Jump to content

RADUNO 2021! Finalmente! Oasi Olimpia - Cassano d'Adda!

PescaNetwork.it il sito di riferimento sulla Pesca Sportiva. Tutte le informazioni su: Tecniche, Itinerari, Attrezzature, Documenti e News sulla Pesca. - - -

Foto

Ittiofauna di stagno


  • Please log in to reply
16 risposte a questo topic

#1 Gordjan

Gordjan

    Utente registrato

  • Utenti registrati
  • PipPipPipPipPip
  • 76 Post:
  • Tecnica: Fondo
  • Provenienza: Provincia di Napoli

Postato 08 September 2010 - 20:58 PM

Alle spalle del palazzo dove abita una mia amica c'è un terreno con un invaso dove si raccoglie l'acqua piovana, formatosi alcuni anni fa a seguito della costruzione di un muro.
A parte insetti e larve varie, non c'è altra specie vivente se non le gambusie, inserite di proposito 3 anni fa e moltiplicatesi a dismisura; questo perchè lo specchio d'acqua è del tutto isolato. La flora acquatica è costituita solo dalle canne (misteriosamente arrivate fin lì) che hanno invaso le sponde e lo specchio d'acqua, fino a uno o due metri di distanza dalla riva, eccezion fatta per il lato del muro.
Vorrei ripopolarlo con specie ittiche varie, per ricreare un ecosistema naturale autosuficiente, ma viste le dimensioni e soprattutto la profondità del bacino, non saprei quali...
Lo stagno infatti è largo ad occhio e croce una decina di metri e lungo 25-30 metri ma è poco profondo; d'estate la profondità varia dai 30 cm del lato più basso fino ai 50-60 cm sul lato del muro, mentre d'inverno con la pioggia il livello sale di 30-40 cm, raggiungendo quindi una profondità massima di 80-90 cm.
Quali specie ittiche potrebbero vivere in un ambiente del genere, ricreando un habitat naturale e una catena alimentare autosufficiente?

#2 marco1956

marco1956

    Gold Member

  • Gold Member
  • 5115 Post:
  • LocalitàBudrio BO
  • Tecnica: surf paf bolognese
  • Provenienza: Budrio BO

Postato 09 September 2010 - 07:59 AM

la profondità in estate è bassa ma non bassissima sicuramente il pescegatto è in grado di sopravvivere come anche il persico sole, come ciprinidi potresi provare con la tinca ma sicuramente Federico Ielli sarà in gradi di darti indicazioni più precise :)
Ex moderatore molto poco moderato

#3 davidex

davidex

    PescaSognatore

  • Gold Member
  • 939 Post:
  • LocalitàNogara (VR) - Cardano al campo (VA)
  • Tecnica: di tutto un po'
  • Provenienza: Nogara (Vr)
  • Anno di nascita:1970

Postato 09 September 2010 - 08:42 AM

Condizioni ideali per il carassio! Anche gatti e persici sole ci possono comunque stare benino, come diceva Marco.

#4 Gordjan

Gordjan

    Utente registrato

  • Utenti registrati
  • PipPipPipPipPip
  • 76 Post:
  • Tecnica: Fondo
  • Provenienza: Provincia di Napoli

Postato 09 September 2010 - 12:35 PM

Ai carassi e i pescigatto ci avevo pensato anche io, ai persici sole no, ma anche quelli li pesco facilmente quindi si può fare; le tinche non le prendo quasi mai quindi sono da escludere (ovvio che i pesci che immetterò saranno solo quelli catturati da me, non ho intenzione di spendere soldi con immissioni "professionali" dato che lo stagno non è neanche mio; mi sono semplicemente messo a disposizione per i pesci che pesco).
Avrei voluto mettere dei girini per popolarlo di rane ma non hanno gradito la proposta, mi volevano fucilare :D (rumori molesti); altre specie che sarebbero disponibili sono triotto, alborella, scardola e poi la regina... la carpa! Quali di loro potrebbero viverci?
Però credo ( :idea: :? ) ci vorrebbe anche un predatore un pò più grosso per mantenere l'equilibrio, che ne dite del persico trota, sempre non dimenticando la scarsa profondità. Sarebbe troppo per uno stagno del genere?
In primavera al centro dello stagno saranno piazzati quattro o cinque vasi con ninfee, per abbellire e creare qualche riparo ai pesci.

