Era l'anno 2006 o 2007 , Quell'estate mio padre aveva proposto , a me e mio cugino, di passare un pomeriggio di pesca al lago di Ogliastro , lago che non avevamo mai frequentato , anzi per la verità io in un lago non ci avevo mai pescato e quel poco di esperienza , quasi nulla , che avevo , l'avevo sviluppata tra i torrenti liguri e le rive del mare.
Quella del lago rappresentava un esperienza mai provata , che con entusiasmo accettammo.
La partenza era prevista alle due...si mangia a mezzogiorno e subito dopo inizia la preparazione della pastura : pane grattugiato , farina , uovo e per finire il parmigiano.
Impasto con sicurezza sotto gli occhi vigili della nonna e finito l'impasto si provvede al controllo dell'attrezzatura.
Io e il fido cugino iniziamo ad aprire le nostre cassettine piene di ferraglia di ogni genere : ami , galleggianti , piombi , tutto rimediato dalla vecchia cassetta del nonno. Poi iniziamo a controllare le nostre cannette da fiume , a lucidare i mulinelli , e finalmente si parte.
Il viaggio sara' di un ora , nella quale si inizia a fantasticare sui pesci presenti , la forma e la grandezza del lago e si chiede al papà tutto su di esso.
Arrivammo al lago che non stavamo piu nella pelle , mai avevamo visto un lago cosi grande e maestoso.
Scendiamo sulla riva , si aprono le cassette , si sistemano i reggicanna e si inizia a pescare: due canne a fondo e due col galleggiante.
Intanto si fanno due chiacchiere con i pescatori vicini , dicono che il pesce sia apatico e difficile da insidiare .
Non vedremo un pesce per tutta la giornata e verso le otto , quando mio padre inizia a suggerire di smontare le canne il cimino di una di esse inizia a vibrare ...va giù ...torna su .. Scatta verso il basso e di nuovo torna alla posizione iniziale ... I secondi scorrono veloci e l'adrenalina e' tanta quando l cimino si inarca n direzione delle acque scure..mio padre si avvicina alla canna , ferra ...c'è ! Inizia il combattimento , il pesce non demorde e punta verso il fondo del lago , la frizione canta e la canna e' piegata paurosamente..passano cinque minuti e il pesce non ne vuole sapere di farsi vedere...ma e' vicino manca poco , ed eccolo! Grazie al guadino lo portiamo a riva , una bella carpa di circa 4 kg , ma non c'e tempo per ammirarla che l'altro cimino si piega , questa volta senza sussulti , il pesce e' piu deciso...mio padre mi fa segno di andare e io vado , inizia il recupero e dopo pochi minuti arriva a galla un altra carpa , questa e' piu piccola ma comunque si tratta di una regina di 2 kg , la mia prima regina!
Soddisfatti smontiamo le canne , e ci avviamo verso la macchina. Ovviamente non praticavo ancora il C&R e le carpe sono state trattenute,spero mi perdonerete.
La giornata si conclude e rientriamo a casa..
Ancora oggi mi capita spesso di sognare le rive del lago al tramonto e le emozioni che provai allora difficilmente le ritroverò in altre circostanze , anche se l'emozione di vedere il cimino piegarsi e' rimasta costante anche ora che ho qualche annetto in piu..
Un grazie a mio padre per avermi fatto avvicinare a questa fantastica passione , e un grazie a mio cugino che ancora oggi mi segue sulle rive del lago.
Spero di non avervi annoiato , purtroppo non ho foto dei pesci pescati ,rimangono nella mia memoria , dove qualunque pescatore racchiude le emozioni della prima vera cattura .
Spero di leggere tante altre storie in questa bella sezione
Un saluto
Riccardo
