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il mio diario di pesca


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5 risposte a questo topic

#1 Dr.Gregoriocasa

Dr.Gregoriocasa

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Postato 06 January 2007 - 15:02 PM

Vi propongo le prime pagine del mo diario di pesca
il racconto è lungo ma non potrebbe essere altrimenti;
parla infatti della mia breve vita da pescatore
Sabato 23 Dicembre 2006
22.12
Ho deciso in questo momento di iniziare a scrivere un mio diario di pesca.
Sarà perché sono tornato troppo contento da Borghetto dove ho preso 7 trote, battendo di 2 esemplari Leonardo.
Non è un gran bottino considerando che Fabio Favilla portò via dallo stesso laghetto la siderale cifra di 57 trote, ma è entusiasmante e al contempo rilassante, dato che vengo da più di 1 mese di astinenza da cattura.
Questa sarà sicuramente la pagina più lunga del diario dato che vorrei riassumere la mia vita da pescatore da quel Venerdì 23 Giugno 2006, data della mia prima uscita col mio Gordo maestro Luca.
Proprio quel giorno, aprii i miei occhi sul mondo della pesca cominciando a capire cosa fosse veramente, cominciando a cancellare tutte quelle strane ed errate fantasie che mi erano saltate alla mente quando dissi a Luca che volevo cominciare.
A proposito, non vi ho ancora detto il motivo per cui ho cominciato:
Una xxxxata...i miei amici organizzavano battute di pesca e un giorno chiesi di poter andare con loro per iniziare, per vedere, o forse solo per stare con loro…ma quel ciccione di Uccellini mi rispose “Non rompe il xxxxo Martellì, non si bono a pescà, non ce spazio per tutti!”
E dal quel preciso momento mi sentì dentro una tale rabbia che dovevo iniziare a pescare…solo per fare un torto a Uccellini, quella sottospecie de toporagno obeso in coma celebrale, solo per dimostrargli che se voglio fare una cosa io la faccio…e se ad impedirmi di farla è lui…allora quella cosa per me diventerà una droga!!!
Mi sentivo obbligato a pescare! Dovevo farlo, non ci dovevano essere ostacoli tra me ed i miei amici…e soprattutto non dovevo essere inferiore a Uccellini in niente!!!
Allora un giorno mentre mio cugino si stava preparando per andare agli allenamenti di calcetto glielo chiesi…e lui mi rispose “Ah…va bene, ce potemo annà Venerdì pomeriggio, poi te faccio risapè”.
Cominciò così…
Anzi, se la mia vita da pescatore fosse un libro, questo non sarebbe neanche l’inizio….ma il prologo…
L’inizio….
“Posa qua la roba”
“Qui?”
“Si”
“Tu te piji sta’ canna…te l’ho fatta e mò te imparo a pescà….Me piji i begattini?”
“Che schifo…Me fanno vomità”
“Allora, pija la canna così, apri l’archetto…pija il filo…attento, occhio a non impiccià….appunto….teh, te lo spicciato…no teni la canna più alta…guarda dietro a non pija nessuna pianta…ok…poi fai questo movimento e all’ultimo lascia il filo…”
“Porca xxxxxx!”
“Vabbè è uguale…recupera e rilancia….bravo…bel lancio…e mò aspetti!”
“Oh Lù il galleggiante…il galleggiante!!!!”
“Calma…aspetta…fermo…tranquillo…vai vai”
In quel preciso istante si vide un piccolo pescegatto volare fuori dall’acqua e andare a scontrarsi contro delle rocce…
Lo raccolsi, guardai Luca… “Questo è il mio primo pesce!”
“Questo è l’inizio!”
E quello fu davvero l’inizio…la mia prima battuta di pesca
“Allora, te si divertito?”
“Certo…è stato proprio bello”
Ed era vero…fu proprio bello…
Da quel momento per me fu solo pesca….e non per fare un torto a Uccellini o un piacere a Luca….ma perché la pesca divenne la mia vita!!
Ma della pesca sapevo ancora ben poco, soprattutto per tutto quello che veniva “prima della pesca”
Lacuna che venne presto colmata da mio cugino che mi avvisò già alla fine della mia prima battuta dicendomi “Poi se Mercoledì veni su, te insegno tutto quello che viene prima della pesca”
Di certo non mi rifiutai e da quel giorno non c’è nodo che mi tenga testa o amo che io non riesca a legare!!!
Questo mi servì molto infatti cominciai a pescare con i miei amici e tra loro solo 2 su 7 sapevano fare nodi e roba varia…perciò per me ci fu subito duro lavoro da svolgere a riva (il mio e quello degli altri)!!!
Tra le uscite fatte ne ricordo alcune davvero piacevoli…e molto singolari!!!