#5 barbus bocagei

barbus bocagei

    Utente registrato

  • Utenti registrati
  • PipPipPipPipPip
  • 97 Post:
  • Tecnica: passata, spinning...
  • Provenienza: arcevia (AN)

Postato 09 September 2010 - 16:55 PM

per le rane e i rospi non ti preoccupare arriveranno da soli tra qualche anno, anche le carpe, i triotti e le scardole potrebbero vivere in quello stagno perchè sopportano molto bene sia le temperature basse invernali e quelle molto alte estive, per i predatori invece, il mio consiglio è quello di aspettare che le altre specie abbiano raggiunto una buona densità e poi, una volta valutata l'autosufficienza alimentare e la buona salute di tutti i ciprinidi che avrai immesso potrai procedere al'inserimento di: Persici-trota, persici-sole e anguille(che prima o poi scapperanno se non le controlli).

Sconsiglio, in un primo momento(o magari sempre), l'inserimento del pesce-gatto, del carassio e della breme che sono assidui predatori di uova di altri pesci insieme ai suddetti predatori.
L'economia è il potere che domina gli uomini e logora madre natura...

#6 davidex

davidex

    PescaSognatore

  • Gold Member
  • 939 Post:
  • LocalitàNogara (VR) - Cardano al campo (VA)
  • Tecnica: di tutto un po'
  • Provenienza: Nogara (Vr)
  • Anno di nascita:1970

Postato 09 September 2010 - 17:17 PM

Se restiamo sull'ipotetico, in una stagno possono vivere tanti tipi di pesci: carpe, carassi, tinche, scardole, triotti, gatti, persici sole, bass e persino lucci. Se però valutiamo la realtà contingente secondo le info date da Gordjan, a mio avviso, in uno stagno di dimensioni e profondità così modeste, in estate con temperature elevate e tassi di ossigeno molto ridotti, le possibilità di sopravvivenza si riducono al carassio, al pesce gatto e al persico sole, per tinca e carpa la vedo dura più che altro per un problema di dimensioni, diciamo che finchè restano piccolette, sul mezzo chilo, ci possono anche stare, poi non credo riuscirebbero a sopravvivere in mezzo metro d'acqua calda. Scardole e triotti sono ben adattabili, ma decisamente meno resistenti del carassio, in siffatte condizioni non li vedo benissimo nei mesi più caldi. Tra i predatori, l'unico che forse potrebbe sopravvivere, è il bass, ma anche qui vedo problemi di taglia.
Per quanto riguarda i pesci mangiatori di uova, pescegatto e persico sole sono imbattibili come forchette da frittata, ma anche i ciprinidi non scherzano: carassi, scardole e triotti sono ottimi estimatori della futura prole altrui.
In un ambiente come quello descritto, lasciandolo così com'è, con un ricambio di acqua naturale offerto dalla pioggia, non vedo molte possibilità di creare un ecosistema che vada al di là di carassi (pesci rossi), pesci gatto e rane. Se si potesse aumentare la profondità e ci fosse la possibilità di garantire un ricambio maggiore di acqua, il discorso sarebbe diverso.

#7 Gordjan

Gordjan

    Utente registrato

  • Utenti registrati
  • PipPipPipPipPip
  • 76 Post:
  • Tecnica: Fondo
  • Provenienza: Provincia di Napoli

Postato 09 September 2010 - 17:30 PM

Comunque non vorrei mettere tantissime specie, al massimo quattro o cinque in tutto tra quelle elencate, compreso un eventuale predatore, quindi tutto sta ad individuare le più resistenti, soprattutto al caldo, il freddo alle mie latitudini non è tantissimo...
Però è vero, un eventuale grande predatore sarebbe forse meglio metterlo dopo qualche anno, valutando se sia il caso in proporzione alla crescita delle altre specie.
Le anguille non saranno immesse, almeno da me, perchè quelle che pesco sono destinate ad altri usi... :prost:
Il problema delle uova è relativo perchè per prima cosa, non dovrebbe essere un allevamento, basta che ne sopravvivano pochissime per far perpetrare le specie; per seconda cosa, in acqua ci sono tantissime canne che in alcuni punti si estendono anche per 2 metri di distanza dalla riva e sono fittissime, quindi credo che qualche uovo e avannotto riescano a sopravvivere, almeno in teoria.
Il problema più grosso resta il caldo, anche se alcune zone d'ombra ci sono...

