Rieccomi per un piccolo aggiornamento :razz:
Ci sono tornato ed è andata bene e cerco di raccontarvi la battuta per rivivere insieme quelle emozioni.
Dunque, l'altra sera decido di andare a comprare le esche per andarci di notte e mi organizzo la battuta di pesca. La sera al villaggio mangiamo,poi passeggiatina con la famiglia,mettiamo a letto la bimba ed io mi metto fuori in terrazza a preparare l'attrezzatura.La mente,così come in tutti i pescasportivi viaggiava già da lì a poche ore dopo,quando sarei andato sul promontorio che avevo deciso di battere meglio. Preparato il tutto,rientro e setto la sveglia per le 3,00 del mattino:2 ore appena per riposare, ma il pensiero e la voglia di andare a pesca erano talmente intensi che le due ore son trascorse senza chiudere occhio (capita spesso quando devi andare a pesca...).
Alle 3,00 finalmente mi alzo e faccio uno squillo a mio fratello per avvertirlo che sono pronto ad uscire, e lui,puntualmente si presenta dopo due minuti all'uscio del mio appartamento (intanto mogli e bambini dormono profondamente...).
Presa lattrezzatura,carichiamo tutto in macchina e ci apprestiamo ad uscire.Ultimo baluardo tra noi e la strada che ci porta al mare quel cancello chiuso del villaggio che ci costringe a scendere ed andare al muretto di cinta per azionarlo e correre verso il nostro amico mare.Si sa, quando hai fretta anche i minuti sembrano ore e quei due minuti impiegati per l'operazione son trascorsi tra i nostri sbuffi e le smorfie sui nostri volti e poi...via verso la scogliera!
15 minuti d'auto e siamo gia' sul posto ma...quale sara' la stradina che ci permette di arrivare sin quasi sul promontorio roccioso facendoci risparmiare un bel po' di strada a piedi con l'attrezzatura in spalla?decidiamo per quella a sinistra rispetto a quella dove eravamo scesi due giorni prima per l'escursione pomeridiana dove abbiamo sondato un po' la scogliera e tra un saltello su una roccia e qualche buca, il crossover imita le sue sorelle piu' grandi fuoristrada e ci porta a ridosso della scogliera dove avevamo deciso di pescare.
E allora giu' di corsa,afferriamo l'attrezzatura e ci affrettiamo verso la postazione!
Ma dopo pochi metri, l'incubo di ogni pescatore:"oh noo, si vedono degli starlite laggiù,qualcuno ci ha fregato il posto"!
Per fortuna ci sbagliavamo,erano a 50metri dalla postazione che avevamo scelto di battere ed il buio ci aveva tratto in inganno

Arrivati in punta al promontorio tiriamo fuori prima le nostre Hulk azione 5, inneschiamo con verme americano e lanciamo ad una quarantina di metri nella speranza che qualche bella mormora o qualche orata si faccia viva. Assicurate le canne ai picchetti ci affrettiamo a montare le bolognesi per dedicarci alla tecnica che piu' amiamo. Il giorno del nostro sopralluogo avevamo pescato a cento metri a destra da quella postazione e quindi non sapevamo quando fondo ci fosse.Ma un pescatore del foggiano ci aveva detto che lì c'erano 5-6 metri d'acqua a tiro di canna e poi sprofondava ad una quindicina piu' avanti.Il mare sbatte un po' e c'è la giusta risacca sotto ai nostri pidei,anche se non proprio da scadtuta.Così armo la mia daiwa competition-x col fedelissimo shimano stella 1000fd ed inizio a fare la mia montatuta piu' in fretta che posso per mettermi finalmente in pesca. Intanto il tempo passa e siamo quasi in prossimità dell'alba.Tra una toccatina e l'altra sulle Hulk senza che nessun pesce si allami termino la montatuta ed attacco la sonda per regolare il fondo quando...porc...!!!Ma qui sono ben oltre i sei metri!!!Ma quello lì l'altro giorno cosa ci ha detto?Mannaggia a lui ed alla sua scarsa attitudine alle misure!
Smontiamo tutto e montiamo galleggianti scorrevoli,filo per lo stopper etc. quando è ormai l'alba. Mio fratello Giuseppe è piu' svelto di me ed è gia' in acqua e allora mentre termino la mia montatura gli faccio la solita domanda:"come si sta in pesca?E la corrente dove va'?" E lui:-"dritta e tira fuori"
"Wow!" gli rispondo io. "E' la condizione che preferisco.Vedrai che qualche bella orata la prendiamo stamattina".
Passano i primi minuti e tra un'occhiata e l'altra e le immancabili aguglie accompagnate dalle nostre smorfie finalmente la Hulk di mio fratello sussulta ed il mulinello rilascia un po' di filo con una sfrizionata.Afferro la sua bolognese e lui da' la ferrata.
Io:" ce l'hai?"
lui:"sì ma non sembra grosso"
Io:"da come tira sembrerebbe un'orata,fai piano".
E cosi' dopo un po' arriva a tiro di guadino un'oratella sui 4 etti. Bene, mi dico e fiducioso riprendiamo in mano le bolognesi ma...uno,due,tre,dieci lanci,ma nulla di concreto se non le solite occhiatine accompagnate dalle aguglie e le nostre lamentele.
Come se non bastasse, il vento comincia a montare e proviene da sinistra, portandoci a spasso e fuori pastura i galleggianti. Penso gia' che quella sarebbe stata una giornataccia e decido di cambiare postazione per metterci almeno col vento alle spalle.Così ricomponiamo tutta l'attrezzatura e ci spostiamo una cinquantina di metri piu' a destra per metterci a pescare su uno sperone di roccia dove c'era un bel ricircolo d'acqua ed un po' di ondicine che facevano un po' di schiuma.
Avevo un gran mal di schiena e mio fratello gentilmente mi trova un posticino dove posizionare la sedia e mi ci metto a pescare.Ma dopo i primi lanci mi rendo conto che non sto pescando bene e gli faccio:"al diavolo la sedia ed il mal di schiena.Io non posso pescare qui,ma è lì che devo lanciare" e volgo lo sguardo alla sporgenza piu' estrema dello sperone.Così mi alzo e mi metto a pescare proprio su una punta di scoglio,conscio che prima o poi qualche onda mi avrebbe bagnato pantaloni e scarpe...ma poco importava.Giuseppe insiste a pescare al riparo dalle onde e resta in posizione piu' laterale mentre io inizio coi primi lanci proprio in punta dove si rimescola l'acqua. Inizio a lanciare un po' di bigattini con parsimonia stando attento alla corrente che faceva una specie di giro da destra a sinistra dello sperone e dopo qualche minuto entrano in pastura le immancabili occhiate. Ma dopo averne slamate un paio,alla successiva affondata del galleggiante ferro e...strike!La canna si piega decisa ed inizia il combattimento con un bel pesciotto e faccio a mio fratello:"Peppe questa dal modo che ha di tirare sembra una spigola".Così con un po' di accortezza e di cautela causa lo 0,11 che stavo usando come terminale porto il serranide a tiro di guadino e dopo qualche peripezia per la risacca il pennuto è dentro. La stimiamo intorno ai nove etti.La mettiamo nella nassa in acqua e ci rimettiamo in pesca.Convinco Giuseppe a mettersi in punta accanto a me e mi ci vuole poco a farlo,vista la bella cattura appena fatta.Cominciamo di nuovo a lanciare e dopo qualche minuto ho in canna un'altra spigola:"Giuseppe questa da quanto tira è piu' grossa dell'altra"! Ma invece era solo piu' arrabbiata,perchè una volta guadinata la stimiamo intorno ai 4 etti. Così tra un lancio e un altro arrivano un altro paio di spigole dai 350gr. al mezzo chilo quando è ormai tardino ed il vento è pu' forte e sono ormai bagnato fino alle ginocchia gia' da un po'.Cosi' dico a mio fratello "Peppe,ancora quindici minuti ed andiamo ok?" Ma da lì a due lanci,Giuseppe ne prende una bella di una chilata ed io seguo con un'altra sui sette etti.Allora scatta la telefonata alle mogli:"Amore stavamo venendo via ma abbiamo avuto un piacevole contrattempo.Facciamo un po' piu' tardi"

Dopo un po',Giuseppe ne prende un'altra belloccia intorno ai 350gr. ed io ne allamo una che sembrava essere un'orata per come aveva fatto affondare il galleggiante:prima due sussulti e poi una leggera affondata,seguita da una bella sfrizionata appena allamata.Ma poi,dopo qualche minuto di cauto combattimento,causa lo 09 che avevo da poco montato come terminale viene al guadino una bella spigola di una chilata abbondante

Da quel momento le condizioni erano quasi al limite,ma anche se volevamo insistere abbiamo dovuto lasciare il posto di pesca in seguito alla telefonata di mia moglie:"Amore la bimba a mezzogiorno deve mangiare e siamo senza omogeneizzati..."
Così smontiamo tutto quando erano ormai le 11,30 e torniamo verso il villaggio,felici di aver trascorso una bella giornata di pesca che era iniziata non proprio bene e con una serie di inconvenienti. Allora,comprata la pappa per la bimba e rientrati a casa,facciamo le solite foto di rito che qui riporto coi link e la sera grigliata di pesce con gli amici che abbiamo conosciuto durante questi giorni di vacanza.Il sapore dei pennuti lo immaginerete.Pescati tra scogli e sabbia a mare aperto e col primo piccolo porticciolo turistico distante un bel po' di chilometri

Purtroppo non abbiamo potuto replicare il giorno dopo,perchè il mio mal di schiena reclamava riposo,anche se la mia bimba vuole il suo spazio a prescindere dal dolore e allora niente pesca
Ma si sa, essere genitore comporta questi e ben altri sacrifici e rinince. Domani si riparte e chissa' se stasera avremo un paio d'ore per provare a fare una capatina.Intanto ci godiamo qusta bella battuta di pesca,aspettando la prossima occasione per dividere con gli amici le esperienze ed i racconti di giornate memorabili o comunque piacevoli trascorse accanto al mare.
Lo so,sono stato prolisso.Forse bastava dirvi:"ragazzi ci ho provato ed è andata bene.Le spigole ci sono,ne abbiamo prese 7 tutte belle". Ma credo non ci sia nulla di più bello che condividere le emozioni di una battuta di pesca.Quelle emozioni che ogni volta ci portano a fare cose assurde,ore piccole,notti trascorse al gelo,pur di praticare il nostro hobby preferito e vivere la nostra passione per il mare.Spero col mio resoconto,diventato poi un racconto di esserci riuscito.Ciao a tutti e alla prossima battuta,bella o meno bella che sia!
I link alle foto sono i seguenti: