa alle discariche di rifiuti: non prevede l’immissione di carcasse animali da parte di privati.

Il personale vi dice di lasciarlo morire d’asfissia o di colpirlo mentre è ancora vivo, il personale vi dice di ucciderlo immediatamente o si propone di farlo lui;
Il personale non può obbligarvi in nessun modo all’uccisione immediata del pescato; la “detenzione” in vivo dell’alloctono (nassa, cordino, etc.) non rientra nei modus sanzionati dalla norma quadro in quanto previene la successiva reimissione, ma il fatto di detenerlo sul luogo di pesca, durante l’azione di pesca, non altera la finalità della norma (potete tenerlo in vivo e nessuno può obbligarvi ad ucciderlo su comando).


"TITOLO IX-BIS - DEI DELITTI CONTRO IL SENTIMENTO PER GLI ANIMALI
Art. 544-bis. - (Uccisione di animali). - Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi.
Art. 544-ter. - (Maltrattamento di animali). - Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro.
La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi.
La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell'animale.
“La norma non tutela l’animale in quanto tale, ma il sentimento verso lo stesso, quindi io (ipotetico) potrei essere “risentito” dal commettere, senza una mia specifica volontà, un atto di violenza verso un animale, in quanto potrei non ravvisarne la “necessità”.
Tenete però presente il dettato dell’art.19 ter:
"Art. 19-ter. - (Leggi speciali in materia di animali). - Le disposizioni del titolo IX-bis del libro II del codice penale non si applicano ai casi previsti dalle leggi speciali in materia di caccia, di pesca, di allevamento, di trasporto, di macellazione degli animali, di sperimentazione scientifica sugli stessi, di attività circense, di giardini zoologici, nonché dalle altre leggi speciali in materia di animali. Le disposizioni del titolo IX-bis del libro II del codice penale non si applicano altresì alle manifestazioni storiche e culturali autorizzate dalla regione competente.
Nell’istante in cui io non intendo “nutrirmi” con il frutto della mia pesca, e non svolgendo un’attività commerciale, bensì sportiva, posso eludere la disposizione essendo la finalità diversa.

In conclusione (parziale) non opponetevi mai alla verbalizzazione e nel riquadro dedicato alle “dichiarazioni” fate scrivere il riferimento normativo e la motivazione del vostro rilascio cioè “mancanza di strutture di contenimento previste dalle leggi regionali (D.R. 1574/93/96 e D.R. n. 3544 del 27/7/93)”, se invece siete al di fuori dell’Emilia Romagna, Lombardia e Veneto applicate la dicitura “impossibilità di smaltimento contemplato dal DLgs. 372/1999 AUTORIZZAZIONE AMBIENTALE INTEGRATA”, o dichiaratele entrambe.

La modulistica e lo “stile” dei verbali in uso alle singole sedi fipsas (pur se realizzati su disposizioni provinciali) sono tutti invalidabili per difetto di forma, essendo mancanti della parte relativa alle procedure di ricorso ed autorità a cui presentarlo (non è il presidente della provincia, bensì il Sindaco o il Giudice di Pace), tenetelo presente.

Firmato

"il Basco", consigliere del Gruppo Siluro Italia


Il ricorso si può presentare anche "privatamente" ed "autonomamente", in carta semplice, direttamente, tramite raccomandata, all'autorità competente per territorio, e per autorità si intende quella dove è stato elevato il verbale.



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#2 albyei

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Postato 23 August 2006 - 13:58 PM

Grazie Walter... è giusto "tutelarsi".
Anche perchè sono in contatto anch'io con Yuri & C. e ne approfitto per invitarvi a iscrivervi al forum e leggere le sue "avventure" coi guardiapesca.... ovviamente non solo quelle!!!!!!

Ciaooo

#3 chomo

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Postato 14 March 2007 - 10:36 AM

Sicuramente una carcassa biologica rientra nella definizione di “l'introduzione diretta o indiretta, a seguito di attivita' umana, di sostanze…., nell'acqua o nel suolo, che potrebbero nuocere alla salute umana o alla qualita' dell'ambiente….”


cosa molto discutibile, in mare non è assolutamente così, ANZI, quello che viene definito bycatch DEVE essere ributtato in mare, vivo o morto che sia, per similitudine potrebbe essere applicata la stessa norma per similitudine.