#8 Federico Ielli

Federico Ielli

    Moderatore di Sezione

  • Moderatori
  • 8035 Post:
  • LocalitàReggio Emilia
  • Tecnica: spinning
  • Provenienza: Reggio Emilia

Postato 10 September 2010 - 00:26 AM

In pratica le risposte ti sono già state date in succesione e, tutte, più o meno pertinenti. Per quanto riguarda l'inserimento di una specie predatrice, puoi effettivamente far riferimento al persico trota, che è specie abbastanza tollerante anche in condizioni di concentrazioni di ossigeno non eccezionali e temperature abbastanza elevate. Il tutto verrebbe poi favorito dalla presenza di vegetazione acquatica, quale canna palustre e ninfea. Tuttavia, come ti è già stato suggerito, sarebbe meglio attendere che la biocenosi sia in equilibrio, tenendo presente che il persico trota giocherà il ruolo di controllore dell'eccesso di natalità dei ciprinidi e, in generale, delle specie di piccola taglia, come la gambusia, l'alborella, la scardola, ecc. Non esagerare nel numero, in quanto il persico trota è in grado di acclimatarsi e riprodursi piuttosto facilmente. :wink:
Federico Ielli

#9 Gordjan

Gordjan

    Utente registrato

  • Utenti registrati
  • PipPipPipPipPip
  • 76 Post:
  • Tecnica: Fondo
  • Provenienza: Provincia di Napoli

Postato 10 September 2010 - 17:29 PM

Ok, allora attenderò un pò per il persico trota; le altre specie, a parte quelle elette a grande maggioranza (pescegatto, carassio e persico sole), ci metto una sola specie tra scardola e triotto, a seconda di quale si prende di più in questo periodo, e poi qualche carpetta vorrei provare a buttarcela... giusto cinque o sei :wink:

#10 Cleme

Cleme

    Utente registrato

  • Utenti registrati
  • PipPipPipPipPip
  • 180 Post:
  • Tecnica: al colpo ma un po' t
  • Provenienza: Monte Porzio (pu)

Postato 18 February 2011 - 16:08 PM

NON mettere per nessun motivo pesci gatto carassi e persici sole,rovineranno tutto in poco tempo così come le brème.Consiglio tinche scardole e triotti come predatori un paio di persici reali o bass basteranno ( dato che l'acqua è poca).Coi carassi ti ritroverai nel giro di pochi anni con solo questo pesce che si moltiplicherà all'infinito( mangia anche i girini ).Se le tinche non le trovi mettici solo scardole e triotti, che per quell'ambiente vanno bene.

#11 Federico Ielli

Federico Ielli

    Moderatore di Sezione

  • Moderatori
  • 8035 Post:
  • LocalitàReggio Emilia
  • Tecnica: spinning
  • Provenienza: Reggio Emilia

Postato 18 February 2011 - 16:21 PM

Cleme sostiene: NON mettere per nessun motivo pesci gatto carassi e persici sole,rovineranno tutto in poco tempo così come le brème.Consiglio tinche scardole e triotti come predatori un paio di persici reali o bass basteranno ( dato che l'acqua è poca).Coi carassi ti ritroverai nel giro di pochi anni con solo questo pesce che si moltiplicherà all'infinito( mangia anche i girini ).Se le tinche non le trovi mettici solo scardole e triotti, che per quell'ambiente vanno bene.

Non capisco su quali basi scientifiche sostieni che i pesci gatto, i carassi e i persici sole rovineranno tutto in poco tempo. E poi ancora: Come fai a sostenere che coi carassi nel giro di poci anni ti ritroverai solo con questo pesce, mica è un predatore.....Ma guarda che stiamo trattando di un microhabitat rinaturalizzato, mica di un'acqua pubblica. E poi, come già detto, è probabile l'inserimento di predatori selettivi. Certo, se si vuole finalizzare il tutto all'introduzione di sole specie autoctone è un'altro discorso.
Federico Ielli

#12 Cleme

Cleme

    Utente registrato

  • Utenti registrati
  • PipPipPipPipPip
  • 180 Post:
  • Tecnica: al colpo ma un po' t
  • Provenienza: Monte Porzio (pu)

Postato 18 February 2011 - 19:37 PM

In un microhabit come questo la competizione è molto alta,il carassio non è un predatore, ma compete con le specie autoctone quali scardole triotti tinche e carpe, dato che occupa le medesima o simile nicchia ecologica, per cui competendo per le medesime risorse alimentari li spazzerebbe via ( addirittura io li ho tolti dalla mia fontana perchè mangiavano i girini e le uova delle carpe ) . il mio è solo un consiglio dopo fate come volete, ciao.

