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Setticemia emorragica Virale


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5 risposte a questo topic

#1 David33

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Postato 23 October 2014 - 14:55 PM

Salve, vorrei chiedere a tutti voi ed in particolare all'ittiologo se la setticemia emorragica virale (dicono che sia una malattia che riguarda i salmonidi in genere) possa interessare in qualche modo anche le carpe o i carassi presenti in un lago? In che modo si può debellare questo tipo di virus? Sono un profano in materia e vorrei saperne di più... Grazie a tutti!!



#2 Max1987

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Postato 23 October 2014 - 15:23 PM

Salve, vorrei chiedere a tutti voi ed in particolare all'ittiologo se la setticemia emorragica virale (dicono che sia una malattia che riguarda i salmonidi in genere) possa interessare in qualche modo anche le carpe o i carassi presenti in un lago? In che modo si può debellare questo tipo di virus? Sono un profano in materia e vorrei saperne di più... Grazie a tutti!!

 

Non sono ittiologo, ma, da studente di biologia, posso dirti che i virus di norma sono "maledetti" da debellare...mutano molto rapidamente e, per questo, riescono a sfuggire facilmente alle "nostre" insidie (ti sei chiesto perché è così difficile produrre un vaccino realmente efficiente per patologie come hiv e epatite c, sebbene siano conosciute e studiate da 30 anni?)...il miglior modo per "contenere" le patologie virali è cercare di ridurre i fattori di rischio di contagio! Magari questa forma virale ha capacità mutanti più ridotte ed ha dei punti nevralgici a me ignoti, chissà...attenderemo le considerazioni di Federico Ielli ;)!



#3 Federico Ielli

Federico Ielli

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Postato 23 October 2014 - 16:12 PM

Infatti. La SEV, o Setticemia Emorragica Virale, è una grave malattia infettiva (acuta, cronica, nervosa) alla quale sono recettivi i salmonidi ma,  in particolare, la trota iridea. E' una di quelle patologie riconosciute dalla Comunità Europea tra le più gravi (si manifesta con emorraggie diffuse, sia esterne che a carico degli organi interni, esoftalmo, iscurimento della livrea, ecc.), per le quali gli allevamenti che forniscono materiale ad uso ripolamento acque pubbliche (ciò vale anche per gli incubatoi di valle, pur con alcune deroghe) debbono mettersi a norma d'indennità. Si contrae con materiale vivo, ammalato o in incubazione, introdotto in impianto e può essere causa di mortalità cospicua, sino al 70%. Mezzi di prevenzione sono la quarantena e, naturalmente, la non introduzione di materiale ittiogenico sospetto o proveniente da allevamenti non indenni. Anche le acque di approvvigionamento possono contenere il virus, per cui è buona norma sanitaria non utilizzare acque reflue da altri allevamenti non "a norma". Il vaccino esiste, ma è poco efficace per i motivi già accennati da Max, dunque la profilassi, a parte quella preventiva, consta nel distruggere le carcasse di pesci morti, nell' isolare gli individui infetti e nell'aumentare il deflusso idrico nelle vasche, somministrando nel contempo alimenti leggeri addizionati a vitamine (A, B, E), che potenziano le difese immunitarie dei pesci. Naturalemnete a tutto ciò deve seguire una solerte disinfezione delle vasche con calce viva e/o formalina, dopo il loro totale prosciugamento.


Federico Ielli

#4 David33

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Postato 23 October 2014 - 21:59 PM

Vi ringrazio per la tempestiva risposta!! Finalmente una spiegazione esaustiva. Quindi mi sembra di capire che di fatto il virus non compromette la salute dei Ciprinidi ma va a colpire soprattutto le trote... Di conseguenza se in un lago sono presenti entrambe le specie (Ciprinidi e Salmonidi) e venisse riscontrato tale virus, la prima cosa da fare è quella di cessare immediatamente l'introduzione di Salmonidi...  Mi chiedo però se si possa continuare ad effettuare ripopolamento di Carpe, Carassi, triotti, ecc ecc???



#5 Federico Ielli

Federico Ielli

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Postato 24 October 2014 - 10:38 AM

Si, con la riserva che anche le carpe, e i ciprinidi in genere, sono soggetti, come tutti i pesci, a contrarre malattie, in particolare in allevamento. Una di queste, nota come "viremia primaverile della carpa" è in realtà un mix virale/batterico che tende ad endemizzarsi in primavera, al risveglio dal letargo invernale. Anche in tal caso, l'introduzione di materiale infetto in un bacino sano può portare a serie conseguenze, per cui è sempre buona norma approvvigionarsi di materiale "certificato" o di effettuare, nei casi dubbi, la quarantena.


Federico Ielli

#6 David33

David33

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Postato 25 October 2014 - 11:50 AM

Grazie!! Molto esaustivo... A presto!!!




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