Postato 28 June 2008 - 09:17 AM
Devi pescarli con una lenza molto simile a quelle che si usa per le trote al tocco. Prendere i barbi a "vista" in rogge e canali di dimensioni ridotte è molto divertente e non è particolarmente difficile. Era una delle mie pesche estive preferite nei canali di irrigazione che scendevano dall'alto Mincio.
A seconda della grandezza del corso d'acqua puoi usare una fissa o una bolognese (la fissa sui 5 metri, la bolognese anche meno), l'importante è che siano robuste e in grado di gestire pesi almeno attorno ai 20 gr (meglio se superiori).
Se il fondo del torrente è abbastanza uniforme (ghiaia o sabbia), puoi fare una lenza così:
- 0,18 o anche 0,20 in bobina (o come madrelenza)
- piombo scorrevole rapportato alla corrente (direi che un 20 gr. potrebbe andare)
- girella
- finale dello 0,14 - 0,16 di lunghezza non eccessiva (25-30 cm)
- amo in relazione all'esca che può essere il bigattino o il verme.
Il bigattino meglio metterlo a fiocco (4-5 per volta), il verme va innescato esattamente come quello per la trota, con la coda libera di muoversi.
Se invece il fondo è ciottoloso e ricco di sassi di una certa grandezza, è meglio usare una piombatura fissa costituita dalle classiche olivette da torrente, o anche da semplici piombini.
E' una pesca di movimento, quindi in mano devi avere solo la canna. Ti consiglio un guadino di quelli da trote, corti e maneggevoli, che puoi tenere a tracolla o legato alla cintura, se usi i bigattini la cosa più semplice è la classica sacca da mettere a tracolla, con i vermi invece è meglio un contenitore da allacciare alla cintura.
Mettiti qualche amo già legato, filo e piombi in qualche tasca del gilet (o in uno zainetto a spalle) e il gioco è fatto.
L'azione di pesca, una volta individuato il branco, è abbastanza semplice e l'unica difficoltà sta nel tenere la lenza il più possibile ferma. Lancia a pendolo e poi cerca di tenere il finale proprio sotto la punta. L'abboccata non ti darà nessun problema: di solito, soprattutto quando i barbi sono di dimensioni modeste e abbrancati, si ferrano praticamente da soli e sentirai qualche scrollone seguito da una trazione continua.
Una leggera pasturazione a base semplicemente di bigattini è consigliabile: ma devi buttarne pochi alla volta e calcolare bene il loro tragitto per evitare che finiscano troppo a valle.
Tieni presente, infine, che anche il barbo (anche se non ai livelli del cavedano), per garantire catture ripetute, andrebbe tenuto in nassa, a maggior ragione in ambienti stretti con acqua bassa. Ti consiglio tuttavia di liberarli sul momento, cercando di fare meno confusione possibile, considerato il tipo di ambiente, in ogni caso ti dovrai spostare spesso perchè è difficile che dopo 2-3 catture il branco non si muova.