Metà Agosto….io e Andrea a Molegnano…infrattati con i motorini per non facci beccare da qualche guardapesca troppo curioso….
La diga è aperta…il fiume è grosso e tira…il suo galleggiante si sposta di 3 metri a sinistra, sottoriva, chiuso tra le piante…
…affiora dall’acqua ed è in balia delle onde…
….era in balia delle onde…
Perché improvvisamente scompare sotto la superficie dell’acqua …Andrea risponde con pronta ferrata…con grande forza affiora dall’acqua una cuoio di almeno 15 Kg che era stata attratta dall’odore del mais….un attimo….un’emozione…15 Kg di Carpa con l’amo infilato nel labbro a pochi centimetri da te…poi più nulla…si era portata via con sé amo e filo…
E dai con le bestemmie…soprattutto io, lui più controllato sembra accettare il fatto con serenità…
“Ma che filo c’avevi?”
“Il 18”
“Ma poi veni al fiume col 18!?...ma vaffanculo!!!”

Domenica 10 Settembre
L’indomani sarebbe iniziata la scuola…
Sarebbe stato bello iniziare con un bel ricordo della pesca…
Come la mia prima carpa;
E cosi fu…eravamo al Ponte di Ferro da 3 ore, Michele aveva preso 1 carpa da 1 Kg e noi avevamo aiutato 1 uomo che si trovava su degli scogli ad una ventina di metri da noi a prendere una regina sopra i 15 Kg;
mancava poco più di un’ora alla partenza e il fiume non dava segni di vita….
Il mio galleggiante, posizionato sotto un albero, vicino a delle alghe, iniziò a spostarsi verso destra…non era il vento…
“Lù, Lù” gridai
“Che c’è?”
“Il galleggiante se move”
“Daje sta ferrata, non vedi che te lo sta a porta via?!”
Anche Michele iniziò a gridare “Daje sta ferrata, movite!”
Ma io ero del tutto insicuro, esitavo…
“Allora jela do eh..”
“Daje movite!!!”
Ferrai…mi fermai un secondo e poi inizia a recuperare…
Luca e Michele mi iniziarono a gridare cosa dovessi fare , io del tutto impaurito e preoccupato di perdere la tanto agognata preda non riuscivo a ragionare…
“Si tu che comanni, è il pesce che deve veni da te, non te spostà indietro co’ sta canna!”
Dopo pochi minuti Michele la guadinò…era una regina…anzi, reginetta, faceva solo 1,5 Kg, ma per me…per me era la prima carpa…

Primi d’Ottobre
Io e Leonardo a carpe nel punto in cui il Nera si congiunge al Tevere;
Li l’acqua tira anche se la diga è chiusa…
Avevamo deciso di fare 2 giornate di pesca: Sabato e Domenica.
6 canne a mollo in 2…eravamo a circa 2 metri dal livello del fiume, circondati da piante e alberi;
Primo giorno, 4 del pomeriggio;
Lui aveva preso 2 carassi, io ancora niente…ma ancora per poco…
Il cimino della Silstar, che apparteneva a mio padre e che dava verso il Nera, mi segnalò che una carpa (riconoscibile dalla mangiata) aveva picado…ferrata non proprio di polso, e combattimento….
La carpa, che poi avrebbe risultato pesare 1 Kilo netto, tentò di trascinarsi verso le frasche….e ci riuscì dato che il posto ne era pieno, quello fu un problema perché il filo passò sopra un ramo e si incastrò, anche se io me ne accorsi solo quando vidi affiorare dall’acqua il pesce che saliva verso il cielo…infatti il ramo agiva da carrucola e più recuperavo più il filo trascinava il ciprinide verso l’alto;
A me di perdere una carpa, anche se piccola, non andava, così incitai Leonardo a fare qualcosa….si allontanò un momento e tornò con un vecchio e malridotto retino …
Si mise il tronco dell’albero tra le gambe e con il vecchio retino cercava di abbassare il ramo in modo da darmi la possibilità di spostare il filo e risolvere il problema….
Ma non era così semplice come sembrava, infatti il ramo era lontano e non riusciva ad abbassarlo abbastanza da permettermi di spostare la lenza….così mi gridò di portargli il mio retino…
La sua idea era stata brillante…con uno prese la lenza e la spostò verso di sé, in maniera tale d’avvicinarsi la carpa mentre con l’altro guadinò l’ormai stremato pesce.
Alla fine di tutto questo era passata mezz’ora…
Ma se il primo giorno era stato divertente, il secondo sarebbe stato fantastico!!!
Domenica
Avevamo da poco guadinato la mia seconda cattura in 2 giorni, una regina di 3 Kg;
Era stato un bel duello ma stavolta ero stato più sicuro dei miei mezzi e non avevo lasciato andare il pesce verso le piante;
Era durato circa 10 minuti, sembra tanto ma considerate che lì l’acqua tira tanto e in più bisognava forzare la carpa a spostarsi verso posti liberi dalla flora del posto, e questo non aiutava di sicuro, perché i posti pieni di piante si trovavano proprio sotto ai nostri piedi e quindi se la carpa non arrivava esattamente dove volevamo per poterla gradinare, dovevamo forzarla a cambiare completamente direzione e mandarla di nuovo al centro del fiume.
Il combattimento comunque era stato entusiasmante ma il bello doveva ancora venire.
L’ABX, una volta canna da trote, risistemata dopo la rottura del cimino da me e Michele per affrontare qualsiasi minaccia ittica(+ o meno), si spostò improvvisamente facendo cadere il reggicanna piantato male, rischiando di finire nel fiume, la presi e ferrai…altra carpa…
Anche questo duello, come ogni duello con una carpa fu piacevole…e ricco di suspence…
Infatti quando ormai la carpa era spossata, la frizione del vecchio mulinello s’inceppò, annodando il filo in modo tale che la poca forza esercitata dal ciprinide spezzò la lenza…
…fortunatamente il filo s’intrecciò sul primo anello….
Gridai a Leonardo, che si era portato sul livello del fiume col retino per far sua la carpa, di prendere il filo…ma lui non mi sentì….
…Allungai la mano verso il filo ma il nylon dello 0,22 fuggì nuovamente impicciandosi di nuovo sul cimino…
Quelli erano attimi drammatici…Leonardo non mi aveva sentito e se il filo mi fosse sfuggito avrei perso la carpa…
…Fissai per qualche secondo il cimino…non dovevo provocare brusche vibrazioni…così, con cura, protesi il braccio verso il cimino….stavolta il filo lo presi…lo strinsi forte attorno alla mia mano facendogli fare più giri…
Leonardo mi gridò “Apri sta’ frizione”
Mi avvicinai, spostai il mio sguardo verso di lui e urlai “Sè stuccato il filo…pijalo!!!”
Lo prese e con facilità avvicinò la carpa mentre allungò il retino in acqua…catturata!!!
Mio record: regina di 7 kg!!!
Alla fine delle 2 giornate di pesca Leonardo aveva catturato 2 carassi mentre io avevo avuto la fortuna di fare mie 3 carpe, e 1 carasso a fine giornata.