#13 Cleme

Cleme

    Utente registrato

  • Utenti registrati
  • PipPipPipPipPip
  • 180 Post:
  • Tecnica: al colpo ma un po' t
  • Provenienza: Monte Porzio (pu)

Postato 18 February 2011 - 19:38 PM

Le basi scientifiche ce l'ho dato che son laureato in biologia ed ho sostenuto un esame di ecologia

#14 walter

walter

    volatile da cortile

  • Moderatori I
  • 27719 Post:
  • Localitàeste, bassa padovana
  • Tecnica: portachiav-fishing
  • Provenienza: este, bassa padovana
  • Anno di nascita:1984

Postato 18 February 2011 - 20:33 PM

ragassss, calmaaaaaaaaaaa... cleme, nessuno sostiene che tu sia un incompetente e non metto in dubbio la tua preparazione. federico ha un curriculum da spavento e tanta esperienza, penso che abbia le sue buone ragioni per affermare quanto afferma, come sicuramente anche tu avrai delle motivazioni dalla tua, l'importante e' restare nei limiti del dibattito costruttivo.



keep fightin' | if you can't follow me maybe you're not crazy enough... | devastazione, delirio, inutilita' e allegro sbarellamento icon_crazy.gif



 

лохі мы змаглі трапіць у ваш паршывы вэб -сайт з дапамогай дабрадушны вэб - качка


#15 Federico Ielli

Federico Ielli

    Moderatore di Sezione

  • Moderatori
  • 8035 Post:
  • LocalitàReggio Emilia
  • Tecnica: spinning
  • Provenienza: Reggio Emilia

Postato 20 February 2011 - 18:09 PM

Per Cleme:Le basi scientifiche ce l'ho dato che son laureato in biologia ed ho sostenuto un esame di ecologia.
Vedo che l'hai presa maluccio, molto sul personale e di questo mi dispiace, anche se ritengo la tua risposta un tantinello presuntuosa. Cosa significa essere laureati in biologia e aver sostenuto un esame di ecologia? Hai forse un Curriculum, qualche master o lavori scienifici pubblicati alle spalle (o di riferimento) dove puoi indicare il riferimento dei tuoi asserti? Tornando alla questione: stiamo parlando, è vero, di un microhabitat, ma a parte il fatto che anche il carassio (quale poi, C. auratus o C. carassius ?)sta attraversando (anche lui, si) una fase di regressione piuttosto evidente nelle acque padane (a causa della competizione da parte di abramide e di predazione da parte di siluro), esistono riferimenti specifici di comunità ittiche in equilibrio nelle quali il carassio convive tranquillamente con scardola, triotto, tinca, persico sole e pesce gatto. Semmai, come avviene anche in ambiente naturale, occorre non abusare dei grossi ciprinidi di fondo, tipo la carpa, che soprattutto se presente con esemplari di grandi dimensioni, tende ad occupare una porzione rilevante dell'habitat disponibile, riducendo quello delle altre specie, contribuendo contemporaneamente al sommovimento del fondale e, di conseguenza, all'intorbidimento dell'acqua. Da evitare naturalmente anche l'abramide. Il tutto si bilancerebbe, comunque, in presenza di una specie predatrice come il persico trota, che contribuerebbe senz'altro a mantenere bilanciata l'eventuale popolazione di carassio. Come ho già detto, comunque, molto dipende da cosa si vuole ottenere. Se l'intento è quello di creare una comunità ittica autoctona, allora è giocoforza evitare l'imissione di carassio e pesce gatto. Altro elemento di fondamentale importanza, come già detto, sono le termiche e il grado di ossigenazione dell'acqua, da valutare per bene in relazione all'autoecologia delle singole specie ittiche che si dovranno posizionare.
Federico Ielli

#16 Cleme

Cleme

    Utente registrato

  • Utenti registrati
  • PipPipPipPipPip
  • 180 Post:
  • Tecnica: al colpo ma un po' t
  • Provenienza: Monte Porzio (pu)

Postato 21 February 2011 - 13:12 PM

Purtroppo non lavoro come ricercatore e non ho pubblicato nulla ( ho anche solo 22 anni ), dato che non ci son posti di lavoro faccio volontariato presso il CNR di Ancona nel settore pesca; di più purtroppo non posso fare al momento. Comunque mi riferivo a C.Auratus e C.Gibelio, da non inserire. Il C.Carassius so che riesce a convivere con le specie che hai elencato, dato che è indigeno del nord Europa e qui da me non l'ho mai preso quindi non mi riferivo a quello .

#17 Federico Ielli

Federico Ielli

    Moderatore di Sezione

  • Moderatori
  • 8035 Post:
  • LocalitàReggio Emilia
  • Tecnica: spinning
  • Provenienza: Reggio Emilia

Postato 21 February 2011 - 22:20 PM

Infatti, Carassius carassius è specie acclimatata da tempi storici anche nelle acque italiane, anche se la maggior parte delle popolazioni italiche sono rappresentate dalla specie esotica, Carassius auratus, forma rinselvatichita del pesce rosso ornamentale. La prima specie è assai meno invasiva e raggiunge taglie maggiori.
Federico Ielli


0 utenti stanno leggendo questo topic

0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi