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Un tempo lontano....23° parte


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#1 cicalone

cicalone

    Moderatore di Sezione

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  • LocalitàRoma
  • Tecnica: bolognese e canna fi
  • Provenienza: Ostia lido Roma

Postato 01 April 2009 - 10:04 AM

Quando ero ragazzino se parla di begli anni fa vivevo a Roma al quartiere Monteverde Vecchio e a Ostia dove ora risiedo c'andavo solo il sabato e la domenica con i genitori e non sempre troppo spesso d'inverno mentre in estate finiti i compiti scolastici ci stavo per 3 mesi, quindi durante l'inverno le mie pescate erano in gran parte assorbite dal biondo Tevere che a quei tempi non era per nulla " biondo " come del resto non lo e' neanche ora ma perlomeno pare che sia un bel po' migliorato.
Il chiavicone che scaricava i rifiuti di Roma nel Tevere e che era sotto ponte Palatino non butta piu' le sue deiezioni liquide mentre i depuratori finalmente funzionano e gli scarichi dell'Aniene sono stati purificati, rimangono sempre i cvampi nomadi che sono sulle rive del Tevere e dell'Aniene e che buttano un sacco di mondezza nei fiumi ma sicuramente non producono piu' l'inquinamento degli anni passati.
Avevo due amici del cuore a quei tempi, compagni di scuola e con cui facevo tutto e di piu' a pesca, si partiva il sabato e con il trenino da piazzale Flaminio si andava in direzione di Prima Porta, si scendeva a Labaro e si faceva un bel pezzo a piedi e si andava a pescare o nel Tevere sotto alla diga a cavedani a spinning e con l'erba la Borracina, oppure si andava a pescare i lucci nel laghetto che era accanto alla diga. A dire il vero i laghetti erano ben tre solo che uno si poteva considerare tale gli altri erano solo marane nelle quali pescavamo alborelle e vaironi con i quali andavamo nel primo lago e con le montature a galla pescavamo i lucci col finalwe d'acciaio mentre con il piombo a fondo con il tempo brutto pescavamo i capitoni, e che serpenti che si beccavano buonissimi sulla brace perche' l'acqua era molto pulita.
Nello stesso lago in primavera con i pastoni vari e con il granturco pescavamo fior di carponi e carpe olandesi i classici Carassius auratus ovvero i pesci rossi. Il tutto condito da un proliferare meraviglioso della natura, voli di anatre e nutrie e aironi ci facevano compagnia tutto il giorno.
Accanto ai laghetti predetti c'era un quyarto che era chiamato il lago azzurro ed era adibito alla pesca sportiva, il padrone era nostro amico e in via del tutto fraterna nell'ultima ora del turno di pesca mattiniero ci faceva pescare a spinning le trote dopo che nelle prime 3 ore di pesca le avevamo insidiate con i metodi tradizionali, c'erano le famose trote gialle o giapponesi, pesci molto voraci e molto grosse che sull'artificiale ti facevano divertire tantissimo......

to be continued....
pesca e caccia sono parte della vita dell'essere umano.
 
IO ho conosciuto Mario Albertarelli e Giordaloco


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