Spiritosi

Comunque il conto chi lo paga? Non è ora di "promuovermi"?

Bene, tra l'altro ho perso un sacco di tempo a scrivere il post....che non trovo più

Non è partito o non l'ho salvato. Vecchiaia? :? Ricominciamo da capo, spero non solo per la gloria, perchè il tema è abbastanza complesso. Allora, età dei pesci ossei: ci sono essenzialmente due metodiche per calcolarla. La prima, piuttosto complessa, si basa sull'uso di formule algebriche (Von BertalanffY) :? :? :? che tengono conto di alcune variabili, quali la struttura di popolazione, l'accrescimento teorico, la mortalità diretta ed indiretta (pesca) ecc. Questa lasciamola per ora ai tecnici. La seconda, più diretta, è alla portata di tutti, basta un po' di pazienza ed il possesso di un buon microscopio ottico. Si tratta del metodo scalimetrico/opercolimetrico, che realizza l'età di un pesce osseo dall'analisi delle sue strutture (ossee), tipo squame=scaglie, opercoli (ossa che ricoprono le branchie), vertebre ed otoliti. Solitamente per i salmonidi si impiegano le prime due strutture: squame (metodo scalimetrico) ed opercoli (metodo opercolimetrico). Il metodo si basa sul fatto che i pesci ossei metabolizzano con la dieta i sali di calcio (carbonati e fosfati), deponendoli sulla matrice ossea per i processi di ossificazione. La velocità di metabolizzazione, quindi di deposizione, è direttamente proporzionale alla temperatura dell'acqua. Per cui è massima d'estate, minima o quasi nulla d'inverno, quando le temperature si abbassano anche a 2-3°C. Quando questo avviene, sulla struttura ossea (squame, opercoli, ecc.,) cessa la deposizione del calcio e si forma un vistoso anello (annulus) che demarca un inverno d'età, grossomodo corrispondente ad un anno atmosferico. In pratica tot annuli corrispondono a tot inverni (anni) del pesce, esattamente come avviene per gli anelli concentrici di un tronco che demarcano l'età di un albero. Tutto semplice quindi? Non proprio, anche perchè esistono dei falsi anelli, che possono trarre in inganno. Più l'animale è vecchio, maggiore è la possibilità della presenza di falsi anelli, che solo un occhio esperto può evidenziare. Spesso i falsi anelli sono interrotti e non continui lungo tutto il bordo della squama/opercolo, oppure sono troppo vicini tra di loro per essere considerati annuali, oppure ancora tendono a confluire. Comunque sia,il conteggio ad occhio nudo degli "annulus" è abbastanza semplice, occorre solo un po' di pazienza. Si fanno bollire l'opercolo o le scaglie, quindi si puliscono i reperti sotto l'acqua tiepida, cercando di nettarli bene dai residui di pelle e di carne. Quindi gli si asciuga e già da qui, soprattutto dall'opercolo, è possibile valutare la presenza ed il numero di "annuli" = inverni del pesce, guardandoli in controluce. Per una migliore risoluzione si possono detergere con olio di cedro, che li rende traslucidi, e quindi osservarli al microscopio ottico. Una volta calcolata l'età (si fa la media sui due opercoli o su una decina di squame), è addirittura possibile risalire agli accrescimenti annuali, applicando una proporzione che tiene conto dell'età del pesce al momento della cattura e di un coefficiente di conversione dell'ingrandimento ottico. Infine, per fare un esempio pratico, se l'opercolo del pesce presenta sette "annuli" completi, si dice in gergo che ha 7 + inverni di età, ovvero è entrato nell'ottavao anno. Mi spiace non avere un'immagine dimostrativa in digitale. Basta per Ora.