Sicuramente il pubblicare o ammettere con test alla mano che nel lago di Garda c'è un'elevata percentuale di diossina è un fatto che le Amministrazioni cercano di far passare sotto traccia, meno pubblicità si fa alla cosa e meglio è (per loro e per il turismo)!!!
C'è da dire però che nell'articolo pubblicato ci sono alcune inesattezze abbastanza palesi :
1) capisco che bisogna far colpo sui lettori ma che senso ha mettere a corredo dell'articolo la foto di un muggine (o cefalo) morto ??? Non mi risulta sia presente nel lago.....
2) si parla di un presunto ittiologo di nome Andrea Gacinti ma ho cercato in rete e l'unico che ho trovato è semplicemente un appassionato di carpfishing o forse chi pratica questa disciplina riceve una laurea ad honorem

e se è un ittiologo la redattrice avrebbe dovuto citare dove esercita la sua professione, io conosco Confortini che lo fa presso la Provincia di Verona ed altri nelle provincie od Università limitrofi ma questo non l'ho mai sentito
3) l'edicolante dice di aver visto dei pesci con delle muffe/micosi bianche che ricoprivano parte del corpo di alcuni pesci visti da lui ma a quel che mi risulta la diossina ed i metalli pesanti vengono assimilati dall'organismo dei pesci (soprattutto i predatori) e tramite il consumo questi metalli alla lunga possono essere pericolosi per l'uomo ma non provocano micosi ai pesci.....
4) in un'altra parte dell'articolo si dice che dalle parti di Bardolino non si prende più un pesce perchè sono state posizionate lunghissime reti e per lunghi periodi che hanno fatto strage di lucci, persici e lavarelli. Ma allora il problema è la diossina o le reti ???
Insomma l'articolo è alquanto sconclusionato e sicuramente è meglio non mangiare il pesce di lago finchè non si avranno notizie certe, ma siamo sicuri che quello che mangiamo tutti i giorni sia sano e privo di prodotti nocivi
Mah.............