Oggi
Al borghetto…
Arriviamo, scegliamo il posto…
Lord in acqua…dopo pochi minuti ecco la prima abboccata, faccio mia la trota
E siamo già 1-0 per me.
Ma ecco che arriva l’aneddoto più divertente ed emozionante in precisamente 6 mesi di pesca.
Avevamo entrambi 1 canna a recupero ed una sul reggicanna;
mentre recuperavo Leonardo attirò la mia attenzione
“Ah abboccato, pija il retino!”
Appoggiai la Carson a terra e andai a prendere il retino:
Mentre attendevo il momento giusto per mettere il retino in acqua, sentimmo un rumore che sembrava provocato da un oggetto caduto in acqua, Leonardo mi chiese
“Che è?”
Io risposi sicuro “Niente, ha bollato ‘na trota sottoriva”
Una volta guadinata la trota, mi voltai e vidi che aveva abboccato alla Lord, serrata pulita e combattimento alquanto breve;
catturata la trota mi sembrò opportuno mettere la Carson sul reggicanna, per non rischiare che cadesse in acqua…ma quando mi voltai…
“Ma do sta la canna???!!! Stava qui??!!! Nooo non è possibile che è finita dentro…Nooo”
Scomodai dal Paradiso tutti i santi e tutti coloro che erano in processo di beatificazione
“Te lo detto che quella non era una bollata!!!”
“Aspetta un attimo…non po’ esse…quando m’hai chiamato…”
“Stava qui! Aspe’, mo’ pijamo il retino e vedemo se ce”
Niente…
“Ma mo’ te pare che ‘na trota se riesce a porta dentro na’ canna?!?!”
“Eh…se vede de si”
Ma c’attendeva una sorpresa…
Dall’altra parte della curva
“Ma che avete fatto raga’”
L’uomo si stava rivolgendo a noi…
Io capii…
“No…non è possibile….Nooo”
Incominciai ad avvicinarmi a lui sempre più in fretta…
E mano a mano che mia avvicinavo l’uomo tirava fuori dall’acqua la mia canna…
“Grazie grazie...”
Cominciai a dire
Ma lui non era dello stesso umore
“Guarda che impiccio che m’hai fatto…guarda, mo’ pè colpa tua…”
Ma a me non importava…avevo recuperato la mia canna…e avevo una strabiliante storia da raccontare…
“T’ho salvato la canna…no grazie…quando diventi grosso me devi offri da beve!!!”
“si si grazie ancora”
E mi avviai verso Leonardo, che mi incitava “Almeno daje la trota”
“Ma che si xxx…questa farà 700 gr!!!”
E così concludo la mia prima pagina di diario…
Sicuro che la prossima, volta farò di meglio!!!

#2 walter

walter

    volatile da cortile

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  • Localitàeste, bassa padovana
  • Tecnica: portachiav-fishing
  • Provenienza: este, bassa padovana
  • Anno di nascita:1984

Postato 06 January 2007 - 15:29 PM

bella :D e' uno spaccato di vita coinvolgente :)



keep fightin' | if you can't follow me maybe you're not crazy enough... | devastazione, delirio, inutilita' e allegro sbarellamento icon_crazy.gif



 

лохі мы змаглі трапіць у ваш паршывы вэб -сайт з дапамогай дабрадушны вэб - качка


#3 Giordaloco

Giordaloco

    Pescatore qualunquista

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  • 17204 Post:
  • LocalitàLUINO Lago Maggiore

Postato 06 January 2007 - 15:54 PM

:lol: :lol: :lol: Decisamente l'iniziazione alla pesca può essere sia esilerante che comica :lol: :up:
PESCATORE QUALUNQUISTA
Posted Image <!-- m -->http://giordalocopes....forumfree.net/<!-- m -->
27-06-1944

#4 springbxl

springbxl

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  • 549 Post:
  • LocalitàFrancavilla al Mare

Postato 06 January 2007 - 17:59 PM

:lol: :lol: :lol: bello bello!!!!

#5 Dr.Gregoriocasa

Dr.Gregoriocasa

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  • LocalitàOrte (VT)

Postato 06 January 2007 - 19:05 PM

altro che esilarante o comico...con questo racconto vado a zelig
quando mai si è visto uno che gli va a finir la canna in acqua x colpa di una trota che poi gli si va a impicciare con quello dall'altra parte che ti tira fuori la canna con tutto il pesce attaccato
ROBE DELL'ALTRO MONDO

#6 albyrallye

albyrallye

    Bannato

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  • 322 Post:
  • Localitàverona

Postato 07 January 2007 - 11:55 AM

:wink: complimenti ottimo racconto! ottima pazienza nel raccontare tutti i minimi particolari! bravo!!!


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