Jump to content

RADUNO 2021! Finalmente! Oasi Olimpia - Cassano d'Adda!

PescaNetwork.it il sito di riferimento sulla Pesca Sportiva. Tutte le informazioni su: Tecniche, Itinerari, Attrezzature, Documenti e News sulla Pesca. - - -

Foto

Sintesi delle attività svolte dal CCA


  • Please log in to reply
Nessuna risposta a questo topic

#1 Pescadur

Pescadur

    Pescatore Addino

  • Webmaster
  • 5045 Post:
  • Tecnica: pesca del pesce
  • Provenienza: Bergamo

Postato 09 May 2013 - 14:40 PM

Cronistoria dei 15 anni di Comitato, dal 1999 al 2014: http://www.comitatoc...ews-15anni.html

 

Il Comitato Centro Adda, costituito ormai da oltre 13 anni, racchiude molte società di pescatori nel tratto di Adda compreso fra Lecco e Cassano (area Parco Adda Nord).


Opera in collaborazione col Parco, con le Provincie interessate (Lecco, Milano e  Bergamo) e con le rispettive Federazioni (F.I.P.S.A.S).

 

Si occupa fondamentalmente di tutte le problematiche legate al degrado del nostro fiume e alla sua biodiversità al fine di salvaguardare la nostra fauna ittica.

 

La collaborazione tra il Comitato e le Istituzioni si è ormai consolidata da diversi anni con scambi di opinioni sulle diverse criticità.


 

Il Comitato collabora alle semine di materiale ittico proveniente dagli incubatoi provinciali considerando prioritaria la semina dei pesci con grado di sofferenza elevato ed a rischio di estinzione, come ad esempio la trota marmorata, il pigo, la savetta, l’alborella e il luccio che tra l’altro sono speci autoctone protette anche a livello europeo.


Il Comitato ha portato alla concretizzazione di numerose iniziative, quali la realizzazione del passaggio artificiale per pesci presso lo sbarramento Italgen di Concesa  e la nascita di un gruppo interprovinciale che si riunisce periodicamente per discutere i problemi inerenti la fauna ittica e la pesca. Questo gruppo ha permesso di pervenire, tra l’altro, ad una regolamentazione unica di pesca per tutto il fiume Adda sublacuale.


 

La collaborazione del nostro Comitato con la Provincia e la F.I.P.S.A.S. ci ha permesso la realizzazione di numerosi letti di frega artificiali (ghiaieti) che si sono dimostrati molto utili per favorire la riproduzione dei ciprinidi. Questi ghiaieti, oltre che la preparazione iniziale, necessitano di costante manutenzione con notevole impegno da parte dei nostri volontari.


Importanti iniziative sono sorte da parte del nostro Comitato per difendere le acque dai numerosi impatti a cui sono sottoposte e in primo luogo nelle “battaglie” per regolamentare le asciutte totali dei navigli ed evitare la vergognosa moria di pesce che queste asciutte totali provocano .


Anche se il pesce viene in parte recuperato,rimangono forti mortalità nei piccoli canali che escono dai navigli soprattutto per quanto riguarda il novellame che rimane nelle pozze che asciugano rapidamente.


E’auspicabile che i gestori (Villoresi) facciano il possibile per evitare questa situazione che tra l’altro distrugge la biodiversità di questi canali.


E’ necessario (e si può fare !!) che la manutenzione venga effettuata lasciando una lama di acqua di almeno 30 cm. e il problema si risolve senza bisogno di recuperare il pesce


 

Anche il problema della deframmentazione fluviale è quasi completamente risolto infatti negli ultimi anni, grazie alla pressione da noi esercitata verso le Provincie ed i derivatori, tutti gli sbarramenti hanno previsto la scala di risalita per pesci; in alcuni casi sono state realizzate ex - novo ed in altri casi è prevista la ristrutturazione di quelle esistenti. (es. soc.Edison che gestisce le dighe di Paderno e Robbiate ).



Anche il problema del deflusso minimo vitale (D.M.V.) dopo oltre 10 anni di discussioni, si è in parte risolto: ora tramite una legge regionale è obbligatorio che su ogni sbarramento venga rilasciata perennemente dal gestore, una quantità di acqua pari a circa il sei per cento (6%) della portata media annua. Questo significa rinaturalizzare il fiume ed aiutarlo in modo significativo a sviluppare quella biodiversità tanto necessaria.
 

E’ auspicabile che al termine della sperimentazione il DMV venga portato almeno al 10% come inizialmente previsto.


 

Il Comitato Centro Adda, insieme alla Provincia di Milano, è particolarmente attivo nel vigilare e segnalare tempestivamente le problematiche più significative che provocano il degrado dell’ambiente acquatico come eventuali asciutte dei corpi idrici, inquinamenti, morie di pesci, scarichi abusivi, episodi di bracconaggio, o palese inosservanza dei regolamenti di pesca.



Siamo anche impegnati nel promuovere e partecipare a iniziative per la pulizia delle sponde e svolgere attività di didattica ambientale (in particolare nelle scuole) per illustrare le caratteristiche del fiume, le specie ittiche presenti, e i problemi connessi al loro degrado.


 

Partecipiamo inoltre a convegni e riunioni specifiche, legati alle tematiche della conservazione dell’ambiente acquatico e della fauna ittica.



Un importante lavoro svolto dal Comitato cinque anni or sono, è stata la mappatura di tutti gli scarichi che entrano nel fiume, a partire da Lecco fino a Cassano d’Adda.
 

I nostri volontari hanno fotografato e censito in doppia sponda, ogni tipo di scarico che entrava in Adda rilevandone l’esatta posizione ed indicandola sulle mappe fornite al Parco.