#4 walter

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    volatile da cortile

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Postato 14 March 2007 - 11:48 AM

in mare si, ma se ci provassimo nei nostri fiumi, soprattutto con l'acqua bassissima di questi momenti e la siccita' che sta arrivando, sarebbe un disastro, nella migliore delle ipotesi causerebbe una puzza e un'eutrofizzazione pazzesca. e nei grandi laghi non e' sempre applicabile per questioni di ricambio d'acqua. quindi nelle acque interne e' meglio evitare. :(

tieni conto che (cifre totalmente a caso) se getti ad es un pezzo di legno o carne da kg in un fiume potrebbe essere un kg su 1000 lt, in mare invece e' un kg su cosi' tanto che la biomassa e' irrilevante :wink:



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#5 r1diego

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Postato 14 March 2007 - 14:12 PM

grazie :wink:
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#6 chomo

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Postato 14 March 2007 - 21:43 PM

walter parli di biomassa...il bilancio totale a livello di biomassa è lo stesso sia che il pesce sia morto che vivo....non è certo questo il problema, in ogni caso, molti organismi dell'ecosistema (compresi quelli che producono la puzza di cui parli) basano la propria esistenza sulla demolizione e decomposizione delle carcasse animali....

sai secondo me qual è il vero problema? la coerenza.
Mettiamoci una mano sulla coscienza...c'è gente che pesca decine di lucci ogni anno e nessuno si pone interrogativi di tipo etico come quello citato da te nel primo post circa la sofferenza degli animali...che sinceramente cozza un po' con il nostro sport...visto che peschiamo per il nostro piacere...o sul fatto che stia scomparendo dalle nostre acque.... il siluro invece è diventato una specie di creatura mitica da salvaguardare nonostante i danni che combina in bacini che non sono proprio consoni per dimensione al suo metabolismo e ciclo riproduttivo. e come ci è finito il siluro nelle nostre acque? facciamo come con la storia dei piccoli bambi in piemonte(mi pare fossero lì) di qualche mese fa? ragazzi i problemi ecologici non si risolvono salvando il singolo individuo perchè ci fa pena e le conseguenze delle nostre azioni, come l'introduzione di specie alloctone ha conseguenze sconvolgenti sugli ecosistemi, non facciamo finta di non saperlo quando ci fa comodo...lo si vede dalla numerosità e qualità delle catture che facciamo di anno in anno...

#7 walter

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    volatile da cortile

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Postato 14 March 2007 - 23:14 PM

walter parli di biomassa...il bilancio totale a livello di biomassa è lo stesso sia che il pesce sia morto che vivo....non è certo questo il problema, in ogni caso, molti organismi dell'ecosistema (compresi quelli che producono la puzza di cui parli) basano la propria esistenza sulla demolizione e decomposizione delle carcasse animali....


verissimo, le masse del pesce non cambiano. ma le masse che vanno in decomposizione, se si inizia a lasciare quintali di pesce morto, aumentano. di per se non e' un problema, il problema sono le conseguenze non solo in termini di odore ma pure in termini di igiene e ambientali.

sai secondo me qual è il vero problema? la coerenza.
Mettiamoci una mano sulla coscienza...c'è gente che pesca decine di lucci ogni anno e nessuno si pone interrogativi di tipo etico come quello citato da te nel primo post circa la sofferenza degli animali...che sinceramente cozza un po' con il nostro sport...visto che peschiamo per il nostro piacere...o sul fatto che stia scomparendo dalle nostre acque....


sono d'accordo. e quando ho trattenuto dei pesci non ho mai negato di averlo fatto, o che comunque quello che facciamo, per quanto siamo bravi e rispettosi e' dannoso comunque. su questo penso ci siamo tutti :)

il siluro invece è diventato una specie di creatura mitica da salvaguardare nonostante i danni che combina in bacini che non sono proprio consoni per dimensione al suo metabolismo e ciclo riproduttivo. e come ci è finito il siluro nelle nostre acque? facciamo come con la storia dei piccoli bambi in piemonte(mi pare fossero lì) di qualche mese fa? ragazzi i problemi ecologici non si risolvono salvando il singolo individuo perchè ci fa pena e le conseguenze delle nostre azioni, come l'introduzione di specie alloctone ha conseguenze sconvolgenti sugli ecosistemi, non facciamo finta di non saperlo quando ci fa comodo...lo si vede dalla numerosità e qualità delle catture che facciamo di anno in anno...


