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Corridoio ecologico alla diga di Creva - 12 marzo 2012
Nuovo progetto per creare una via che consenta alle specie ittiche di "superare" l'ostacolo della diga
Da anni la Provincia di Varese si sta adoperando per risolvere la questione, di portata europea, della frammentazione dei corsi d'acqua: un grosso problema per le migrazioni di pesci che avvengono sia a scopo riproduttivo che alimentare.
Nell'ambito provinciale la diga di Creva, con un salto di 23 metri, rappresenta l'ultima situazione da risolvere per rendere percorribili tutte le principali vie d'acqua alla fauna ittica.
Per superare questo "ostacolo" è stata progettata una via alternativa, composta da una scala di risalita, ovvero circa 70 bacini in successione che si sviluppano per una lunghezza di circa 230 metri, con veri e propri tornanti e che permetterà ai pesci di risalire o di ridiscendere a secondo della necessità.
L'opera, avviata a febbraio e presentata durante un convegno tenutosi a Luino, è di importanza strategica sia sul nostro territorio, ma soprattutto a livello nazionale in quanto, superato l'ostacolo della diga, i pesci non avranno più sbarramenti dall'Alto Ticino fino al fiume Po. In prospettiva, una volta eliminato anche lo sbarramento di isola Serafini nel piacentino, verrà ridata l'opportunità alle specie ittiche di arrivare al mare.
Per la realizzazione di questo progetto si è trovato un accordo tra Enel che gestisce l'impianto di produzione di energia elettrica, Provincia di Varese, Regione Lombardia, Fondazione Cariplo e il Canton Ticino.
Tutte le realtà coinvolte hanno sostenuto economicamente l'operazione.
Questo post è stato modificato da teokolo: 20 March 2012 - 01:10 AM
