ECCOCI!!!Era il lontano 1985 quando ebbero inizio i lavori per l'edificazione di questo imponente invaso artificiale. Si tratta di uno sbarramento realizzato per garantire riserve idriche alla valle del Trigno nei periodi estivi. E a "noi" non poteva capitarci cosa più bella!!!!
PER GLI UTENTI DI LAZIO E CAMPANIA: lo spot si raggiunge lasciando l'autostrada A1 a San Vittore Caianello (FR), che si trova subito dopo il casello di Cassino (FR). In seguito prendere per Isernia passando per Venafro (IS). Raggiunto il territorio di Isernia, deviare il percorso in direzione Vasto (CH)/imbarco isole Tremiti. La strada da percorrere è denominata SS650 Fondo Valle Trigno -"Trignina". Di li vanno attraversate le competenze territoriali di: Pesche, Sessano del Molise, Carpinone e Pescolanciano, senza mai abbandonare la strada in argomento. Raggiunto il territorio di Chiauci, non bisogna addentrarsi nel paese ma guardare con attenzione a destra. L'invaso verrà notato di sicuro. Percorrendo il bivio collocato sulla destra si individueranno con estrema facilità le indicazioni per la diga. Da li si raggiunge un comodo parcheggio, ove consta presente un cancello (chiuso). Si procede by step, per circa un chilometro in discesa fino a raggiungere la zona di interesse.
GLI UTENTI PROVENINENTI DALL'ABRUZZO: dovranno percorrere sempre la prefata SS650 "Trignina" in direzione Isernia attraversando nell'ordine le competenze di Fresagrandinaria, Dogliola, Celenza, Trivento (CB), Salcito, Bagnoli del Trigno e Civitanova del Sannio (IS). Raggiunto il territorio di Chiauci apprestarsi ad impegnare il bivio situato sulla destra, percorrendolo fino alla seconda traversa, da li svoltando a sinistra procedere in discesa come nelle precedenti indicazioni.
La zona in argomento risulta pressochè "vergine"; acqua limpida e a livello del terreno, altezza massima dalla superficie dell'acqua al fondale 10 m. Il traguardo da conseguire sono 30 m.! Ovviamente in svariati anni di arricchimento. L'acqua in particolare viene attinta dal fiume Trigno e seguendo il corso a ritroso si raggiungono luoghi a dir poco incantevoli.
Catture effettuate: per quello che ho potuto constatare di persona, risultano presenti trote fario sia esse autoctone che di immissione, predabili con la classica camola del miele in colorazione neutra.
Da informazioni assunte in loco, per ora non esistono divieti specifici quindi è necessaria solo la licenza di tipo "B".
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