 

Sono stati rilevati ben 228 scarichi molti dei quali abusivi; tutta la documentazione è stata fornita al Parco Adda Nord che l’ha trasmessa alle autorità competenti.

 

A distanza di cinque anni sarebbe interessante riverificare la situazione attuale per verificare quanti e quali Comuni sono intervenuti per dirottare gli scarichi verso i depuratori. ( esempio a Trezzo gli scarichi sono stati convogliati verso il depuratore).


 

Col patrocinio del Parco, della F.I.P.S.A.S., del Comune di Trezzo e della Provincia di Milano il nostro Comitato ha realizzato un libro dal titolo “Conosciamo l’Adda”. Questa prima edizione, stampata in 4000 copie, descrive tutta la parte naturale del fiume (ville, ponti, castelli, centrali idroelettriche, ecc), tutte le speci ittiche presenti con le relative caratteristiche nonché, tutti i problemi che concorrono attualmente al degrado del fiume e delle speci ittiche.      

 

Da questo libro (distribuito gratuitamente presso il Parco) è stato estratto un power-point che stiamo utilizzando per fare didattica nelle scuole superiori per illustrare ai ragazzi la realtà del nostro fiume.


 

Già da alcuni anni presso la conca Enel di Trezzo stiamo attuando una interessante iniziativa infatti per ragioni ancora da chiarire (forse legate alla differente temperatura) in queste conche svernano forti quantità di novellame autoctono (vengono chiamate aree di svernamento), abbiamo pensato sia di proteggere questi pesci dalla predazione dei cormorani, sia di alimentarli con appositi mangimi per favorire il loro accrescimento.

 

E’ stata posizionata una rete di protezione lunga 50 metri e ogni giorno, per ben sei mesi, una persona incaricata alimenta il novellame fino a quando questo fuoriesce in modo naturale e torna a ripopolare il nostro fiume.

 

In questo modo vengono salvati e accresciuti molti quintali di pesce di tutte le speci autoctone nate nel nostro territorio.


 

Abbiamo proposto a Parco, Provincia e l’Italcementi tramite una nostra dettagliata relazione, di rinaturalizzare e proteggere il bosco dell’Italcementi situato in sponda destra e attiguo al canale.  Questo bosco, lungo circa 800 metri, pieno di acquitrini e risorgive è comunicante con l’Adda ed è una zona di riproduzione per molte specie ittiche. La proposta è stata accettata ed è già operativa


 

Purtroppo i problemi sono tanti ; gli scarichi fognari, la carenza di depuratori, la mancanza di plancton, i prelievi per irrigare e per produrre energia, sono tutte cause di sofferenza per il nostro fiume.


Negli ultimi anni sono sorti altri due importanti problemi che sono: la comparsa di alcune specie alloctone (siluro) e la forte predazione dei cormorani. Il siluro è ormai una realtà: dove arriva lui gradualmente scompaiono le altre speci. Alcune Provincie hanno messo in atto
piani di contenimento col sistema dell’elettropesca ma sarà molto difficile contenere questo predatore che può raggiungere pesi considerevoli ed è di difficile cattura.

 

La Provincia di Lecco e di recente anche le provincie di Bergamo e Brescia stanno già attuando piani di contenimento dei siluri tramite
elettropesca da parte di aziende specializzate. I risultati sembrano positivi e atti a contenere lo sviluppo di questo predatore.

 

Ci auguriamo,prima che sia troppo tardi,che questo esempio sia seguito anche dalle altre Provincie.


 

Il problema più serio riguarda i cormorani: si nutronoesclusivamente di pesce (circa 450 gr al giorno) e solo nell’area del Parco in pochi dormitori ne sono stati censiti quasi mille esemplari. Fate voi il conto! 

 

Probabilmente non vedremo più i cormorani quando non ci sarà più pesce!


Alcune Provincie (Sondrio, Varese, Lecco, Como) hanno ottenuto la possibilità di effettuare limitati piani di contenimento ma se non si affronta il problema con maggior determinazione, almeno a livello Regionale, tutte le nostre iniziative a favore della conservazione della fauna ittica saranno pregiudicate.



E’ necessario che tutti prendano coscienza di questa grave situazione perché troppa gente vede il fiume ma non si accorge di ciò che c’è DENTRO AL FIUME !

 

Per ultimo ho lasciato il problema della produzione di energia idroelettrica.


Le pale eoliche (che deturpano il territorio),  le centrali idroelettriche e i pannelli solari, coprono solo una piccola parte del fabbisogno energetico nazionale con la conseguenza che dobbiamo importare gran parte dell’energia (prodotta col nucleare) dai paesi limitrofi con notevoli costi aggiuntivi che pesano su tutti i cittadini.

 

Il fabbisogno di energia comporta una situazione preoccupante (e nessuno ne parla) per tutti i fiumi e torrenti italiani,infatti continuano a proliferare le richieste da parte di privati per costruire centrali idroelettriche (microderivazioni) con sbarramenti che interrompono il naturale corso dei fiumi e soprattutto dei torrenti alpini



I pescatori, che ormai da anni rilasciano subito il pesce catturato, stanno facendo il possibile per risolvere i problemi sopradescritti ma è necessario che tutti i cittadini e le istituzioni affrontino con maggior impegno i temi legati alla salvaguardia dei nostri fiumi altrimenti la situazione sarà per sempre compromessa.
 

 

Barzaghi Maurizio (pres. Comitato Centro Adda)


La trota è un pesce impuro. Trotaioli pentitevi!
Corri, tra' rosei fuochi del vespero,/corri, Addua cerulA: Lidia su 'l placido/fiume, e il tenero amore,/al sole occiduo naviga. (G. Carducci)



0 utenti stanno leggendo questo topic

0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi