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IL MIO PRIMO AMORE: IL BASS!


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4 risposte a questo topic

#1 francescovenier

francescovenier

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Postato 03 May 2007 - 23:56 PM

Ci si può innamorare di un pesce ? Si ! Io credo di si !
Tra pescatori un po’ sboccati, a volte, si usa dire: preferireste avere un contatto “del terzo tipo”con un bass di 4 kg. o con una bella ballerina di lap-dance ?
Io senza dubbio, saprei rispondere subito: Il bass, naturalmente !!!
Scherzi a parte, il persico trota è stato realmente “il mio primo amore”, il primo pesce che, giovanissimo, ho catturato, ignorandone allora persino il nome, un bass non grande, sui 4 etti, ma che bass!
A me pareva enorme e forte come un toro.
Poi, nel tempo, ne ho catturati (e subito rilasciati) molti, anche di peso notevole ma, sempre, le emozioni sono state pari, se non superiori, a quelle provate durante la mia prima inconsapevole cattura.
Il persico trota è un pesce splendido, di origine americana, tanto amato negli U.S.A. che compare effigiato anche in alcune bandiere nazionali.
Il persico trota (micropterus salmoides) è un centrarchide. Ha una pinna dorsale divisa in due parti,
la prima delle quali è bassa e con raggi spinosi.
E’ dotato di una bocca grande con la mascella superiore lunga sino a dietro il bordo posteriore dell’occhio.
E’ stato introdotto dal Nord America nella maggior parte dell’Europa verso la fine del 19mo secolo.
Il bass preferisce vivere in acque stagnanti o con corrente moderata, sia in acque basse che a fondo.
A 4-5 anni di vita, può pesare anche due kg. e raggiungere i 40 cm. di lunghezza.
Il persico trota è un cacciatore nato, tutto ciò che si muove in acqua è cibo per i suoi denti.
Carassi, rane, girini, topi, insetti e larve di vario genere sono, per lui, vittime predestinate. Depone le uova da marzo a luglio in 1-2 metri di acqua a una temperatura di circa 20°.
Il maschio crea una “buca nuziale” profonda, in mezzo alle piante, nella quale depone da 1000 a 4000 uova.
Durante il primo anno di vita il bass raggiunge i 15 cm. e giunge a maturità sessuale entro il secondo o terzo anno, quando è lungo sino a 30 cm. per un peso di circa 1 kg.
Certi dicono che sia un pesce pazzo ed imprevedibile ma io penso che sia veramente un pesce “con le P …e”
Il bass, per la mia esperienza, risponde raramente a stimoli canonizzati e standardizzati. E’ un pesce, infatti, dotato di forte personalità, a volte volubile, a volte testardo, con slanci improvvisi e inspiegabili apatie. E’ un po’ come noi, quindi, dotato di umori, di voglie, di periodi iperattivi e di
altri no.
Io penso, pertanto, che, per catturarlo, non bisogna considerarlo solo come un semplice pesce ma quasi come se fosse uno di noi, solo un po’ più bagnato !
Considerando l‘infinità di esche a lui destinate e la moltitudine di attrezzature specifiche, una trattazione sul tema richiederebbe non un singolo articolo ma più volumi.
Spero che, nel tempo, avrò l’occasione di parlare a lungo del mio amico, ma, ora, voglio iniziare con alcuni argomenti psicologici e tattici.
Una cosa importantissima per avere una produttiva battuta di pesca è quella di essere consapevoli che è “lui” e non noi a dettare le regole del gioco.
Il dove, il come e il quando, dipende sempre dalle voglie e dall’estro del nostro amico pinnuto e, quasi mai, dal volere del pescatore.
Il persico trota può decidere di attaccare la nostra esca a galla, a mezz’acqua o sul fondo. Può prediligere, di volta in volta, tendere agguati nei sotto sponda, sin dentro i canneti o, al largo, sia in acque libere che presso i margini esterni dei banchi di alghe spesso presenti. Anche tutti i manufatti, tutto ciò che galleggia e crea ombra in acqua, barche ferme “in primis”, gli fornisce postazioni ove sostare in caccia.
Considerando quanto detto vi suggerisco un espediente produttivo che personalmente ho spesso adottato.
Tutti noi abbiamo una nostra cava o un nostro stagno preferito, con acque ferme. A volte questi posti sono caratterizzati sia da canneti presso le rive che da ninfee e banchi di alghe al largo.
Non sempre però !
Certe cave estrattive, a fondo sabbioso, relativamente giovani, non hanno fatto ancora in tempo a favorire un ecosistema compiuto, dotato di fauna e di pesci.
O meglio, i bass ci sono ma le sponde sono ancora brulle e l’acqua è totalmente libera.
I persico trota stanziali, quindi, stanno sul fondo e sono spesso in movimento, difficilmente individuabili.
Come fare ?
Io faccio così: creo delle postazioni di caccia artificiali. Non devono essere necessariamente delle isole enormi ma, anche quando larghe poche decine di cm., se ci sono si vede subito la differenza.
Per creare dal nulla le tane artificiali, sia galleggianti che sul fondo, utilizzo materiali ecologici e biodegradabili, quasi sempre il legno.
Il discorso è di facilissima attuabilità.
Il primo fornitore delle mie isole galleggianti è il nostro fruttivendolo di fiducia ! Le cassette della frutta in legno, quelle a perdere, sono gli elementi costitutivi il tutto. Sia singole che legate a più di una tra di loro, possono servire a formare isolotti artificiali, anche di vari metri di perimetro.
Naturalmente, onde evitare che il vento li spinga troppo al largo, fuori della nostra portata, è indispensabile ancorarli al fondo utilizzando una corda in vimini ed un grosso sasso. La corda andrà fissata al centro dell’isola artificiale onde ridurre al minimo il pericolo di incaglio quando peschiamo presso i margini o sotto gli stessi.
Per quanto riguarda gli ostacoli sommersi il discorso è ancora, se possibile, più facile e immediato.
Cercheremo vicino alla nostra cava i rami secchi e gli arbusti più grossi che ci saranno. Formate quindi delle irregolari fascine, le getteremo sul fondo dopo averle opportunamente zavorrate.
L’ideale, se c’è, è un albero morto, con radici e rami contorti.
Ancorato, usando dei pesi, sul fondo della cava o dello stagno, questo ostacolo sarà negli anni futuri, per noi, un valido alleato.
Quando si creano degli ostacoli sommersi, peraltro, è indispensabile ricordarsi sempre dove sono stati collocati.
Su un fondale brullo e sabbioso, infatti, i bass presenti ameranno stazionare tra i rami dell’albero sommerso o nei pressi delle fascine. Sbagliare il calcolo e pescare anche ad un metro di distanza dagli stessi, risulterà sempre poco produttivo se non del tutto negativo.
Per risolvere anche questo problema bisogna, affondato l’inganno, segnare subito la posizione prendendo dei punti di riferimento sulle rive. In mancanza di questi, basterà piantare due paletti su due sponde opposte creando una retta virtuale nella quale ci sia l’ostacolo sommerso.
Bene, carissimi, vi ho dato del lavoro da fare.
Non siate pigri o frettolosi e vedrete che il mio consiglio è buono.
In futuro, spero, parleremo ancora dei persici trota.
Parleremo di artificiali, di canne da spinning e di soluzioni tattiche.
Nel frattempo i nostri amici pennuti hanno una sola cosa da fare: crescere e aumentare di peso !!
A presto.



Francesco Venier
www.francescovenier.it

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#2 CAVEDANONE

CAVEDANONE

    Bannato

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Postato 04 May 2007 - 09:03 AM

Io invece lo odio questo pesce!! Questione di gusti!!!

#3 PePpEsCaToRe

PePpEsCaToRe

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Postato 04 May 2007 - 09:32 AM

wow :o ...magari da me ci fossero i bass o cave e laghetti come da voi!!!
Vabbè...chi s'accontenta gode :D :D :D
I love to fish!!!
18 anni con una CaNnA in mano :rollsmile:

#4 @mirko78@

@mirko78@

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  • Tecnica: Carp Fishing,Trota L
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Postato 04 May 2007 - 09:52 AM

complimenti
Ciaoo @mirko78@

#5 Guest_Scarlet_*

Guest_Scarlet_*
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Postato 04 May 2007 - 11:28 AM

Io invece ho un amore viscerale e primitivo per il Luccio, prima di ributtarlo in acqua sto sempre pochi secondi in mistica contemplazione :cuinlove: :cuinlove:


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