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Un tempo lontano.....27° parte


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#1 cicalone

cicalone

    Moderatore di Sezione

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  • LocalitàRoma
  • Tecnica: bolognese e canna fi
  • Provenienza: Ostia lido Roma

Postato 02 April 2009 - 18:57 PM

Certo che la spensieratezza della gioventu' e' un qualcosa che non torna piu', che divertimenti a scuola e con gli amici, sempre a pesca e a fare casino insieme, il Tevere per noi era una palestra di vita, lo conoscevamo palmo a palmo, un'altro posto dove ci divertivamo tanto era sotto il ponte di via Marmorata quartiere Ostiense, la il fiume faceva uno slargo ed era il posto delle carpe, da maggio a settembre ci facevamo le nostre scorribande con la bolognese e il bigattino e i carponi abboccavano alla grande e i ripopolamenti continuavano al massimo, a viale Trastevere c'era a Piazza Ippolito Nievo un caseggiato credo che fosse delle ferrovie dello stato, al suo interno c'era un vascone pieno di pesci rossi, con farfe innocente cominciammo a cioccare la situazione ebbene in men che non si dica il vascone si vuoto' dai pesci rossi e si riempi' di carpe di tutte le taglie e i pesci rossi presero la via del Biondo tevere, in confidenza ci dissero che volevano farsi una passeggiata e noi li accontentammo. La' conoscemmo Florindo un simpatico vecchietto pensionato delle ferrovie che ci fece entrare nel caseggiato e ci aiuto' nello sgombero e nel ripopolamento ci disse che col nostro permesso una volta spurgate qualche carpa se la sarebbe mangiata e noi non obiettammo nulla al confronto.
a villa Carpegna altri casi di bracconaggio e poi in tanti altri giardini privati e pubblici, a Villa Pamphili nuova quella al di qua' dell'Olimpica c'era un bel lago con le papere ci portammo un mare di carpe e tincone e poi gli davamo da mangiare inutile dire che in pochi anni il lago venne chiamato carpaland perche' l'ambiente era per loro il non plus ultra e si davano un gran da fare.
Intanto si cresceva e comincio' la malattia della pesca alle trote in torrente, si partiva con la corriera il pulman acotral e si faceva la mattata di andare a Subiaco a fare l'apertura alla trota e poi con la Simca 1000 su' e giu' per torrenti sperduti e piu' di una volta abbiamo visto la morte in faccia con 3 dita di ghiaccio per la strada ma l'incoscenza la faceva da padrona. Con il cucchiaino e l'esca viva a passata e il verme o le cavallette le trote abboccavano e ormai conoscevamo vita morte e miracoli dell'Aniene e di tanti suoi affluenti, ma i pesci piu' belli li prendevamo sotto al monastero e che trote fario con certe bolle rosse da paura.....

to be continued
pesca e caccia sono parte della vita dell'essere umano.
 
IO ho conosciuto Mario Albertarelli e Giordaloco


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