L’azione di pesca può essere effettuata con o senza utilizzare l’ancora, se non c’è aria meglio senza per non disturbare il banco di pesci in pastura, in caso contrario meglio posarla distante dal luogo dove caleremo la lenza, lasciando almeno una quindicina di metri di cima libera per distanziarci. Individuato il punto di pesca caliamo la lenza, una volta giunta sul fondo, mettiamo in tensione in modo d’avere il vettino della canna a pochi centimetri dall'acqua con il filo in tensione e il piombo leggermente appoggiato al fondo, quindi, con mano ferma iniziamo una lentissima risalita verso l'alto con la punta della canna per circa 20/30 cm., dovrà essere un movimento lentissimo e senza tremolii, durante il quale si dovrebbe sentire la tocca del pesce, se non accade nulla, sempre lentamente ritorniamo sul fondo e poi dopo una breve pausa riprenderemo con il precedente movimento. L’abboccata si può manifestare in vari modi, generalmente se il pesce è attivo in pastura si sente un colpetto secco ma rapidissimo, al quale bisogna ferrare d’istinto, altre volte può capitare che spiomba, oppure quando è svogliato effettua una leggerissima trattenuta della lenza che solo con l’esperienza e la mano addestrata si riesce a percepire. Se sentiamo la tocca, bisogna rispondere all'istante come una molla, ferrando decisi verso l'alto, alzando la canna e il braccio, la reazione del pesce se di buona taglia è violenta, la corta canna si piegherà vistosamente sotto la trazione, ma dopo una partenza a “razzo”, il pesce cederà leggermente e si potrà incominciare il recupero, per poi ritornare a tirare quando ormai sarà giunto sotto la barca. Un guadino con maglie larghe di nylon, (in filo unico, non intrecciato), ci permetterà di salpare il pesce senza ingarbugliare i vari ami dell'amettiera.........non mi resta che augurarvi "In bocca al ......salmerino"

Questo post è stato modificato da (Pedro): 16 March 2012 - 00:26 AM