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LA GESTIONE DELL'ITTIOFAUNA NEL NORD ITALIA, ASPETTI NORMATIVI E GESTIONALI


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17 risposte a questo topic

#1 Federico Ielli

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Postato 01 February 2016 - 21:22 PM

Si terrà a Vicenza, il 12 febbraio 2016 presso la sede di Acque Vicentine S.p.A., Viale dell'Industria 23, organizzato da Associazione Italiana Ittiologi Acque Dolci (A.I.I.A.D.), il Workshop "La gestione dell'ittiofauna in Nord Italia: aspetti normativi e gestionali locali inseriti nel contesto della legislazione nazionale e comunitaria" (a breve la locandina col programma aggiornato).
L'occasione è di quelle giuste per aggiornarsi sulle normative e su eventuali problematiche insorte a seguito del mancato rispetto delle stesse. Seguirò io stesso la discussione e sarà mio compito aggiornare su questa rubrica quanto emerso.
Federico Ielli

#2 Texus

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Postato 01 February 2016 - 21:50 PM

Ottimo Ielli... :2thumbs:

Come mi piacerebbe assistere almeno una volta ad una delle tue "nozioni tecnico-scientifiche".. :)


"Sfidare la natura è una delle cose più insensate al mondo...se fallirai,lei avrà vinto e ti porterà via con sè...
 se trionferai,sarà soltanto perchè ti ha voluto risparmiare...In ogni caso,al suo cospetto,sarai sempre un perdente..."

#3 walter

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Postato 02 February 2016 - 02:05 AM

perche' devo avere un esame in arrivo??? :(




keep fightin' | if you can't follow me maybe you're not crazy enough... | devastazione, delirio, inutilita' e allegro sbarellamento icon_crazy.gif



 

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#4 The Legend

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Postato 02 February 2016 - 08:07 AM

Un ringraziamento per l'interessamento


saluti

The Legend

#5 grande orso

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    Tommy

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Postato 02 February 2016 - 10:06 AM

fede ma sarebbe aperto anche ai non addetti ai lavori?



#6 Federico Ielli

Federico Ielli

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Postato 02 February 2016 - 10:40 AM

Si, ma occorre confermare la presenza per disponibilitá posti. Saro piú preciso a breve.
Federico Ielli

#7 Federico Ielli

Federico Ielli

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Postato 02 February 2016 - 14:28 PM

Tommy, la registrazione é obbligatoria, posti limitati (100). Per registrarsi occorre accedere al sito dell'A.I.I.A.D., www. aiiad.it
Occorre sbrigarsi. A brevissimo.la locandina col programna definitivo.
Federico Ielli

#8 Copacabana69

Copacabana69

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Postato 02 February 2016 - 19:45 PM

Inserisco il sito.....

http://www.aiiad.it/

 



#9 Copacabana69

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Postato 02 February 2016 - 20:02 PM

:-) Workshop

“La gestione dell'ittiofauna in Nord Italia: aspetti normativi e gestionali locali inseriti nel contesto della legislazione nazionale e comunitaria”
Vicenza, 12 febbraio 2016
presso la sede di Acque Vicentine S.p.A., viale dell'Industria 23
Organizzazione a cura dell’ Associazione Italiana Ittiologi Acque Dolci (A.I.I.A.D.)
“La gestione dell'ittiofauna in Nord Italia: aspetti normativi e gestionali locali inseriti nel contesto della legislazione nazionale e comunitaria"
Associazione Italiana Ittiologi delle Acque Dolci (AIIAD) - 12 febbraio 2016
Programma:
Ore 9.30 – 10.00
Registrazione dei partecipanti
Ore 10.00 – 10.20
Benvenuto delle autorità:
Dott.ssa Elisabetta Pizzul - Presidente A.I.I.A.D.
Dott. Angelo Guzzo - Presidente di Acque Vicentine s.p.a.
Ore 10.20 – 10.40
Intervento introduttivo:
Dott. Massimo Pascale (Centro Ricerche in Ecologia e Scienze del Territorio – C.R.E.S.T.)
La gestione dell'ittiofauna dulciacquicola italiana: normativa di riferimento
La situazione attuale nei territori sui temi:
 Organizzazione della gestione ittica e relativa normativa regionale
 Gestione e conservazione della fauna ittica tra osservanza della normativa e sostegno delle attività di pesca.
Ore 10.40 – 11.00
Regione Friuli Venezia Giulia:
Dott.ssa Maria Rosa Mulas (Regione - Ente Tutela Pesca)
Dott. Massimo Zanetti (Ente Tutela Pesca)
Ore 11.00 – 11.20
Regione Veneto:
Dott. Mario Richieri (Sezione Caccia e Pesca)
Ore 11.20 – 11.40
Regione Emilia Romagna
Dott. Davide Barchi (Servizio Sviluppo dell'economia ittica e delle produzioni animali)
Ore 11.40 – 12.00
Provincia Autonoma di Trento:
Dott. Leonardo Pontalti (Servizio Foreste e Fauna)
Ore 12.00 – 12.20
Provincia Autonoma di Bolzano
Dott. Meraner Andreas (Ufficio Caccia e Pesca)
Dott. Nicola Merlo (Ufficio Caccia e Pesca)
Ore 12.20 – 12.40
Regione Piemonte
Dott. Carlo Di Bisceglie (Assessorato Agricoltura e Sviluppo Rurale, Settore Tutela e gestione della fauna selvatica)
Ore 12.40 – 13.00
Regione Val d’Aosta
Dott. Paolo Orellier (Struttura Operativa Flora, fauna, caccia e pesca, Dipartimento Agricoltura, Risorse Naturali e Corpo Forestale)
Dott. Daniele Stellin (Consorzio Regionale per la Tutela, l'Incremento e l'Esercizio della Pesca)
Ore 13.00 – 14.30
Pausa pranzo (buffet offerto da AIIAD)
Ore 14.30 – 17.00
Tavola rotonda, confronto e discussione sui temi proposti con partecipazione degli Enti territorialmente competenti, tecnici, ricercatori, ittiologi, associazioni di pescatori
Ore 17.30
Conclusione dei lavori


#10 Texus

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Postato 02 February 2016 - 20:46 PM

:?:  C'è qualche assenteista?

Non ho visto Liguria e Lombardia... :?:


"Sfidare la natura è una delle cose più insensate al mondo...se fallirai,lei avrà vinto e ti porterà via con sè...
 se trionferai,sarà soltanto perchè ti ha voluto risparmiare...In ogni caso,al suo cospetto,sarai sempre un perdente..."

#11 Federico Ielli

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Postato 02 February 2016 - 21:03 PM

Purtroppo la locandina non é venuta, il pdf è di difficile inserimento, ma il programma è quello scannerizzato da Rudy. Si Tex, le assenze ci sono. Non vado oltre.....
Federico Ielli

#12 Federico Ielli

Federico Ielli

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Postato 13 February 2016 - 09:20 AM

Si è tenuto ieri, venerdì 12 febbraio 2016,a Vicenza, presso la sede di Acque Vicentine S.p.A.,organizzato da Associazione Italiana Ittiologi Acque Dolci (A.I.I.A.D.), l'interessante Workshop "La gestione dell'ittiofauna in Nord Italia:aspetti normativi e gestionali locali inseriti nel contesto della legislazione nazionale e comunitaria". Alla manifestazione hanno preso parte i funzionari degli u.o. pesca e dei consorzi di gestione (ETP, Consorzio Pesca Valle d'Aosta) delle Regioni del Nord Italia, con la defezione, purtroppo, della Lombardia e della Luguria. Sono stati descritti ed esaminati i vari aspetti gestionali, anche in relazione alle Direttive emanate dalla Comunità Europea, spesso disattese. Ciò che è emerso é che spesso i regolamenti vengono"interpretati" e adattati alle realtà locali. Accanto a lodevoli eccezioni, pare che la pesca sia ancora condizionata da ruoli politici o di lobbies che influenzano la gestione che, in realtà, dovrebbe essere il frutto di scelte amministrative complesse, sinergiche tra gli aspetti consultivi scientifici, quelli che tengono in conto delle economie locali e, infine, degli enti pubblici che gestiscono. La Tavola Rotonda del pomeriggio, alla quale hanno partecipato i relatori del mattino e anche numerosi soci dell'Associazione Italiana Ittiologi Acque Dolci (A.I.I.A.D.) ha evidenziato che purtroppo si tende ad agire troppo autonomamente, spesso interpretando i regolamenti europei. In particolate la Dir. 92/43 (HABITAT), che tutela la biodiversità, nelle sue conclusioni: "sono vietati la reintroduzione, l'introduzione e il ripopolamento in natura di specie e popolazioni non autoctone".
Il problema è se ciò abbia validità solo all'interno dei Siti di Rete Natura 2000, ovvero anche esternamente ad essi. Ciò crea divergenze interpretative, anche alla luce del fatto che la Direttiva Habitat é stata recepita in Italia con il DPR 357/97, che attualmente ha anche valenza penale. Da cui i timori, da parte dei gestori, di consentire certe pratiche di ripopolamento, pur con relative valutazioni di incidenza (VINCA).
Uno dei problemi più dibattuti è stato senz'altro quello relativo alla presunta non autoctonia della trota fario (S.trutta L.) nelle acque del Nord Italia, che frammenta e divide quello che dovrebbe essere una gestione comune. A conclusione dei lavori è stato proposta da A.I.I.A.D. una rivalutazione dei ruoli e delle competenze, che non possono essere influenzate politicamente nè dalle lobbies locali, ma soprattutto la concertazione comune di un elenco, definito e chiaro, delle specie ittiche autoctone e di quelle alloctone e alloctone invasive, sulla cui base gestire il patrimonio ittico nazionale, con eventuali deroghe.
Federico Ielli

#13 Carletto Sampei

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Postato 13 February 2016 - 09:25 AM

Si è tenuto ieri, venerdì 12 febbraio 2016,a Vicenza, presso la sede di Acque Vicentine S.p.A.,organizzato da Associazione Italiana Ittiologi Acque Dolci (A.I.I.A.D.), l'interessante Workshop "La gestione dell'ittiofauna in Nord Italia:aspetti normativi e gestionali locali inseriti nel contesto della legislazione nazionale e comunitaria". Alla manifestazione hanno preso parte i funzionari degli u.o. pesca e dei consorzi di gestione (ETP, Consorzio Pesca Valle d'Aosta) delle Regioni del Nord Italia, con la defezione, purtroppo, della Lombardia. Sono stati descritti ed esaminati i vari aspetti gestionali, anche in relazione alle Direttive emanate dalla Comunità Europea, spesso disattese. Ciò che è emerso é che spesso i regolamenti vengono"interpretati" e adattati alle realtà locali. Accanto a lodevoli eccezioni, pare che la pesca sia ancora condizionata da ruoli politici o di lobbies che influenzano la gestione che, in realtà, dovrebbe essere il frutto di scelte amministrative complesse, sinergiche tra gli aspetti consultivi scientifici, quelli che tengono in conto delle economie locali e, infine, degli enti pubblici che gestiscono. La Tavola Rotonda del pomeriggio, alla quale hanno partecipato i relatori del mattino e anche numerosi soci dell'Associazione Italiana Ittiologi Acque Dolci (A.I.I.A.D.) ha evidenziato che purtroppo si tende ad agire troppo autonomamente, spesso interpretando i regolamenti europei. In particolate la Dir. 92/43 (HABITAT), che tutela la biodiversità, nelle sue conclusioni: "sono vietati la reintroduzione, l'introduzione e il ripopolamento in natura di specie e popolazioni non autoctone".
Il problema è se ciò abbia validità solo all'interno dei Siti di Rete Natura 2000, ovvero anche esternamente ad essi. Ciò crea divergenze interpretative, anche alla luce del fatto che la Direttiva Habitat é stata recepita in Italia con il DPR 357/97, che attualmente ha anche valenza penale. Da cui i timori, da parte dei gestori, di consentire certe pratiche di ripopolamento, pur con relative valutazioni di incidenza (VINCA).
Uno dei problemi più dibattuti è stato senz'altro quello relativo alla presunta non autoctonia della trota fario (S.trutta L.) nelle acque del Nord Italia, che frammenta e divide quello che dovrebbe essere una gestione comune. A conclusione dei lavori è stato proposta da A.I.I.A.D. una rivalutazione dei ruoli e delle competenze, che non possono essere influenzate politicamente nè dalle lobbies locali, ma soprattutto la concertazione comune di un elenco, definito e chiaro, delle specie ittiche autoctone e di quelle alloctone e alloctone invasive, sulla cui base gestire il patrimonio ittico nazionale, con eventuali deroghe.

 

Non c'è proprio nessuna speranza.....


ex utente ridle22

#14 Fario-CH

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Postato 13 February 2016 - 09:43 AM

a malincuore devo quotare Carlo  :)



#15 Texus

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Postato 13 February 2016 - 12:38 PM

