Ieri sera ho assemblato la mia esca: un Vibrax con al posto dell'ancoretta un bell'amo da carpe del 4, privato dell'ardiglione e leggermente storto sull'asse, collegato tramite anellino più piccolo possibile.

L'idea voleva essere quella di imitare l'effetto "autoferrante" degli ami da traina riproducendolo in piccolo e riuscire a ridurre il volume occupato dall'amo in rotazione.
L'assetto del rotante in acqua non viene assolutamente alterato dalla sostituzione amo-ancoretta, così come la lanciabilità, la media di trote fuggite-catturate e la capacità di muoversi tra gli ostacoli del fondo. Anzi, ho notato un curioso e inaspettato lieve effetto anti-alga (oppure ho avuto più fortuna del solito).
Ho pescato per tre ore in condizioni di acqua bassa ed estremamente trasparente, cosa costante sul Fibio, ho catturato 5 trote, altre 3 me ne sono fuggite durante il recupero e 2 hanno sbagliato la mangiata, quindi potrei definirla una buona giornata.



La cosa che non mi è assolutamente piaciuta è stata l'effetto dell'amo singolo sulla bocca delle trote:
Taglia, strappa e fa incredibilmente più danni di un ancoretta senza ardiglioni.
Allego le foto della giornata e aggiungo qualche considerazione.
L'amo singolo è di fatto più grande di ogni amo dell'ancoretta, cosa che gli permette una maggiore capacità di raggiungere parti tragicamente importanti del volto della trota: non mi era mai capitato con l'ancoretta di andare a toccare l'occhio di una trota di 33 cm, come in questo caso, o ritrovarmi con tagli nel palato e/o lacerazioni della mascella se non suo completo distacco. Un'ancoretta può ridurre la pressione che ogni punto della bocca del pesce deve sopportare a 1/2 o 1/3 di quella che viene esercitata dall'amo singolo, ciò aiuta a non avere strappi o rotture nei tessuti anche durante l'eventuale fase di sollevamento (sempre da evitare, ma se capita s'ha da farla nella maniera più incruenta possibile). Non sono convintissimo dell'utilità dell'amo singolo al fine di tutelare le trote: secondo me la possibilità di causare danni gravi cresce con le dimensioni dell'amo, e l'amo singolo è sempre sovradimensionato ed ha maggiore possibilità di movimento, dato il minore ingombro, nella bocca del pesce rispetto all'ancoretta.
Farò altre prove, ma l'impressione che ne ho avuto è stata pessima e onestamente penso che chiederò una discussione in sede di assemblea APPV.

anche una piccola gommina causa grandi danni: l'amo è quasi arrivato all'occhio e ha danneggiato troppo la mandibola: non dico che l'ancoretta avebbe lasciato indenne la trota, però non avrebbe procurato il taglio, ma solo i fori.

qui si vede bene come la pressione sia tutta in un unico punto: in caso si debba sollevare il pesce dall'acqua (riva alta, guadino corto...) la mascella verrebbe tagliata o comunque ferita gravemente. L'ancoretta difonderebbe la forza su più punti della bocca riducendo la possibilità di strappi.

Questo, forse, è un caso in cui l'amo singolo è migliore dell'ancoretta

Qui si vede proprio il danno procurato dalla libertà di movimento dell'amo: rotando ha tagliato visibilmente il labbro superiore.
Con l'ancoretta non mi è mai capitato.
Voi cosa ne pensate?