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Rapporto tra inquinamento e presenza/assenza dei pesci


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11 risposte a questo topic

#1 linuz

linuz

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Postato 08 October 2014 - 09:26 AM

Una recente discussione, in cui si parlava di quantità di pesce sul lago Maggiore, che poi ha "virato" sul tema "inquinamento", mi ha fatto fare sorgere un paio di domande, che vi giro (vediamo se ne nasce una discussione interessante - di là si continui a parlare del lago maggiore, e di qua si può discutere di ecologia e inquinamento).

Quanto (e, soprattutto, come) incide l'inquinamento sulla fauna ittica?

Mi spiego: ho letto dei resoconti di legambiente secondo cui la foce del fiume Toce sul lago Maggiore sarebbe uno dei punti più inquinati del lago. Ma è anche uno dei più pescosi.

Ho letto che le alborelle sono sparite (anche) a causa dei depuratori che, pulendo l'acqua, hanno cancellato un ambiente favorevole al loro proliferare (= sono scomparse perchè l'acqua è troppo pulita!).

Non l'ho letto, ma l'ho vissuto in prima persona: lo spot che forse mi ha regalato più pesci, perlomeno nel rapporto tra il numero di uscite fatte e il numero di catture, è un tratto di fiume nei pressi di Torino compreso tra (a monte) uno scarico fognario e (a valle) un campo Rom. Lì ci ho preso cavedani, barbi (più di uno, a spinning) ma anche trote, e non poche per essere un tratto ciprinicolo. Solo un caso?

 

Sempre sul maggiore, uno spot dove vedo sempre branchi di cavedani (e lucci, che probabilmente seguono i cavedani) è in pieno paese, in prossimità di uno scarico. Altro caso?

Quindi, la domanda che mi sorge spontanea, è: ma l'inquinamento come incide sulla fauna ittica? C'è davvero un rapporto "acque pulite - più pesci"? Oppure, paradossalmente, un "giusto" livello di inquinamento può anche essere un qualcosa di positivo?

L'inquinamento (tranne nei casi di robaccia chimica e tossica) porta, oltre a tutta la m€rd@ che si tira dietro, anche cibo...e dove c'è il cibo ci sono i pesci...

Quindi: che rapporto c'è tra inquinamento delle acque e presenza (o assenza) della fauna ittica?


 


"They say you forget your troubles on a trout stream, but that's not quite it. What happens is that you begin to see where your troubles fit into the grand scheme of things, and suddenly they're just not such a big deal anymore."
John Gierach


#2 Jfish

Jfish

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Postato 08 October 2014 - 10:03 AM

Al di la di tutte le considerazion scentifiche che si possono fare sul caso, (io per ignoranza non sono in grado di farle), da molto tempo sostengo proprio che via la _erda via i Pess.

 

Questo è quello che ho visto N, tante volte, nei miei spot di pesca, in particolar modo sul Lago Maggiore.


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#3 simo_84

simo_84

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Postato 08 October 2014 - 10:54 AM

IMHO l inquinamento e tutto ciò che fa male all ambiente in maniera pesante, c'è sversamento e sversamento..gli stessi liquami vengono talvolta usati per fertilizzare campi di colture bio ed se sversati in acqua possono attirare fauna, a tal proposito mi ricordo e ricito le famose gare all alborella organizzate per i bambini che si svolgevano a fianco del più grande scarico che prendeva il nome della città, la luina.
Per inquinamento, ad esempio del lago Maggiore, vedo più l esempio dell industria di Pieve Vergonte rispetto hai liquami, e chiaro che ogni essere vivente se trova cibo lo segue e ne diventa fonte di pastura,ma allo stesso momento lo sversamento ha bisogna di essere distinto, può essere sversato materiale organico naturale e può essere sversato materiale chimico ed questo incide pesantemente..
Quindi io la questione la vedo in maniera diversa, il pesce va dove vi è cibo e non sta dove i valori fisici chimici delle acque non permettono una vita tranquilla.

#4 Max1987

Max1987

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Postato 08 October 2014 - 11:39 AM

Attendendo, interessato, la risposta di Federico, dico la mia. Secondo me occorre fare una distinzione tra inquinamento organico e chimico e tra le varie specie che popolano un dato corso d'acqua. Non scordiamoci che la sostanza organica porta a proliferazione di piante acquatiche che sono un bene in alcuni momenti e un male in altri, per l'apporto e riduzione di ossigeno che arrecano all'habitat acquatico...ricordiamoci, poi, che un conto è parlare di ciprinidi e un altro di salmonidi...generi completamente differenti sia morfologicamente che fisiologicamente! E l'inquinamento chimico è notevolmente dannoso per tutte le specie viventi...acquatiche e non!



#5 Pescadur

Pescadur

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Postato 08 October 2014 - 12:29 PM

Secondo me è fuorviante mettere in relazione univoca inquinamento e popolazione ittica.

Ovviamente l'inquinamento di tipo chimico-industriale (zolfo, metalli pesanti, idrocarburi) è sempre negativo.

Poi c'è il tipo di inquinamento di cui si discute che è quello organico, delle sostanze azotate e del fosforo.

In un ambiente nel quale la naturalità non è compromessa, un eccesso di nutrimenti porta a una saturazione con conseguente eccesso di prolificità degli organismi, ci sono infiniti esempi di alghe che hanno invaso interi bacini con effetti devastanti.

Inoltre, soprattutto i bacini lacustri, hanno una grande capacità di accumulo delle varie sostanze, che di solito, essendo più pesanti dell'acqua, si accumulano in profondità. Dalle mie parti, anni e anni di scarici incontrollati hanno portato a una situazione paradossale. Con la messa in funzione dei depuratori è venuto a mancare quel nutrimento alla base della catena alimentare con conseguente diminuzione delle specie ittiche. Ciò nonostante i livelli nel lago di tali sostanze sono altissimi! Il problema che si sono accumulati tutti negli altri fondali determinando una zona morta per anossia. In pratica il pesce non vive sia perché il lago è troppo pulito e sia perché è troppo inquinato. :?: (per arginare questa situazione addirittura si stanno mettendo in opera stazioni di sifonamento!)

Il problema a mio vedere è che l'ambiente acquatico è stato stravolto così tanto che le catene trofiche si siano connesse in modo troppo pesante con le attività antropiche.

La domanda che mi pongo è se il processo è reversibile. Se è possibile ancora tornare indietro, ripristinare la naturalità degli ambienti acquatici, non dico come se l'uomo non ci fosse, ma almeno che la nostra presenza non incida in modo così determinante.

Oppure ormai la frittata è fatta e i nostri fiumi e laghi vanno trattati come grandi acquari sfamando i loro abitanti in modo artificiale.


La trota è un pesce impuro. Trotaioli pentitevi!
Corri, tra' rosei fuochi del vespero,/corri, Addua cerulA: Lidia su 'l placido/fiume, e il tenero amore,/al sole occiduo naviga. (G. Carducci)


#6 Federico Ielli

Federico Ielli

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Postato 08 October 2014 - 15:08 PM

Partendo dal presupposto che gli eccessi sono comunque dannosi, se trattiamo di inquinamento pesante, chimico o da metalli pesanti, è chiaro che il tutto può avere conseguenze nefaste (sversamento di olio combustibile, tensioattivi e detergenti) immediati sulla fauna ittica e sull'ecosistema, anche con mortalità imponenti, oppure in tempi lunghi, con inserimento nelle catene alimentari, nel caso di pesticidi e metalli pesanti. Se invece il riferimento è all'inquinamento organico, il problema va affrontato in maniera differenziata se si tratta di inquinamento modesto in acque abbondanti ed ossigenate o di forti scarichi non depurati con livelli bassi e scarsa ossigenazione. Nel primo caso, quello citato dal buon Linuz, la materia organica viene riciclata e la catena trofica tutta ne risente in positivo (forte produttività), cossicchè alle volte anche le specie ittiche più sensibili, come ad esempio i salmonidi, possono ingrassare e soprarvvivere bene. Naturalmente ci sono dei limiti a tutto ciò, sino all'opposto ad arrivare anche a fenomeni di mortalità diffusa, qualora  gli sversamenti avvengano in acque poco ossigenate e, soprattutto, in periodi di magra estiva. Poi ci sono tutte le possibili varianti intermedie. Così si possono citare i casi di ipertrofia di certi canali, il cui fondo organicato è reso ancora meno recettivo alle specie più sensibili a causa dei grossi ciprinidi di fondo, tra cui la carpa, che smuovono il limo e rendono le acque più torbide, impedendo i normali processi fotosintetici e, quindi, anche lo sviluppo della vegetazione pulita, favorendo per contro lo sviluppo di alghe unicellulari tipiche degli ambieti inquinati. In altri casi invece, l'eccesso di depurazione comporta un'abnorme bonifica dei nutrienti, con conseguenze sulle catene alimentari dalla base. E questo è, in effetti, uno dei motivi della sparizione di certe specie planctofaghe rivierasche come l'alborella. Certamente il problema è assai complesso per essere trattato così riduttivamente e occorrerebbe prendere in considerazione caso per caso e i singoli ecosistemi.


Federico Ielli

#7 Guest_Pitt69_*

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Postato 08 October 2014 - 17:24 PM

Penso che Federico abbia detto tutto, sopratutto nel discorso caso x caso...... mi permetto di aggiungere che l'inquinamento seppur diluito, di sostanze inorganiche nocive o tossiche ,e altre tipo diserbanti , insetticidi etc... che sono veri e propri VELENI ,quindi essendo molto diluiti non provocano la morte rapida della fauna ittica  ma sicuramente malattie che ne dimezzamento o più dell'aspettativa di vita e crescita  e fanno quasi sicuramente danni a livello di mutazione genetica andando a influire in primis sulla capacità di riprodursi..(ecco il vero danno ).parlando di agenti inquinanti onnipresenti nell'acqua è chiaro che chi stà in cima alla piramide alimentare ne abbia più sofferenza ... quindi siamo tutti concordi che un pò di M. in un lago non determini l'estinzione o il calo dei pesci ... ma se adesso vogliamo dire che l'inquinamento non è nocivo alla vita acquatica ..e che non la influenza in negativo....come non la influenzano i cormorani.....allora ...va bhè..  perchè poi nel lago cade anche la teoria della manomissione  dei fondali delle dighe che prosciugano i letti etc..etc... poi riprendo il discorso è chiaro che ogni angolo di lago andrebbe studiato per capirne cause / conseguenze a lungo periodo .... 



#8 malauros®

malauros®

    Massimo

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Postato 08 October 2014 - 17:41 PM

Dico la mia, ma solo per fare un piccolo esempio, anche se riferito al 1963: ero in vacanza a Molveno con la famiglia, oltre il lago principale frequentavo anche il Lago di Bior (che ne è un'appendice). pescavo persici reali utilizzando dei vermetti che reperivo in una fanghiglia maleodorante nei pressi di uno scarico del paese sovrastante (che schifo direte voi) i persici abbondavano e i vermi erano miracolosi.

Si trattava sicuramente di scarichi di origine organica ma la fauna ittica presente era abbondante quindi è vero che non sempre la parola inquinamento è collegato con sparizione di pesci


Malauros® - 15/10/1947 
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#9 Guest_Pitt69_*

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Postato 08 October 2014 - 20:20 PM

Da sempre in special modo quando negli scarichi ci finiva la M.. si sà che organica e sia fonte di accrescimento di invertebrati di cui i pesci sono golosi,  non credo che

 ci sia scarico fognario dove i pesci non vadano a riunirsi per mangiare ciò che offre il fast-food acquatico... un pò come noi quando andiamo al Mc buonissimi i panini... mica muori...... (subito) poi si dovrebbe vedere tale onta organica a parte il pericolo di microrganismi patogeni.... quanto incida sull'accrescimento dei microorganismi vegetali che piano piano trasformano e colonizzano i corsi d'acqua ed essi  ....su come agiscono sul nutrimento, sul placton, sull'ossigenazione delle acque....e mille etc...ricordiamoci inoltre che oltre ai vari "veleni"che probabilmente non entravano da ogni dove nel 63" i più comuni residui dei vari detersivi, detergenti , detti tensioattivi hanno un potere cumulante nei fondali e negli strati melmosi e che è probabile che tipo nel 1963 ..per citare Malauros.... fossero impiegati in modo minimale ed era pochi anni che ne vedeva l'utilizzo , oggi abbiamo un cumulo di 50 anni .....e fate conto cosa esce oggi da ogni casa nelle acque...ripeto sia chiaro che un pò si M. non fà male ad un lago o a un fiume , tanta M, mista a veleni e detersivi x 50 anni  bene non gli fà...sicuro,,, questo posso sottoscriverlo senza prove scientifiche_ :hallo:  



#10 Esoxone

Esoxone

    dabadì dabadà

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Postato 08 October 2014 - 21:39 PM

Dovremmo tutti smettere di lavare l'auto,di usare la lavatrice,lavastoviglie,candeggina e detersivi vari per pulizia casa e perché no,anche il corpo...
Unica il sapone di Marsiglia...
ONE come 1 ;-)  --RILASCIALO,POTEBBE DARTI ALTRE EMOZIONI IN FUTURO! .
quello che semini raccogli....

#11 Guest_Pitt69_*

Guest_Pitt69_*
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Postato 08 October 2014 - 22:13 PM

Dovremmo tutti smettere di lavare l'auto,di usare la lavatrice,lavastoviglie,candeggina e detersivi vari per pulizia casa e perché no,anche il corpo...
Unica il sapone di Marsiglia...

In verità....... in teoria i detergenti di ultima generazione hanno tensioattivi che(finalmente ) non "dovrebbero" danneggiare le acque ma essendo sostanze restiee ad andarsene.... ci sono una 50 anni di arretrati da ....smaltire........poi ogni passo verso il bene , è un passo buono ... è chiaro che danni e benefici si vedono a anche lungo termine..... sperem...



#12 Esoxone

Esoxone

    dabadì dabadà

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Postato 08 October 2014 - 22:20 PM

I detergenti,anche pastiglie lavastoviglie,il brillantemente,la candeggina,gli anti calcare...
Non sono un chimico,dunque non so da cosa siano composti,e non so quanto possano esser nocivi per l'ambiente acquatico,ma pensate a tutta la gente che usa regolarmente tutto ciò,milioni e milioni dilitri o kg di prodotto all'anno...

Questo post è stato modificato da Esoxone: 08 October 2014 - 22:22 PM

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