Credo di averne gia' parlato di questa cosa ma lo rifaro', e' stato un incontro importante che ha segnato tutta la mia vita di pescatore e che ancora ricordo con tanta nostalgia:
avevo circa 17 anni e stavo con una ragazza che si chiamava Monica, lei stava a Ostia lido ma era di Milano, o meglio lei era nata a Genova ma il padre era un giornalista del Giorno di Milano e vivevano o avevano vissuto a Milano per tanti anni, poi il padre venne mandato alla redazione di Roma e la' la conobbi e prima conobbi il fratello con cui andavo a pesca e tramite lui ebbi gioco aperto con la sorella. Eravamo inseparabili e andavamo tutti e tre sempre insieme, per un certo periodo in un mese di giugno lei fu costretta a rientrare a Milano perche' aveva una parente che non stava troppo bene e per circa un mese lei rimase in quella citta', il fratello colse la palla al balzo e mi disse se volevamo andare a trovarla, era il tempo che quel povero ragazzino Alfredino rampi cadde in un pozzo a Vermicino vicino a Roma........
Riuscii ad ottenere dai miei genitori il permesso e si parti' per Milano, il viaggio fu estenuante e alla fine si arrivo', era caldo ma un caldo veramente allucinante come solo a Milano se ne puo' soffrire, prendemmo la Metro e mi trovai davanti un pescatore Napoletano di Ostia lido cosa stranissima, lui aveva un figlio a Milano ma incontrarci nella metro insieme a migliaia di persone fu un caso unico.
A Milano conobbi un sacco di ragazzi simpaticissimi, mio cognato abitava a San Donato Milanese credo in una zona che se non sbaglio si chiamava Metanopoli e per circa 15 giorni facemmo gruppo fisso con Monica e Raimondo il fratello e tutti i loro amici di cui alcuni veramente scoppiati.
Un giorno contattai l'idolo della mia vita, un grande pescatore di cui avevo letto, riletto, e straletto tutti i libri, avrete sicuramente capito parlo di Mario Albertarelli, si il grande scrittore pescatore con cui avevo un rapporto epistolare da diversi anni e concui intrattenevo lunghe chiacchierate su carta di pesca e di altro. Abitava mi pare di ricordare a Corso Sempione e gli telefonai, lo trovai a casa e decidemmo di incontrarci nel suo appartamento nel centro di Milano, che tipo che era Mario e che famiglia la sua, li conoscevo tutti dalla moglie Adriana ai figli Spartaco e Marina ma quella sera conobbi solo la figlia simpaticissima come la mamma del resto, rimanemmo insieme tutto il pomeriggio e la sera ci invitarono anche a cena e che dire passammo una serata intera a parlare di pesca e pesci e io gli raccontavo aneddoti della sua vita vissuta che conoscevo a menadito avendoli scvitti sui suoi libri che io conoscevo a memoria.....
La sera ci riaccompagno' a San Donato e rimanemmo ottimi amici per molti anni ancora, qualche anno fa c'ha lasciati e lo seppi dopo parecchio tempo, Mario era un signore in tutto come a pesca come nella vita e io conservo ottimi ricordi di lui, ho provato a mettermi in contatto ancora con la sua famiglia ma non credo stiano piu' al loro vecchio indirizzo e daltronde ormai sono passati cosi' tanti anni, chissa' se si ricordano ancora di quel ragazzetto di circa 17 anni che un giorno di tanti anni fa stravolse la loro vita familiare di un pomeriggio caldo di giugno con la sua ragazza e li conosceva tutti uno per uno come se facesse parte integrante della loro famiglia.....
to be continued
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