potevo lasciar andare il buon MirkoSalabracco da solo ai tropici? eh no eh
eccomi con il mio report delle Maldive, per me alla prima esperienza.
prima di partire, riletta accurata ai post del Giorda, per vedere se l'attrezzatura di cui disponevo era adeguata o meno :cool:
preparazione accurata della valigia, con occhio ai pesi perchè sforare è un'attimo, quando si portano con sè popperoni da 100 e passa grammi.
contatto telefonico con Alessandro Massari, perchè in fretta e furia mi prepari 7/8 popper e stickbait degni di nota
ed infine ritrovo sulla via per Malpensa per la consegna degli stessi, che così aggiungono ancora un paio di chili buoni al bagaglio
all'arrivo l'aeroporto di Male ci accoglie con uno schiaffo di caldo da mozzare il fiato, ma in aereo mi ero preparato in calzoncini e camicia, unico abbigliamento pensabile per una vacanza in quella zona...la ciurma ci prende e ci carica in barca, che sarà la nostra casa per una settimana, ottimamente organizzata per avere l'attrezzatura sempre pronta all'azione ma anche fuori dalle OO nei momenti di pausa
nemmeno il tempo di uscire dal porto che già prepariamo le canne da traina ed il resto dell'attrezzatura, pronti a scrutare il mare per un qualsiasi segno di mangianza
in realtà scopriremo che il primo pomeriggio di navigazione è dedicato a raggiungere l'atollo di Lahviani, quindi più che i cona per eventuali Sailfish non metteremo in acqua.
la notte, invece, la musica cambia, e l'attacco a bolentino di qualche squaletto ci fa divertire...ma alle 23 siamo cotti e la branda ha su di noi un potere attraente notevole :cool:
la mattina successiva il capitano mi avverte che, data l'assenza di vento, gli strati superficiali sono molto caldi, e sarà dura far salire qualche pesce sui popper. quindi la soluzione è di lanciare uno alla volta dando la possibilità ai GT di concentrarsi su un'esca sola e non scappare spaventati da altre esche viagganti sulla stessa linea...
pochi minuti e vediamo al largo una mangianza...il capitano mi ascolta grazie al fatto che parla un perfetto inglese e ci dirigiamo verso il banco di "minutaglia"
nel frattempo, un banco di delfini ci diletta con le loro evoluzioni, e facciamo anche una sosta per salvare una tartaruga intrappolata in un pezzo di rete.
chiameremo la tartaruga Gastone, vista la sua fortuna di aver incrociato la rotta dell'unica barca che solcava quel pezzo di oceano in quel momento
per il resto, gli attacchi dei primi pesci sono molto svogliati, tanti sbagliati ed altrettanti inseguimenti al cardiopalma fin sotto la barca...
la sera il porto ci accoglie, con la sua caratteristica colorazione delle barche ed il continuo andirivieni notturno dei battelli che riportano a casa i lavoratori dei villaggi turistici
alla mattina ripartiamo...e mentre mi gusto il levar del sole, abbiamo una partenza, probabilmente un vela od un Wahoo, ma nulla resta attaccato alle nostre esche
dopo colazione, le esche pronte in assetto di guerra ed i muscoli caldi da qualche lancio di prova
continua qui Maldive 2011 - 2