Avevo deciso di passare un albeggio e relativa mattinata alla ricerca di orate per questo la sera prima armato di lampada e retino mi sono fatto una bella passeggiata sugli scogli alla ricerca di granchi da usare per esca, in breve tempo una decina di esemplari di varie misure popolano il fondo del secchiello e vado a nanna. La sveglia è puntata alle 3 ma già parecchio tempo prima stavo frullando per il letto senza riprendere sonno un po’ per il caldo e un po’ per la smania della pescata, non appena la sveglia suona sono in piedi e in pochissimi minuti canne secchiello e borsa sono in macchina e parto in direzione del porticciolo di Torre Vado, appena arrivato vedo che non c'è nessuno e mi posiziono sul molo di sottoflutto nella posizione più comoda per la pesca a fondo, è un molo piuttosto piccolo ci si pesca bene in 4 se si è molto affiatati anche in 5, davanti a me una vasta macchia di sabbia chiara ben visibile in mezzo allo scuro delle rocce circostanti mi permette di mettere in pesca 2 canne senza pericolo di incocci nel fondo , uno dopo l'altro due granchi prendono la via del mare equipaggiati da una coppia di beack del 6 montati in tandem su un lungo bracciolo dello 0,25 la prima ora trascorre tranquilla poi arriva una comitiva di 7 “pescatori” campani intuisco la loro provenienza dal dialetto ( Mino mi perdonerà questa mia sottolineatura geografica) in un attimo occupano tutta la scogliera con sporte di plastica cassette borsoni e quant’altro sono riusciti a portarsi dietro, un paio pescano a fondo (ognuno con 3 canne) un altro paio con la canna da punta e gli altri all’inglese con il pasturatore, quello che si piazza alla mia sinistra pesca all’inglese e al primo lancio mi prende un filo, abbozzo, in fondo è ancora buio avrà sbagliato il lancio, recupero stacco la sua lenza e rilancio una pausa di qualche minuto e vedo la prima toccata ferro e c’è, purtroppo è solo un saraghetto troppo audace che ha abboccato ad un granchio grande come la sua testa, lo slamo con cura sono indeciso se trattenerlo o no stimo il peso sui 200 grammi decido di rilasciarlo accompagnato dalle proteste di un paio di vicini che mi urlano che non dovevo rilasciarlo perché scappando si sarebbe portato dietro anche gli altri pesci presenti, abbozzo di nuovo. Non appena le prime luci schiariscono il porto uno dell’allegra compagnia decide di cambiare posto e di mettersi alla mia destra, durante il trasloco che fa passando davanti alle mie canne con la canna aperta mi prende tutti e due i fili, riabbozzo, recupero cambio le esche e non appena ho finito l’allegro pescatore alla mia destra decide che dove stava non gli andava più bene e indovinate dove si mette?

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davanti alle mie canne, questa volta protesto ma il tipo, forte della numerosa compagnia, mi urla che il mare non è il mio e lui si mette dove vuole e che comunque io (bontà sua) non gli davo fastidio e si sarebbe spostato se per caso avessi preso un pesce, inutile dire che a quel punto ho smontato tutto e son tornato a casa.