Si è tenuto ieri, venerdì 12 febbraio 2016,a Vicenza, presso la sede di Acque Vicentine S.p.A.,organizzato da Associazione Italiana Ittiologi Acque Dolci (A.I.I.A.D.), l'interessante Workshop "La gestione dell'ittiofauna in Nord Italia:aspetti normativi e gestionali locali inseriti nel contesto della legislazione nazionale e comunitaria". Alla manifestazione hanno preso parte i funzionari degli u.o. pesca e dei consorzi di gestione (ETP, Consorzio Pesca Valle d'Aosta) delle Regioni del Nord Italia, con la defezione, purtroppo, della Lombardia e della Luguria. Sono stati descritti ed esaminati i vari aspetti gestionali, anche in relazione alle Direttive emanate dalla Comunità Europea, spesso disattese. Ciò che è emerso é che spesso i regolamenti vengono"interpretati" e adattati alle realtà locali. Accanto a lodevoli eccezioni, pare che la pesca sia ancora condizionata da ruoli politici o di lobbies che influenzano la gestione che, in realtà, dovrebbe essere il frutto di scelte amministrative complesse, sinergiche tra gli aspetti consultivi scientifici, quelli che tengono in conto delle economie locali e, infine, degli enti pubblici che gestiscono. La Tavola Rotonda del pomeriggio, alla quale hanno partecipato i relatori del mattino e anche numerosi soci dell'Associazione Italiana Ittiologi Acque Dolci (A.I.I.A.D.) ha evidenziato che purtroppo si tende ad agire troppo autonomamente, spesso interpretando i regolamenti europei. In particolate la Dir. 92/43 (HABITAT), che tutela la biodiversità, nelle sue conclusioni: "sono vietati la reintroduzione, l'introduzione e il ripopolamento in natura di specie e popolazioni non autoctone".
Il problema è se ciò abbia validità solo all'interno dei Siti di Rete Natura 2000, ovvero anche esternamente ad essi. Ciò crea divergenze interpretative, anche alla luce del fatto che la Direttiva Habitat é stata recepita in Italia con il DPR 357/97, che attualmente ha anche valenza penale. Da cui i timori, da parte dei gestori, di consentire certe pratiche di ripopolamento, pur con relative valutazioni di incidenza (VINCA).
Uno dei problemi più dibattuti è stato senz'altro quello relativo alla presunta non autoctonia della trota fario (S.trutta L.) nelle acque del Nord Italia, che frammenta e divide quello che dovrebbe essere una gestione comune. A conclusione dei lavori è stato proposta da A.I.I.A.D. una rivalutazione dei ruoli e delle competenze, che non possono essere influenzate politicamente nè dalle lobbies locali, ma soprattutto la concertazione comune di un elenco, definito e chiaro, delle specie ittiche autoctone e di quelle alloctone e alloctone invasive, sulla cui base gestire il patrimonio ittico nazionale, con eventuali deroghe.

Non fa una grinza,Ielli...riflette perfettamente l'andazzo che hanno preso "i miei capi"... :(

E,ovviamente,introducono solo materiale autoctono,come ad esempio quelle fantastiche iridee che ho catturato

la scorsa stagione a 1900mt di quota.. :muede:

E hanno avuto pure il coraggio di dire che si trattava di quelle rimontate dal lago... :rofl: :rofl:

"Specchio delle mie brame,chi è colui che si arrampica meglio in tutto il reame"?


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#16 Federico Ielli

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Postato 13 February 2016 - 14:28 PM

Tu pensa che le iridee che sono presenti a quintalate nel Sarca si sostiene che scappano dagli allevamenti ......:-(,quando la legislazione provinciale (TN) permette l'immissione della trota iridea in stadio giovanile solo nel F. Adige in tratti e quantitativi contingentati e due zone "pronta pesca" di adulte a Trento, ma in via sperimentale x 5 anni e soggetta a VINCA. Per il resto completa disomogeneità nel Nord Italia. Alcune regioni considerano la fario (atlantica) aliena e non la immettono più; altre(come l'Alto Adige) continuano ad immetterle nei tratti alti, con zone intermedie "cuscinetto" con quelle più a valle, di tutela della marmorata.
Federico Ielli

#17 walter

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Postato 13 February 2016 - 14:46 PM

CUT

 

è stato proposta da A.I.I.A.D. una rivalutazione dei ruoli e delle competenze, che non possono essere influenzate politicamente nè dalle lobbies locali

 

CUT

 

:lachtot: :lachtot: :lachtot: :lachtot: :lachtot: :lachtot: :lachtot: :lachtot:

 

rido per non piangere. siamo in italia. se domani fossero di moda i mosasauri, scommetto che qualche capoccia locale li farebbe immettere senza la minima remora pur di accaparrarsi voti oppure di $oddi$fare le $entite nece$$ita' di qualche $uo amico nel $ettore.




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#18 Carletto Sampei

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Postato 13 February 2016 - 15:20 PM

...il classico "paese delle banane!!!


ex utente ridle22


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