d'accordissimo sul fatto che le immissioni (di qualsiasi pesce, non solo il siluro) in ambienti non idonei sono dannose. mai quanto un inquinamento o un bracconaggio, ma sono dannose comunque.

sul fatto che sia diventato una creatura mitica da salvaguardare non sono per niente d'accordo. i suoi danni li fa, e' vero. dalle mie parti e' ancora molto perseguitato, molto piu' che non i danni reali che ha causato. i carassi e le breme hanno causato molti piu' danni, eppure per anni hanno continuato a immetterle nonostante fosse proibito.

se rilascio il siluro, il carassio, la tinca ecc non e' solo per pieta' personale, ma per un discorso molto semplice: non me ne faccio nulla. ti assicuro che se voglio trattenere un pesce non ho problemi (qualita' delle acque a parte, ma quello e' un altro discorso). pero' vorrei che ci fosse rispetto della liberta' di coscienza. se tu hai catturato un siluro, un perca, un carassio per caso e per un qualsiasi motivo lo rilasci, perche' devi essere multato mentre chi causa i veri disastri ambientali passa impunito? alla fine a rilasciare o a trattenere un pesce GIA' PRESENTE non cambia molto, quindi penso spetti alla nostra coscienza. discorso molto diverso per le nuove immissioni, a cui resto fortemente contrario (anche se non approvo i massacri). verissimo che immettere nuove specie causa squilibri, ma dopo aver visto i danni che puo' causare la stupidita' e l'avidita' umana personalmente non me la sento di prendermela con un pesce piu' del dovuto.



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#8 chomo

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Postato 15 March 2007 - 00:06 AM

alla fine a rilasciare o a trattenere un pesce GIA' PRESENTE non cambia molto


e invece cambia e molto. dal momento che lo hai catturato, quello che ti viene chiesto è di non rilasciarlo di nuovo nell'ambiente naturale. Le autorità altro non vogliono che la collaborazione di noi pescatori per risolvere o arginare un problema difficile da gestire. Per fare un paragone molto estremo, quello che dici è come dire che non vale la pena arrestare i criminali presenti perchè tanto ci sono già, l'importante è non inserirne di nuovi...beh è una logica che lascia il tempo che trova...

#9 walter

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Postato 15 March 2007 - 10:34 AM

scusa, ma resto molto poco convinto. se ne peschi uno con la canna e l'amo, probabilmente ce ne sono almeno una 20ina che non prendi. e vale per TUTTE le specie, alloctone ed autoctone. pescando "regolarmente" con la canna si prende solo una piccola percentuale del pesce presente. a quel punto, uccidere o non uccidere non cambia nulla.

non credo che i pesci siano dei criminali, dopo tutto non ne hanno colpa se qualche defic... a 2 gambe li ha immessi, indipendentemente dalla specie.

poi, sul fatto che siano criminali o meno, e quanto, e' tutto da dimostrare. in tal caso dalle mie parti il siluro sarebbe relativamente poco criminale, mentre la breme e il carassio sarebbero dei serial killer.

infine, "le autorita' chiedono". spero da te che sia meglio, ma nel mio caso le autorita' sono le stesse che hanno permesso anni di scarichi inquinanti diretti, che permettono bracconaggi e che hanno fatto finta di niente quando una federazione ha immesso illegalmente quintali di carassi e breme al posto delle tinche e lucci che dovevano immettere. e fino a quando le "autorita'" non smetteranno di avere il paraocchi, puoi eliminare tutti gli alloctoni di questa terra ma gli autoctoni non torneranno. anzi.

mi permetto di esprimere la mia proposta:

1)controlli SERI all'interno delle istituzioni e un bel po' di pulizia

2)inizio di una vigilanza seria, non la "caccia al bambino con la cannetta da scardole" come e' ora

3)multe per inquinamenti, bracconaggi ecc proporzionali al reddito. per un disoccupato che prende un pesce in piu' 300 e possono davvero essere la fine, per un miliardario non sono alcun problema.

4)chi inquina o fa bracconaggi in grande stile deve ripagare TUTTO il necessario alla riparazione del danno, non multe da 500 e se va bene.

5)fine dell'obbligo di uccisione per gli alloctoni, e in contemporanea interventi di risanamento degli ambienti fluviali in modo che siano piu' favorevoli agli autoctoni (non e' un controsenso, anzi. se tu hai un certo spazio e lo sistemi in modo che sia piu' favorevole agli autoctoni, gli alloctoni calano naturalmente senza nessun bisogno di massacri e si formano degli equilibri :wink: )

6)fine dei massacri. ne ho visti alcuni, e posso assicurare che le stesse campagne assurde contro il siluro le ho viste contro il luccio, e in nessun caso erano motivate da problemi reali. anzi, spesso erano fomentate da inquinatori (potrei aprire un thread dopo raccontando cosa succedeva)

7)controlli seri sulle immissioni. non che sul documento sia scritto tinche e di tinche ce ne siano 3 su una bacinella colma di pescetti e il resto carassi o altro!

penso che alla fine la mia idea sia condivisibile, non trovi? :)



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#10 chomo

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Postato 15 March 2007 - 11:51 AM

Sono perfettamente d'accordo sul fatto che se chi fa i controlli e chi permette le immissioni facesse il proprio lavoro in modo preciso e onesto sarebbe tutto più facile. Sono anche d'accordo sul controllo delle immissioni.

sul resto non sono d'accordo, ma perchè è evidente che io vedo la cosa con l'occhio di colui che ha studiato e studia queste cose. Non è sufficiente intervenire sull'ambiente fisico per ristabilire gli equilibri, è solo l'illusione di non doverci sporcare le mani di sangue dopo aver fatto la cavolata di aver immesso specie non adatte ai nostri ambienti. Non parlo solo del siluro, parlo di tutte le specie.

per quanto riguarda i "criminali" speravo fosse ovvio che non penso che un pesce sia un criminale, era l'estremizzazione di un esempio per renderlo comprensibile

#11 walter

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Postato 15 March 2007 - 13:54 PM

Sono perfettamente d'accordo sul fatto che se chi fa i controlli e chi permette le immissioni facesse il proprio lavoro in modo preciso e onesto sarebbe tutto più facile. Sono anche d'accordo sul controllo delle immissioni.


e qui siamo tutti d'accordo. penso che una sistemazione seria degli habitat sia utile a tutti

sul resto non sono d'accordo, ma perchè è evidente che io vedo la cosa con l'occhio di colui che ha studiato e studia queste cose. Non è sufficiente intervenire sull'ambiente fisico per ristabilire gli equilibri, è solo l'illusione di non doverci sporcare le mani di sangue dopo aver fatto la cavolata di aver immesso specie non adatte ai nostri ambienti. Non parlo solo del siluro, parlo di tutte le specie.


ho visto dal tuo profilo che sei biologo marino, e non metto in dubbio la tua competenza nel settore. sul fatto che non basti risistemare per ristabilire gli equilibri vecchi c'ero anch'io. in tutti i casi si formerebbero dei nuovi equilibri, pero' si potrebbe fare in modo che questi equilibri siano piu' "agevoli" ad alcune specie (le nostre) che ad altre.

sul fatto dello sporcarsi le mani, onestamente trovo uno spreco uccidere un pesce senza motivo. sara' alloctono finche' vuoi, ma se non me ne faccio nulla perche' devo ucciderlo e portarlo a casa, magari per gettarlo nella pattumiera? e, detta brutalmente, perche' devo uccidere un pesce e lasciare a piede libero chi butta bidoni di rifiuti industriali in acqua? e poi, detta di nuovo brutalmente, se tolgo un paio di siluretti (dalle mie parti ce ne sono pochi e piccoli, e li abbiamo da molti anni) e qualche decina di carassi e breme, cosa resta in acqua? semplice: qualche rara carpa, qualche raro bass e qualche cavedano. piu' nulla. puoi uccidere quanti alloctoni vuoi, ma lucci, storioni, tinche. a meno di interventi seri, con cui i "contenimenti" non hanno nulla a che vedere.

per quanto riguarda i "criminali" speravo fosse ovvio che non penso che un pesce sia un criminale, era l'estremizzazione di un esempio per renderlo comprensibile


anche qui siamo tutti d'accordo :)

piccolo ot: anche qui abbiamo un esempio delle discussioni di questo forum, magari non pensiamo le stesse cose pero' ognuno puo' esprimere la sua opinione liberamente.



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