Innanzitutto vorrei ringraziare gli utenti che sono intervenuti: grazie di cuore, dimostrate di avere a cuore il problema.
Raccolgo l'invito di Attila e Federico Ielli a fotografare le piccole discariche ed i tratti di litorale sporco.
Il problema é che se ci rivolgiamo solo ai comuni di Ascrea, Castel di Tora, Colle di Tora e Paganico Sabino, rischiamo di fare un "buco nell'acqua" (perdonate il gioco di parole).
Temo sarà necessario rivolgersi in seconda istanza alla Procura della Repubblica.
Facciamo un primo tentativo tranquillo, per così dire, riservandoci il diritto ad una eventuale denuncia contro ignoti.
Molti (troppi) pescatori lasciano materiali di risulta sulle rive: ami, lenze, barattoli di pastura, bottiglie vuote.
E' probabile che una parte cospicua di questi "pescatori" sia di nazionalità rumena, ma sinceramente credo che non siano solo i rumeni a sporcare.
Il problema delle acque deriva dalla scarsa efficacia dei depuratori di Ascrea e Castel di Tora, essendo particolarmente evidente nel tratto di costa attiguo al bar Lontero (Lontero Beach), frequentato soprattutto dagli amici carp-anglers.
Anche sotto la rocca di Monte Astuni il problema é serio, così come nei pressi del ponte di Paganico.
L'inquinamento non é solo organico (coliformi fecali!), ma anche chimico (arsenico, piombo, etc.), legato alla coltivazione intensiva del territorio.
Invito tutti a "xxxxiare" quanti - fra i cosiddetti "pescatori" - dovessero venir sorpresi a lasciare materiale inerte e/o rifiuti.
Chi pratica carp fishing dovrebbe ricordare di attrezzarsi con appositi contenitori per l'asporto di fazzoletti sporchi, esattamente come si fa in barca a vela o in montagna.
E veniamo al problema delle specie alloctone: troppe breme, davvero!
Questi pesci vanno assai facilmente in frenesia alimentare e si gettano su ogni genere di esca, rendendo assai problematica la cattura di carpe e tinche.
A meno di non praticare carp fishing, tecnica con la quale si riesce ancora a cogliere faticosamente qualche bella soddisfazione, peraltro sempre più sporadica, le breme più grandi impediscono semplicemente di pescare.
La recente introduzione di aspi é destinata a rendere assai dura la vita al luccio.
Fra l'atro, c'é un tipo che va avanti ed indietro tutto il santo giorno con un natante a motore e canne armate di grossi rapala.
Questa persona, da quanto so, si porta a casa letteralmente i lucci più grossi.
Il luccio é in forte contrazione numerica.
E che dire della tinca?
Qualche anno fa se ne prendevano, grazie ad una immissione (peraltro scriteriata) di avannotti.
Oggi, a due anni di distanza, non se ne prende più nemmeno una.
E le anguille?
Ne ho viste due in tutto, belle grosse, cadute su alborella viva, tre anni fa ... poi basta.
I persici trota non esistono.
I persici reali sono tutti sottotaglia.
Solo breme e cavedani.
I garisti che affollano il cosiddetto "campo di gara permanente" nei pressi di Ascrea adorano questi pesci, che si lasciano catturare senza problemi, e in compenso mentre pescano fanno molto chiasso e sporcano le spiagge.
Complice l'amministrazione comunale di turno che percepisce generosi emolumenti per autorizzare le gare.
Dobbiamo ricordare che il lago é di tutti: dei bagnanti estivi, di noi pescatori, dei turisti occasionali, degli appassionati di mountain-bike, degli escursionisti, dei fungaioli, dei residenti ... e degli animali stessi che lo abitano.
L'area é di assoluto pregio paesaggistico e naturalistico: alle silenziose faggete del M.te Navegna si alternano macchie di leccio, carpino, ontano, pioppo ... insomma la zona del Turano é un patrimonio da tutelare ad ogni costo, anche per riscoprire il piacere di una lunga battuta di pesca nel silenzio di quei magici posti.
Per quanto mi riguarda, penso di richiedere alla Provincia di Rieti copia del vigente piano di ripopolamento ittico.
Chi fra noi se la sente di fare la sua parte?
Questo post è stato modificato da Germanicus: 22 August 2011 - 16:06 PM