Boletus luridus Shaeff.:Fr.
Etimologia:
da latino luridus che significa brutto, sporco.
Cappello:
Fino a 20cm di diametro, convesso poi piano, di colore molto variabile tra il verde oliva passando per il giallo e il marroncino. Vellutato, si macchia di blu al tocco. I tubuli sono gialli o verde oliva, rapidamente viranti al blu al taglio, i pori sono gialli e poi rossi, viranti anch’essi.
Gambo:
clavato, di colore giallastro, è ricoperto da un largo reticolo rosso molto evidente. Vira al blu all’aria. La carne giallastra diventa presto molle e vira velocemente al blu. Odore fungino.
Habitat:
boschi termofili di latifoglie o anche sotto conifera, ma sempre su terreno calcareo.
Comparsa:
specie prevalentemente estiva, da giugno a settembre.
Specie simili:
si può confondere con il B. luridiformis, che però non presenta il reticolo e ha cappello più scuro.
In ambiente mediterraneo si può confondere con il Boletus comptus, che però non presenta la linea di Battaille (una linea rossa presente tra i tubuli e la carne) e il Boletus queletii, simile per le tinte del cappello, che però non presenta il reticolo sul gambo.
Commestibilità:
commestibile ma non eccellente, da consumarsi solo dopo adeguata cottura per le tossine termolabili presenti all’interno di esso.
foto di Mario Cervini
foto di Mario Cervini
Questo post è stato modificato da grande orso: 22 September 2013 - 19:40 PM